mercoledì 11 giugno 2014

Recensione: Post mortem

Eccomi di nuovo qui con una nuova recensione.
Mi sono accorta che ho ancora qualche libro in arretrato da recensire. Niente di eccessivo, ma spero piano piano di riuscire a recuperare. Spero di riuscirci presto, comunque avere un paio di  recensioni di scorta da fare in questo periodo non è male... il caldo è arrivato e oltre a portarmi via la voglia di fare qualsiasi cosa( domenica mi solo limitata a respirare, voglia di fare alcun che = 0), mi sta facendo soffrire d'insonnia. Due notti fa mi sono addormentata alle 2 di notte; stanotte se ho dormito 3/4 ore è già tanto. -_-  Speriamo di sopravvivere a quest'estate. ^_-
Ma bando alle ciance e passiamo alla recensione.



Autore:  Patricia Cornwell
Titolo:  Postmortem
Casa Editrice:  Mondadori
Collana :  Oscar best sellers
Genere: Giallo
Pagine: 312
Formato: Tascabile
Costo: 8,50

Trama:

Un serial killer è in azione nella città di Richmond: già tre donne sono morte, violentate e strangolate nelle loro camere da letto. Nulla le accomuna, l'omicida sembra colpire a caso. La sola costante è che i delitti avvengono sempre di sabato, prima dell'alba. E' per questo che quando una telefonata della polizia la sveglia nel cuore della notte, Kay Scarpetta - capo dell'ufficio di medicina legale della Virginia - intuisce immediatamente che l'inafferrabile assassino ha agito di nuovo. La minaccia incombe, il sanguinario killer può tornare a colpire in qualunque momento e da qualunque parte. Kay non può escludere nessuna ipotesi, nemmeno quella di essere il suo prossimo obiettivo. E sa di avere anche altri nemici:qualcuno che sta cercando di intralciare la sua azione, qualcuno che nell'ombra cerca di insidiarne il ruolo, compromettendo irrimediabilmente la caccia all'assassino.

Recensione:

Volevo leggere da tanto un libro della Cornwell, soprattutto sulle avventure dell'ormai famosissima Kay Scarpetta, tanto osannata da molti lettori. Trovato in scambio,  ho deciso di partire con questo, scritto nell'ormai lontano 1990, e che è la prima avventura della celeberrima dottoressa. Dunque che cosa dire? da dove comincio? Cominciamo col dire che su Anobii gli ho dato tre stelline che corrispondono ad un 'Così Così'. Il problema di questo libro  è che è lento,  a tratti persino noioso, per essere un giallo. Ed è un peccato perchè trama e personaggi sono fra i punti di forza di questo libro: La storia  di questo serial killer che agisce solo nei week-end  e che uccide donne senza apparente legami fra loro in un rituale sadico e crudele; la storia personale della protagonista che nonostante parecchi gli vogliano fare le scarpe, il fatto che fino all'ultimo non sai chi c'è dietro ( sia nel caso del serial killer, sia contro la povera dottoressa), sono tutti dei validi punti di forza . Che però vengono neutralizzati da uno stile di scrittura lento e noioso. Ad esempio: all'inizio del libro , proprio nelle prime pagine, Kay è sul luogo del delitto della terza vittima, okey? (Le precedenti due ci verranno ''presentate'' nel corso  della storia). La quarta vittima verrà solo ad oltre metà del libro. Troppo. Troppo. Troppo lento.  Descrizioni a volte inutili, e in alcuni casi con un linguaggio troppo scientifico che ti fa capire poco o niente. Io che ho visto tutte le puntate, dalla prima all'ultima, di 'Ris delitti imperfetti', e  che ho letto i libri di Luciano Garofano( per chi non lo conoscesse è l'ex capo del Ris di Parma), ho avuto difficoltà a seguire i discorsi, e il meccanismo delle analisi. Ora io capisco che essendo stato scritto nel 1990 alcune indagini erano imperfette, ma cavolo, fammi capire di cosa parli. Usa parole semplici  che arrivino a tutti. Per assurdo, il libri di Luciano Garofano, e lui è un biologo, sono scritti in maniera molto più  semplice e con un linguaggio comprensibile anche a noi poveri mortali. Forse non sai  precisamente cosa fa il Luminol, in termini scientifici, ma capisci chiaramente che è un liquido che permette di rilevare tracce di sangue latenti anche dopo anni. E tanto ti  dice, e ti basta per capire le indagini da lui svolte. Tutto questo nel libro della Cornwell, non c'è. Quando capisci cosa analizzano e in che modo lo fai con molta difficoltà,  a volte fai finta di aver capito e vai avanti. Si perde in queste descrizioni  scientifiche troppo dettagliate che oltre tutto in alcuni casi, non servono neanche. Bho, peccato mi ha deluso parecchio, anche perché ho sentito dire da molti che i primi libri di Kay Scarpetta sono  i migliori.  Non oso immaginare gli altri. Forse ero io che mi aspettavo troppo, ma se un libro è lento è lento. C'è poco da fare.  Mi dispiace un sacco. Sono contenta di averlo preso in scambio e di non averci speso soldi.  Magari prima o poi gli darò una seconda possibilità, perché una seconda chance non si nega a nessuno. 

Citazioni:

''I morti non mi hanno mai fatto paura. E' dei vivi che ho paura''

''Avevo mentito a Lucy . Anch'io ero stata consumata non dalla morte ma dai morti. Ogni giorno lottavo per la giustizia . Ma che giustizia c'era per una bambina viva che non si sentiva amata?''

Consigliato: Se siete amanti del genere giallo provate a dargli una possibilità




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