lunedì 26 ottobre 2020

Blog in pausa

 



Credo che  qualcuno possa aver pensato che 'Un mondo di libri' avesse chiuso dato che è da Luglio che non aggiorno. Non è così, o al meno al momento non è così. Sono un pausa di riflessione.  Ci sarebbero tante, davvero tante cose da aggiungere, ma tutte queste cose possono essere detto una volta raggiunta una decisione , positiva o negativa che sia. Non so quanto durerà questa pausa, di sicuro fino a Gennaio. Voglio davvero prendermi tempo prima di decidere definitivamente.  Sul blog  quindi non ci sarò per un po'( magari passo almeno per un recap o per gli auguri di fine anno ma, davvero, non prometto nulla.), se volete però sul profilo Ig ( sonia_gabbie) sono leggermente più attiva e prometto di postare in qualche modo aggiornamenti delle mie letture da quest'estate ad adesso.

Ci sentiamo presto, un bacio grande a tutti

Sonia.

martedì 28 luglio 2020

Recensione - Il club Ps. I love you





 Autore: Cecilia Ahern
Titolo:  Il club Ps i love you
Casa Editrice: DeA Pianeta libri
Pagine: 336
Genere: Romanzo
Formato: Rilegato


Trama:

Sono passati sette anni dalla morte di suo marito Gerry, e Holly Kennedy ha finalmente ritrovato un po' di serenità. Ora che ha un nuovo lavoro e una persona speciale è entrata nella sua vita, è ben decisa a lasciarsi il passato alle spalle e a guardare avanti, sempre e soltanto avanti. Ma quando scopre che la storia sua e di Gerry ha ispirato la nascita di uno strano fan club, il ricordo dei momenti più disperati minaccia di tornare a inghiottirla. Solo accettando di aiutare i membri del club "P.S. I love you" a dire addio a coloro che amano, Holly potrà capire che cosa desidera veramente. E scoprire il vero significato delle parole ricordo, passato, amore. E, soprattutto, futuro. Quindici anni dopo "P.S. I love you", la storia si arricchisce di un nuovo capitolo.


Recensione:



Salve, dopo tanto tempo rieccomi sul blog con una nuova recensione. Purtroppo è un periodo  in cui mi pace di più passare il tempo solo a leggere, senza pensare a scrivere recensioni, e a vedere documentari. Se proprio scrivo, mi dedico alla mia storia: non è un processo facile e mi sto dedicando alla prima stesura, cercando nel  contempo anche di sistemare appunti e idee, mentre già  vengono in mente delle variazioni per una  ristesura.  Da una parte mi spiace lasciare indietro il blog, non solo il mio ma anche quelli che seguo costantemente, ma d'altra parte  sono una che odia le costrizioni, e quindi specialmente per guarda passioni ed Hobbies amo vivere di sensazioni e istanti, seguendo quello che mi sento di fare. Aggiungiamoci pure che l'idea di accendere il pc con il caldo mi fa venire istinti suicidi, e la frittata è fatta ^O^

''     La mia metamorfosi è stata simile a quello che succede quando  ci si tuffa nell'acqua gelida. All'inizio provi l'impulso  di urlare e saltare fuori, ma più resti immerso  più ti abitui. Il freddo, come il buio, può diventare un'ingannevole consolazione. Ma io l'ho fatto: scalciando e agitando le braccia , sono ritornata a galla.''
 

Ma torniamo a noi e alla  nostra recensione.  Non vi ho mai recensito ' Ps I love you' qui sul blog,  in quanto lo lessi prima di aprirlo, e non so se via abbia mai detto quanto io ami questo libro della Ahern. In  ' Ps Ilove yoi' c'è tutto: sentimenti, humor, riflessioni, lacrime , sorrisi . Trama buona tenuta in piedi da uno stile scorrevole e da personaggi unici e frizzanti.  Inoltre ci offre un bel modello femminile come Holly, che vive si le sue emozioni e la sua fragilità  dovuta al fatto che l'amato marito Gerry sia morto improvvisamente  nel fiore degli anni, ma nel contempo, grazie anche alle lettere che il marito le lascia insieme alla certezza di essere stata mata totalmente da lui, Holly si fa forza, si rialza e rimette in piedi la sua esistenza, E con lei anche tutte le persone che la circodano. Lanciandoci a gran voce il messaggio che pe quanto dolore proviamo per la perdita delle persone amate, la vita va avanti, e noi abbiamo tutto il diritto di continuare a viverla.  Spero di essere riuscita a spiegarvi, in poche righe, il motivo per cui ho amato ' Ps I love you'.
Quando ho scoperto che l'autrice, a distanza di ANNI, aveva scritto il seguito delle avventure di Holly, ho storto il naso. Non amo moltissimo i sequel  e ne diffido sempre, tanto che, dei libri che amo particolarmente, tendo a  non  comprarne. Poi mentre effettuavo un ordine su libraccio ho visto che ' Il club Ps i lo you', il seguito per l'appunto, era scontato a metà, e  gli ho voluto dare una possibilità. 
In questo nuovo romanzo ritroviamo Holly sette anni dopo gli eventi narrati nel primo libro, alle prese con la sua  nuova vita. Ora ha un nuovo lavoro,dopo che il giornale per cui scriveva ha chiuso, gestisce un negozio di antiquariato con la sorella e il cognato,ha un nuovo compagno, totalmente all'opposto di Gerry, ed intenzionata a vivere tutto questo con le  certezze che ha tenuto della sua vita passata:la famiglia e le amiche. Fino a che un giorno, cedendo alla richiesta della sorella, registra un Podcat circa la sua esperienza con Gerry, e da li il passato rischia di rovinarle non solo il presente , ma anche il suo futuro. Holly viene di nuovo risucchiata nel vortice del dolore e della malattia, e questa volta potrebbe non riuscirne illesa, anche perché grazie alle nuove persone conosciute nel Club 'Ps i love you', un club dove dei malati terminali  vorrebbero fare  quello che Gerry ha fatto per lei, capisce che il suo passato, il suo rapporto con defunto marito, non è ancora del tutto un capitolo chiuso.
Sarò sincera , ho passato buona parte del libro a maledirmi per non aver tenuto fede al mio proposito di non leggere seguiti di libri che mi sono piaciuti, e  in generale la penso così- Intendiamoci, non è un brutto libro, ma la prima metà è piuttosto piatta e direi anche noiosa. Inoltre non ce quel brio, quell'ironia che nel primo libro ti strappava un sorriso fra una lacrima e l'altra.  Verso il finale, il libro si riprende un po', e in alcuni punti mi sono commossa come nel predente volume, e questo in qualche modo mi ha fatto ' salvare' il libro, ma non amare.  Comunque apprezzo che non abbia rovinato il personaggio di  Holly: lei è ancora quella donna fragile, che  però nonostante tutto si sa fare forza, accettare il dolore e continuare a vivere , perché anche se ha comportato tanta sofferenza stare vicino a Gerry e a quelle persone, le ha comunque amate, e tuute, in modo diverso, le hanno lasciato un dono. Peccato la storia di base e il potenziale c'erano, l'unica cosa è che mancava la vivacità del primo romanzo.


Citazioni:  

'' Ho deciso di guardare al dono che mi ha fatto, a ciò che ho guadagnato perdendolo: ho ritrovato me stessa''

''Vogliamo controllare la morte, il nostro addio al mondo, e se questo non si può fare,possiamo però almeno controllare il modo in cui ci lasciamo tutto alle spalle''

'' Devo ricordare che per ogni addio c'è stato un ciao. E non c'è niente di più stupendo del ciao che una persona dice ad un'altra.''


Consigliato:  Si, se non avete pretese troppo alte

Voto: 6, 5

martedì 9 giugno 2020

Recensione - La casa delle voci-



Autore: Donato Carrisi
Titolo:  La casa delle voci
Casa Editrice: Longanesi
Collana: La gaja scienza
Pagine: 400
Genere: Thriller
Formato: Rilegato

Trama:
Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l'ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l'addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall'altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un'adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un'illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un'adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l'assassina è proprio lei.


Recensione:




"Per un bambino la famiglia è il posto più sicuro della terra. Oppure il più pericoloso".

Giuro che mi stupisco sempre di come certi autori sappiano rapirti. Come se riuscissero a stregarti con qualche misterioso sortilegio. Chissà. magari è così: magari  il loro straordinario modo di tenerti incollata alle pagine è il loro incantesimo migliore. Quando ho iniziato a leggere Carrisi , anni fa,  ero scettica, e non gli avrei dato un soldo bucato, poi  per caso comprai ' Il suggeritore', è da lì ho capitolato  e mi sono lasciata stregare da questo abile scrittore.
Questa volta ci troviamo a Firenze e facciamo la conoscenza di Pietro Gerber  conosciuto come l'addormentatore di bambini. Pietro è infatti un  capace psicologo infantile che aiuta i suoi piccoli pazienti grazie all'aiuto dell'Ipnosi.  Tutto scorre tranquillo e sereno fino a che un giorno gli viene chiesto di occuparsi di Hanna Hall. Al''inizio l'uomo  tentennerà sul fatto di accettare la donna, in quanto non una bambina, ma un'adulta. Poi si lascerà convincere dal fatto che comunque lui dovrebbe  riportare a galla la bambina che Hanna è stata...una bambina che ha assistito a un'omicidio. Aiutare la donna non sarà facile, e anche Pietro potrebbe rimanerne coinvolto.
Al solito, Carrisi colpisce subito con una trama davvero promettente, e grazie alla sua scrittura ipnotica ti rapisce fin dalle prime righe del libro.  E mano mano che vai avanti, un capitolo dopo l'altro, colpo di scena su colpo di scena , ti ritrovi divorata dalla curiosità , e in un batter di ciglia ti ritrovi alla fine sorpresa e scioccata.  Devo dire che Carrissi mi stupisce sempre, trovo semplicemente incantevole il modo in cui quest'autore sappia trascinarti all'interno della sua storia, nella psicologia dei suoi personaggi. Di solito i giochi  fra passato e presente non sono escamotage che amo particolarmente, però lui i sa gestire davvero bene, specie in una storia come questa dove erano il punto focale del tutto.  Un romanzo che mi ha lasciata davvero senza parole per la profondità  con cui è stata trattata la psicologia infantile, e temi delicati quali l'abbandono , l'affido o la malattia mentale. Carrisi non è uno stupido, e l'ha dimostrato una volta di più. Tuttavia, stavolta ammetto, che rispetto al suo solito, lo standard si sia abbassato leggermente, in quanto alla fine della storia mi sono trovata con delle domande irrisolte.  Domande che non posso porre in questa recensione per non  rovinare la sorpresa a chi non lo avesse ancora letto.  Però conoscendo il modo in cui l'autore, nei  suoi libri che ho letto fino ad adesso , abbia sempre fatto chiudere il cerchio in modo quasi automatico, mi ha portata a chiedere se magari la cosa non fosse voluta. Magari per spingere il lettore a riflettere o a usare la propria immaginazione. Poco male , comunque: io aspetto di già il suo prossimo libro.


Citazioni:

''Ora non sapeva se era peggio essere odiati oppure falsamente amati” 

“Ricordiamo il passato per prepararci al futuro” 

“Nessuno vuole veramente ascoltare ciò che hanno da dire i bambini” 

Consigliato: al 100%

Voto: 9

mercoledì 29 aprile 2020

W.W.W. WEDNESDAY #2 - 2020



Buongiorno a tutti lettrici e lettori, come state? Spero bene,. Dal canto mio tutto okey, anche se non ne posso più di questa quarantena forzata.  Grazie a Dio Lunedì' riprenderò a lavorare  due mesi esatti di reclusione. Ho fatto quello  che potevo per salvaguardare la salute degli altri, e  la mia, spinta anche dalla mia famiglia e dal medico di base, ma ora, non ne posso più. Sto impazzendo, e non  esagero, faccio cose senza  senso , a volte neanche mi accorgo di cosa sto facendo.  A volte mi ritrovo con  gli occhi umidi senza un motivo, e  a volte ho degli attacchi di panico notturni. Per fortuna meno che all'inizio  della pandemia. Ho proprio bisogno di riprendere un pezzo della mia vita, almeno quella lavorativa. Anche se lavorare con guanti e mascherina non sarà facile. Per almeno voglio provarci, se poi proprio non dovesse andare e lavorare sopratutto con la mascherina si dovesse rivelare un problema in quanto asmatica...vedremo il da farsi. Per adesso voglio essere positiva. E devo dire  che  a permettermi di avere una certa serenità in queste settimane è stata la lettura.  Era da tanto che non leggevo così 'voracemente': in due mesi ho letto quasi sei libri, il sesto è in lettura. A dire il vero ce ne sarebbe un settimo ma è in stand by perché sono bloccata con quel titolo.  Non male, via. Ma la quantità non m'interessa ,è stato bello  ritrovare la lettura come modo d'evasione. Avere questi momenti, solo per me è stato fantastico. Tanto da non dedicarmi quasi a nient'altro. E infatti ora sono indietro con le recensioni, ma piano piano recupererò.. E a proposito di letture sono qui proprio per aggiornarvi. Pronti? Via!

Cosa hai appena finito di leggere?


Thriller che giaceva da circa un annetto nel mio lettore e-reader,  l'ho iniziato per vedere se il libro con cui sono rimasta bloccata era un caso, o se mi fosse  presa una sorta  di 'blocco da lettore''.  Sarà stato il libro, perché invece il tatuatore  l'ho finito in tre giorni. Un thriller che mi ha presa dalla prima all'ultima parola. Credo che sarà la prossima recensione *_*

Cosa stai leggendo?


Visto che  sembra che i Thriller ultimamente mi stiano prendendo, ho deciso di farne fuori un'altro  anche lui in attesa  sul  Kobo da un paio d'anni. Sembra carino, ma non come il precedente. Sono solo all'inizio e quindi non posso sbilanciarmi troppo. Vi farò sapere.

Cosa leggerai?

Non lo so.  Sembra che farmi dei progetti non funzioni molto, quindi vedrò sul momento. Diciamo che  a grandi linee sono orientata in due direzioni:

- Finire il libro con cui sono rimasta bloccata dato che ero arrivata  a circa metà libro ( Primo volume L'accademia del bene e del male)

- Buttarmi su un libro della Steel

Ecco queste al momento sono le opzioni che ho in mente. Ma non so, chi vivrà vedrà.

Questo è quanto. Spero che l'aggiornamento sulle mie letture vi sia piaciuto, e spero di portarvi presto altri contenuti. Se vi va, lasciate pure u commento, A presto.



martedì 28 aprile 2020

Teaser Tuesday #14



Partecipare è molto semplice, basta seguire queste regole:

- Prendi il libro che stai leggendo
-  Aprilo ad una pagina a caso
- Trascrivine un breve pezzo ( No Spoiler)
-  Riporta titolo e autore del libro.

L'uomo di Gesso
C.J. Tudor

''Il problema è che non siamo mai riusciti a metterci d'accordo su quale fosse, questo principio- Forse quando Gav la Palla ha ricevuto il cesto di gessetti per il compleanno? Quando abbiamo iniziato a disegnare  gli ometti di gesso , o quando cominciarono a comparire da soli? E' stato il terribile incidente, magari? O quando hanno trovato il primo corpo?'' 




lunedì 27 aprile 2020

Recensione: Ti regalo le stelle


Autore: Jojo Moyes

Titolo:  Ti regalo le stelle

Casa Editrice: Mondadori

Collana: Omnibus

Pagine: 408

Genere: Romanzo

Formato: Cartaceo



Trama:

1937. Quando Alice Wright decide impulsivamente di sposare il giovane americano Bennett Van Cleve, lasciandosi alle spalle la sua famiglia e una vita opprimente in Inghilterra, è convinta di iniziare una nuova esistenza piena di promesse e avventure nel lontano Kentucky. Presto però le sue rosee aspettative e i suoi sogni di ragazza si scontrano con una realtà molto diversa. Costretta a vivere sotto lo stesso tetto con un suocero invadente, il dispotico proprietario della miniera di carbone locale, Alice non riesce a instaurare un vero rapporto con il marito e le sue giornate diventano sempre più tristi e vuote. Così, quando scopre che in città si sta costituendo un piccolo gruppo di donne volontarie il cui compito è diffondere la lettura tra le persone disagiate che abitano nelle valli più lontane, lei decide con entusiasmo di farne parte. La leader di questa biblioteca ambulante a cavallo è Margery O'Hare, una donna volitiva, libera da pregiudizi, figlia di un noto fuorilegge, una donna autonoma e fiera che non ha mai chiesto niente a nessuno, tanto meno all'uomo che ama. Alice trova in lei una formidabile alleata, un'amica su cui può davvero contare, specie quando il suo matrimonio con Bennett inizia inevitabilmente a sgretolarsi. Altre donne si uniranno a loro e diventeranno note in tutta la contea come le bibliotecarie della WPA Packhorse Library. Leali e coraggiose, cavalcheranno libere sotto grandi cieli aperti e attraverso foreste selvagge, affrontando pericoli di ogni genere e la disapprovazione dei loro concittadini per portare i libri a persone che non ne hanno mai visto uno, allargando i loro orizzonti e cambiando la loro vita per sempre. Ispirato a una storia vera, "Ti regalo le stelle" è una dichiarazione d'amore per la lettura e i libri.




Recensione:

Allora cosa dire? Be' iniziamo col dire che questo libro è entrato nella mia libreria per caso.  Non era nei piani, per così dire. Poi mentre facevo un ordine su libraccio per altro, ho visto che era in offerta nella sezione 'usato' e , ricordandomi che qualche ragazza che seguo su Youtube l'aveva raccomandato, l'ho messo nel carrello con un certo scetticismo, a dire  il vero. Di Jojo Moyes avevo letto solo ' Io prima di te', che mi era anche piaciuto, ma non avevo letto altro, sebbene avessi in casa un altro titolo della stessa autrice( Silver Bay). Non era nei piani neanche una lettura  immediata, ma poi è arrivata la quarantena  e ha stravolto tutti  i piani e i progetti, e mi sono ritrovata a leggerlo.

«Noi siamo le bibliotecarie a cavallo di Baileyville e lottiamo insieme.»

C'è da dire che nonostante lo stile  semplice  e coinvolgente dell'autrice ,  le prime cento pagine non mi avevano presa granché, forse per il fatto che erano più una sorta d'introduzione alla storia e ai personaggi , e per questo risultava una lettura lenta. Ma superata quella soglia non  mi sono più fermata. La storia inizia con la nostra protagonista, Alice che,  per scappare da una vita noiosa e monotona in Inghilterra, circondata da familiari e amici che non l'apprezzano per via del suo carattere forte e indipendente. accetta senza pensarci troppo la proposta di matrimonio del giovane americano Bennet Van Cleve, sperando e sognando una vita diversa oltre oceano. Purtroppo per lei , le cose non andranno come se l'era immaginate, e  scoprirà, con suo sommo rammarico,  che è fuggita da una  situazione difficile per ritrovarsi a vivere una situazione  ancora peggiore.  Così per scappare dalla casa in cui si sente prigioniera  accetta il lavoro presso la libreria ambulante che si sta costruendo in città, che a come 'capo' una donna forte e rivoluzionaria : Margaret  O'Hare. e aiutata da altre donne. Da questo momento la vita di Alice , e quella delle sue amiche/colleghe, cambierà per sempre. Attraverso l'amore per i libri  aiuteranno altre persone, allargheranno i confini  del loro essere , stringeranno nuove amicizie e consolideranno la loro. Sfidando la mentalità dell'epoca, che vede la donna  solo come moglie e madre, reclusa al focolare domestico, queste donne, sapranno trovare se stesse e combattere  con tutte le loro forze per gli ideali in cui credono.
 Ti regalo le stelle è un libro non che parla di libri, anche se vengono citati diversi titoli, ma della forza che ha il potere  della lettura. Dell'amore che scaturisce attraverso di essa. Un amore  in grado di compiere una rivoluzione interiore e sociale. Queste donne  combatteranno per essere padrone del loro destino, per essere libere come la natura maestosa che le circonda, e di essere quelle che vogliono e dove vogliono. Di amare a loro modo  il mondo e le persone.  Lo stile scorrevole dell'autrice   ci porta non solo a conoscere le protagoniste del libro e la loro storia, ma anche a una profonda riflessione personale su tanti temi, e  a commuoverci quando parla di cosa può fare l'amore per la lettura.
Se proprio devo trovare una pecca al libro credo che sia stata quella di non dividere bene i vari punti di vista.  In questo senso penso che  aver scritto il libro in terza persona sia stato un ' difetto'., ma tutto sommato ci si passa sopra, perché il risultato è comunque  una storia di grande impatto emotivo. Credo che questo libro della Moyes sia un  davvero un inno alla donne e alla  loro straordinaria forza  nell'affrontare qualsiasi situazione. Un inno alla loro grande capacità di amare e di tirare fuori il meglio da se stesse e dagli altri. Sinceramente penso  l'abilità maggiore dell'autrice sia quella di creare dei bei personaggi  femminili, mai banali e con  una forte personalità. Leggere la storia di Alice e delle altre bibliotecarie mi ha emozionato, a volte commosso   e so che  queste donne meravigliose le porterò con me per molto tempo.



Citazioni:

"Si era guadagnata ogni livido e ogni vescica, aveva costruito una nuova Alice sull'impalcatura di un’altra sé stessa nei cui panni non si era mai sentita del tutto a suo agio." 

''Perché siamo una squadra. E una squadra deve restare unita.'' 

Consigliato: Assolutamente si.

Voto: 9 e 1/2


lunedì 13 aprile 2020

Recensione: Noi siamo infinito- Ragazzo da parete-


Autore:  Stephen Chobosky

Titolo:  Noi siamo infinito - Ragazzo da parete-

Casa Editrice: Spealing & Kupfer

Collana: pickwick

Pagine: 271

Genere: Letteratura

Formato: Cartaceo





Trama:

Fra un tema su Kerouac e uno sul "Giovane Holden", tra una citazione da "L'attimo fuggente" e una canzone degli Smiths, scorrono i giorni di un adolescente per niente ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un vortice di prime volte: la prima festa, la prima rissa, il primo amore - per la bellissima ragazza con gli occhi verdi che quando lo guarda fa tremare il mondo. Il primo bacio, e lei gli dice: per te sono troppo grande, però possiamo essere amici. Per compensare, Charlie trova una che non gli piace e parla troppo: a sedici anni fa il primo sesso, e non sa neanche perché. Allora lui, più portato alla riflessione che all'azione, affida emozioni, trasgressioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico, al quale racconta ciò che vive, che sente, che ha intorno. Dotato di un'innata gentilezza d'animo e di un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confidente perfetto di tutti, quello che non dimentica mai un compleanno, quello che non tradisce mai e poi mai un segreto. Peccato che quello più grande, fosco e lontano, sia nascosto proprio dentro di lui.




Recensione:

 Ho  comprato libro l'Agosto scorso apriffittando di un'offerta '' due libri a 9,90 euro.'' Il primo libro lo avevo adocchiato subito, uno della Steel e non sapevo cosa prendere come secondo libro. Poi mi è caduto l'occhio su ' Noi siamo infinito,ragazzo da parete'  e siccome ne avevo sentito parlare benino mi sono detta , perché no?

'' Ciascuno di noi è speciale, a suo modo''

La storia è scritta sotto forma epistolare: infatti i vari '' capitoli'' sono ciascuno una lettera che il nostro protagonista scrive ad un destinatario di cui non ci è dato sapere l'identità, ma che ha la sua piena fiducia.
Lettera dopo lettera, scopriamo tutto di Charlie, un ragazzo timido  alle prese con il suo primo anno di liceo. Scopriamo la sua famiglia , persone normali con il tipico sogno americano, che fanno del loro meglio per tirare avanti, pur con pregi e difetti. Conosciamo il suo insegnate Bill , un uomo che vede la grande passione del ragazzo per la lettura, e soprattutto il suo talento per redigere temi e riflessioni sui libri che legge, tanto da sfidarlo sempre con nuovi titoli.  Conosciamo anche gli amici di lui, Sam e Patric, due ragazzi dell'ultimo anno che prendono Charlie sotto la sua ala protettiva, e lo aiutano con i suoi primi giorni al liceo. Ma soprattutto conosciamo Charlie: un ragazzo dolce, genuino che pur con tutti i problemi che si porta dietro  cerca di andare d'accordo con tutti e di essere se stesso al cento per cento.
Se devo essere sincera  il libro non mi ha colpito particolarmente, ma probabilmente perché è un tantino fuori target per me: infatti e un testo di formazione indirizzato ai giovani. Però non per questo è noioso, anzi: Agevolato da uno stile di scrittura semplice e scorrevole ( d'altronde a 'parlare' è un sedicenne) , la trama scorre piacevolmente e ci mostra uno spaccato della vita di un tipico adolescente americano. Inoltre, pur non essendo un mattone da chissà quante pagine, in questo testo vengono trattati molti temi , e sebbene la storia sia ambientata negli anni 90, sono tutti temi attuali e trattati in modo esaustivo. Si parla di diversità, non solo quella fisica  ma anche caratteriale. C'è della follia nella normalità e viceversa. E non è assolutamente un male. Di droga, una realtà purtroppo tristemente viva nell'esistenza di molti giovani, Di amicizia. Quella strana e unica degli adolescenti, dove a volte amore e amicizia  sono divise da una linea sottilissima, e quasi sfumano fra loro.  Fatta di complicità, litigi, e ricongiungimenti Di sessualità. ma in modo davvero molto naturale, d'altronde quella è l'eta in cui  il proprio corpo cambia, lo si scopre, e si fanno nuove esperienze. Si parla anche di paura, incertezze e dolore. Sicuramente un personaggio che ho sentito molto vicino è stato il protagonista, ed è una cosa rara che accada. Ma Charlie ed io abbiamo molto in comune, o almeno con la Sonia delle superiori.  Riservata, timida  sempre sprofondata con il naso in qualche libro per celarsi dagli sguardi altrui. Diversi, perché unici. Insomma un bel mix di sentimenti ben equilibrati fra loro, tratti con una trasparenza e sensibilità uniche che mi anno fatto apprezzare il romanzo nonostante fossi davvero fuori target.

Citazioni:

“Non so se hai mai desiderato addormentarti, per svegliarti solo mille anni dopo.”

“È un po’ come quando ti guardi allo specchio e dici il tuo nome. E arrivi a un punto in cui niente ti sembra più reale.”

Consigliato: Si, è un libro con dei bei messaggi di fondo.

Voto: 7 e 1/2

mercoledì 25 marzo 2020

W.W.W. WEDNESDAY #1 -2020


Salve  tutti come va? Come procede la vostra quarantena? La mia non c'è male. Stranamente  questa situazione  ha risvegliato in me una gran voglia di leggere. Strano, perché a inizio anno mi era venuto un mezzo blocco del lettore. Meglio così, finché c'è ne approfitto ^_^ . Anche perché con il fatto che anche i miei sono reclusi,  pur di far qualcosa sono loro che si occupano della casa, e a me a psrte un giorno in cui ho riordinato, spolverato e messo la mia camera a posto non rimane molto da fare se non leggere o scrivere. Così oltre a leggere di più mi sto portando avanti con le recensioni e ad aggiornare il blog. Direi che non mi posso lamentare di questa quarantena.
Be' direi di iniziare e di aggiornarvi sulle mie letture.


COSA HAI APPENA FINITO DI LEGGERE?




COSA STAI LEGGENDO?




COSA LEGGERAI?





Ecco, queste sono le mie letture.  Avete già letto uno di questi libri, o è nei vostri programmi? E come sta procedendo la vostra quarantena? Siete costretti lo stesso ad andare a lavorare? Se volete lasciarmi un messaggio di qualsiasi tipo fate pure. A presto ^_-

martedì 24 marzo 2020

Recensione: La ragazza con la bicicletta rossa


Autore:  Monica Hesse

Titolo:  La ragazza con la bicicletta rossa

Casa Editrice: Piemme

Collana: Piemme

Pagine: 298

Genere: Romanzo

Formato: Cartaceo



Trama:

E l'inverno del 1943 ad Amsterdam. Mentre i cieli europei sono sempre più offuscati dal fumo delle bombe, Hanneke percorre ogni giorno, con la sua vecchia bicicletta rossa, le strade della città occupata. Ma non lo fa per gioco, come ci si aspetterebbe da una ragazzina della sua età. Hanneke è una "trovatrice", incaricata di scovare al mercato nero beni ormai introvabili: caffè, tavolette di cioccolato, calze di nylon, piccoli pezzetti di felicità perduta. Li consegna porta a porta, e lo fa per soldi, solo per quello: non c'è tempo per essere buoni in un mondo ormai svuotato di ogni cosa. Perché Hanneke, in questa guerra, ha perso tutto. Ha perso Bas, il ragazzo che le ha dato il primo bacio, e ha perso i propri sogni. O almeno così crede. Finché un giorno una delle sue clienti, la signora Janssen, la supplica di aiutarla, e questa volta non si tratta di candele o zucchero. Si tratta di ritrovare qualcuno: la piccola Mirjam, una ragazzina ebrea che l'anziana signora nascondeva in casa sua Hanneke, contro ogni buon senso, decide di cercarla. E di ritrovare, con Mirjam, quella parte di sé che stava quasi per lasciar andare, la parte di sé in grado di sperare, di sognare, e di vivere.



Recensione:

E' passato un po' di tempo da quando ho letto questo libro, circa un mesetto e mezzo, e sono ancora qui a non sapere bene cosa fare . Pigrizia? Non voglia? Anche, ma non è quello - in un mese e mezzo  la voglia e il tempo lo trovi, cavolo-   è  che ...bho.
Non lo so vi è mai capitato d'imbattervi in un libro che quando lo finisci sai  che non è un brutto libro, ma non riesci a capire esattamente cosa ne pensi? Ecco, è così che mi sento nei confronti di questo libro. Quindi è difficile trovare le parole per fare una recensione che abbia un senso, ma prima o poi  dovrò farlo no? Tanto vale provarci, allora.
Come raccontato  dalla trama che vi ho lasciato sopra, in questa storia siamo nel 1943, in inverno. Piena Seconda Guerra mondiale. La nostra protagonista è Hanneke, una ragazza che come tutti gli altri, è stata segnata dai tragici eventi storici che si è trovata a dover vivere. Ma   non si è lasciata abbattere: oltre ad un lavoro ufficiale, ha anche un secondo lavoro non ufficiale: contrabbanda merce per  le persone del quartiere: sigarette, qualche articolo di make up, carne, cose di non facile reperibilità. E' un lavoro rischioso, ma che le permette di guadagnare qualche extra per aiutare la madre e il padre. La guerra l'ha cambiata, inevitabilmente, e la ragazzina romantica di un tempo ha lasciato spazio, a una ragazza più dura, che vive nel ricordo del suo amore per Bas, il suo ragazzo morto in guerra. Ha imparato a pensare solo a se stessa e ai suoi interessi. Quindi l'ultima cosa che vuole è mettersi nei guai per ritrovare Mirjam, una ragazza ebrea che una delle sue clienti teneva in casa di nascosto, ma che risulta scomparsa. Hannake non vuole problemi, e in un primo momento rifiuta. Poi però, inspiegabilmente si metterà ala ricerca della ragazza. Questo la porterà a guardarsi intorno, a conoscere persone straordinarie che rischiano la vita per qualcosa di più grande: salvare innocenti.  Hannake nel cercare Mirjam, riscoprirà la vecchia ragazzina che era un tempo: quella capace di provare emozioni.
La storia è narrata in modo semplice dall'autrice, forse un po' prolisso in alcuni punti, ma niente di fastidioso.  E ci regala, oltre a stupende descrizioni dei paesaggi di Amsterdam, anche personaggi di un certo spessore letterario e un colpo di scena finale davvero inaspettato. Quello che non mi ha convinta è stato proprio il finale. Non per la storia e il colpo di scena, ma per la crescita della protagonista. E' difficile  spiegare.  Si, Hanneke ha scoperto nuove realtà, è a ricominciato  a sperare, ma rimane  tutto li.  Cioè non sembra che queste nuova consapevolezza, di se e degli altri, abbiano avuto una ripercussione  sulla sua vita, o quanto meno l'autrice, a mio parere, non lo lascia intendere, e tu rimani li a dirti ' Si tutto molto bello, ma ...allora? Dove vuoi andare a parare? Vi assicuro che questo aspetto mi ha lasciata l'amaro in bocca impedendomi di provare empatia con la protagonita.
E' un bel libro perché raccontare di un momento storico tanto particolare non è mai facile, soprattutto non lo è rendere bene  i disagi e gli orrori di una guerra, ma l'autrice è stata brava in questo. Non è stata altrettanto brava  a dare un finale e una ' morale' al suo libro. Peccato, perché di libri che parlino, che mostrino gli orrori della guerra spingendo la gente a riflettere e a non dimenticare, ce ne vorrebbero di più.  Però allo stesso tempo dovrebbero avere uno scopo,  non dico una lezione perché qui il messaggio è chiaro,  non ci sei solo tu che soffri, ma una conclusione, un cambiamento significativo si.   O forse ero che avevo aspettative troppo alte.


Citazioni:

''Quando le cose finiscono in un modo che non ti aspetti, che non avevi neppure mai immaginato, arrivano davvero una conclusione? Significa che devi continuare a cercare risposte migliori, che non ti tengono sveglia la notte? O significa che il momento di lasciarle andare?''

''Il mio dolore è così: una stanza disordinata in una casa in cui è andata via la corrente.''  


Consigliato: Ni

Voto: 5 +

venerdì 6 marzo 2020

5 cose che...#8 - 5 libri che ho faticato a leggere-


Salve a tutti e ben ritrovati
Come state? Spero bene. Io, al momento non mi lamento troppo, contando che è già cominciato i periodo delle allergie, me la sto cavando alla grande, stanchezza a parte. Giuro che vorrei dormire tutto il giorno...l'altro giorno mi si chiudevano gli occhi mentre attaccavo le figurine all'albun.  Però nonostante ormai la primavera sia alle porte devo dire che in questi giorni sta facendo proprio freddino e non mi stupirei troppo  di vedere cadere la neve.  E da voi, che tempo fa?
Oggi sono tornata  ( dovrei postare anche delle recensioni,  non so se  pubblicherò prima una recensione o questo post)., sul blog  con la rubrica di 5 Cose che... e oggi parliamo di ' 5 libri che ho faticato a terminare'. Dai, ammettiamolo, ci sono dei libri che facciamo fatica a finire, che  quando arriva il momento di leggere e sai che hai quel libro ad aspettarti vorresti piuttosto farti Cruciare da Lord Voldemort in persona, sarebbe meglio. E invece no, devi leggerlo. Anche se negli ultimi anni, personalmente, ho imparato a ' lasciarli.'  La lettura è un piacere, un relax, e a meno che no  sia un lavoro ( e per me non lo è ), voglio che resti tale.  Però quando ero masochista... ecco i miei 5 libri che ho faticato a terminare




So che la stragrande maggior parte dei lettori l'ha adorato, ma per me finire 'Mangia  prega ama' è stato un calvario infinito. Non so cosa mi abbia spinto a terminarlo, so solo che una volta chiusa l'ultima pagina mi sono sentita come se mi fossi  tolta un peso dalle spalle.Il problema di questo libro è che fondamentalmente è NOIOSO. E' l'esperienza in prima prsona dell'autrice, ma l'ho trovato scritto privo di entusiasmo. Leggere questo libro o una lista della spesa, per me, sarebbe lo stesso.





Poco fa ho detto  che a meno che  non sia un lavoro, la lettura deve rimanere un piacere.  Qualche anno fa la  Garzanti mi'invio prima  ' Il profumo delle foglie di Limone', e qualche anno dopo il segito ' Lo splendore si notte di luce'. Ecco il fatto  che mi sentissi in dovere di finire e recensire gli omaggi  è stata la loro salvezza e  in un modo o nell'altro ho portato a termine entrambi.  La storia in se non sarebbe neanche male, ma in certi punti è di una lentezza disarmante, e accadono fatti che mai, mai, potrebbero accadere  nella vita reale. Alla fine del secondo libro è successa una cosa che quando l'ho ketta mi son detta ' se, vabbè, ciaone '. La mia avventura con quest'autrice finisce qui.



Ho amato in maniera struggente i due libri precedenti di Hosseini, ' Il cacciatore di aquiloni' e ' Mille splendidi soli', così quando uscì   'E l'eco rispose ' mi ci buttai a capofitto. Decisamente non fu amore.  Ha sicuramente dei bei messaggi da trasmettere, ma  stavolta ha strafatto intrecciando più storie, e personalmente non solo non ci ho capito nulla allora, ma a distanza di qualche anno dalla lettura non ricordo nulla. Una cosa rara, che non mi succede neanche con libri ben peggiori. Peccato.





Sara Waters era un autrice che non avevo mai affrontato, e così un paio di mesi fa ho deciso di dargli un chance con 'Ladra'. Vi dirò, non è andata male, nel senso che la trama di questo romanzo è ben studiata , con molti colpi di scena che ti lasciano a bocca aperta, dove veramente non sai cosa aspettarti la pagina dopo. E anche lo stile non è male, ricco e ricercato senza mai essere troppo. Il vero problema è però che in alcuni punti risulta un po' prolisso, e  siccome è raccontato da più punti di vista, anche ripetitivo. E quindi ti ritrovavi a leggere cose che avi letto pagine prima . Arrivare alla fine è stata una tortura.



Il personaggio di Cormoran Strike l'ho amato da subito, sin dal primo libro dedicato alle sue Indagini ( Il richiamo del cuculo). I primi due libri, pur non avendo un stile incalzante e dinamico, si leggono abbatanza bene in quanto  è scritto bene dal punto di sintassi e grammatica , e poi ha una bella trama che a dispetto dello stile lento, ti fa desiderare di sapere come va finire.  Ecco, in questo terzo libro, La via del male,  non c'è neanche quello. Piattume  totale. L'ho portato a termine  sperando si riprendesse. Nada.  Vi dico già che ho preso ( su Kobo, scontato...non mi son fatta fregare stavolta), anche l'ultimo ( Bianco letale). Ho mollato al terzo  capitolo e ho detto tutto.


Ecco qua, questi sono stati i libri che ho fatto fatica a terminare. Voi avete letto qualcuno di questi titoli,  come li avete trovati?  Quali sono stati i vostri ' libri infiniti'? Fatemi sapere. A presto. 




domenica 23 febbraio 2020

News Entries 2020 #1


Buon giorno a tutti, come state? Spero  tutto bene, la sottoscritta dall'ultima volta che ci siamo sentite   si è beccata tonsillite e bronchite, con tanto di febbre alta, ma fortunatamente ne sono uscita, anche se è stata dura e lunga. Non sono ancora tornata al 100%, ma per intanto  ho ripreso a lavorare e piano piano spero che vada sempre meglio. Voglio essere ottimista. ^_^
Comunque anche se la malattia mi ha rallentato nella  lettura , non mi ha fermato dagli acquisti  ^O^, con tanti saluti al buon proposito numero 3 del post precedente.  E' capitato che durante i giorni in malattia io sia andata a farmi un giro sul sito di Libraccio... ed è stata la fine. Ho infatti trovato 4 libri che volevo, ognuno a metà prezzo, e quasi tutti sono delle uscite recentissime, che fai? Lasci li? Non sia mai!  Che ne dite se ora ve li mostro?




Fra i miei libri preferiti  di sempre c'è sicuramente ' P.S. I love you' della Ahern. Un libro che ha davvero tutti, romanticismo, momenti di tenerezza, tristezza e anche risate a volontà. Insomma, lo adoro.  Così sono stata molto felice, anche se un po dubbiosa , quando qualche mese fa è uscito il sequel ' Il club  P.S, I love you'. , non l'ho preso subito, e ho fatto bene . Spero di ritrovarci le stesse emozioni, e soprattutto sono curiosa di incontrare nuovamente Holy!

In offerta ho trovato anche il quaro libro della serie dedicata ad Apollo di Riordan, La tomba del tiranno.  Devo ancora concludere la seconda serie di Percy Jackson ma per intanto sto pian piano recuperando anche questa. ^^

Altro libro che ho amato è ' L'usignolo' della Hannan, e quando ho visto in offerta 'Il grande inverno' della stessa autrice, sapendo anche che è ambientato in Alaska, un luogo che sogno di visitare da sempre,  non me lo sono lasciata sfuggire. Ho altissime aspettative da questo libro, speriamo in bene.

L'ultimo libro che ho preso, è  'Ti regalo le stelle' di Jojo Moyes ( scusate se dalla foto non si vede il titolo, ma questo libro è stato un casino da fotografare...questo è il meglio.), segnalato da una youtubers che seguo. A parte ' Io prima di te', e ' Luna di miele a Parigi', della Moyes  non ho letto altro, ma non mi era dispiaciuta, e infatti in casa ho anche un altro suo libro, non ancora letto, però   di questo mi ha intrigato la trama. Vedremo.

Ecco qui, questi sono tutti i miei acquisti. E credo che per un po' non ce ne saranno altri. Spero che  questo post vi abbia interessato,  fatemi sapere cosa ne pensati di ciò che ho comprato se li avete già letti, se anche a voi interessano...o ditemi dei vostri acquisti. A presto e buona Domenica a tuti!

lunedì 27 gennaio 2020

Letture per il nuovo anno?

Buon giorno a tutti voi lettrici e lettori. Come state? Spero tutto bene.
La sottoscritta non si lamenta, finalmente dopo influenze gastro interinali, raffreddori,  e mal di denti  sembra che finalmente sia arrivata un po' di tranquillità, ma non lo dico troppo forte perché  non vorrei portarmi troppa sfiga da sola, e soprattutto mi conosco... non durerà a lungo. Quindi già che  il senso di stanchezza e  voglia di non fare nulla ( motivi per cui non fatto post prima), ne approfitto per portarmi un pochino avanti con qualche post arretrato.
Cominciamo con un post che volevo fare più o meno da inizio anno, e cioè una sorta di '' Buoni propositi letterari''.  A dire il vero volevo stillare una sorta di TBR annuale, ma io  odio le costrizioni, non mi piace dovermi per forza  costringere a leggere qualcosa. Fosse un lavoro capirei, ma la lettura, grazie a Dio, è ancora un piacere, e voglio che rimanga tale.  Inoltre nello scegliere le letture una volta finito un libro sono molto istintiva: a volte ho voglia di un thriller, a volte di un romanzo rosa, o magari di un fantasy.  Altre volte, come è successo l'anno scorso le mie letture si adeguano alle mie passioni del momento, e qundi magari saranno letture a tema calcistico o altro. Quindi se facessi una sorta di TBR probabilmente finirebbe tutto a ramengo. E allora ho pensato a una sorta di buoni propositi, che è più facile ( non troppo) da seguire.

1) Vorrei leggere almeno 30-35 libri quest'anno

2) Leggere ciò che mi va. Niente forzature.

3) Comprare  meno libri da leggere ( ne ho mucchio in attesa sia in versione cartacea che digitale)

4) Acquisti mirati e particolari. Se proprio devo comprarne che siano letture immediate, oppure edizioni particolari ( Lilbri illustrati, pop up)

5) Mi piacerebbe organizzare, e stavolta portare a termine un   'Project Ten book', o qualcosa di simile.

6) Vorrei essere più costante con la lettura. A volte mi lascio trasportare da altro, e passo giorni senza leggere. Magari che so...dedicare un 'oretta prima di andare a letto a  un libro.

7) Leggere qualche classico. Ecco qui l'unico obbligo dell'anno. Avrei anche un titolo in mente, ma non pongo limiti.

Ecco qui. Direi che come lista dei buoni propositi può bastare. Pochi ma buoni, forse così riuscirò a portarli a termine.  Fatemi sapere cosa ne pensate. Bacioni.


martedì 14 gennaio 2020

Recensione - Quando cadrà la pioggia tornerò-



Autore: Takuji Ichikawa

Titolo: Quando cadrò la pioggia

Casa Editrice: tea

Collana: teadue

Pagine: 265

Genere: Romanzo

Formato: Rilegato






Trama:

Takumi e Yuji, un giovane padre e il suo bambino, sono rimasti soli: la dolce Mio, moglie e madre, è morta a soli ventotto anni per una malattia tanto fulminea quanto inspiegabile. Ma prima di andarsene per sempre Mio ha fatto una promessa: Quando cadrà la pioggia tornerò. E inspiegabilmente, ad appena un anno dalla sua morte, con l'arrivo della stagione delle piogge, una creatura identica a lei, con il suo viso e i suoi occhi, ricompare al loro fianco. Un fantasma, pensa sbalordito Takumi. Ma questa nuova Mio è fatta di carne e sangue, anche se non ha memoria di nulla; così Takumi, pazzo di gioia per quell'assurda, insperata seconda possibilità, decide di raccontarle tutta la loro storia: come si sono incontrati, come è nato il loro amore, come hanno finito per sposarsi... e mentre Takumi racconta, rinnova l'incanto dell'incontro, il magico gemellaggio di due anime, la tragedia della separazione. E il miracolo della ricomparsa di Mio, la sua profezia, il mistero un mistero che Mio scioglierà in un finale capace di piegare il nostro cuore e demolire le nostre certezze.



Eccoci di nuovo, direi anche finalmente, con una nuova recensione. Con le recensioni sono indietro, ma cercherò di recuperare, promesso.  


"Buongiorno", "buonanotte", "che buono", "tutto fins ok?", "hai dormito bene?", "vieni un attimo"... è in tutte queste espressioni che vive l'amore. E' questo che significa essere una coppia, pensai. A quel tempo però non me ne ero reso conto. 


Dunque... ci sono dei libri che a volte giungono a te inaspettatamente e altrettanto inaspettatamente ti stupiscono in maniera super positiva. Altre volte, invece succede che un libro che desideravo leggere da tempo, e da cui ti aspettavi molto . ti deluda. Ecco a me è successo esattamente così con questo libro.  Mi ero imbattuta i questo libro per caso, e leggendo la trama mi era sembrato interessante, e anche molte recensioni al riguardo erano ottime, così l'avevo inserito nel mia wl. Ad Ottobre, grazie a Bookmooch, ero riuscita a metterci le mani sopra, e una volta arrivato ho messo da part tutti i libri in attesa e mi ci sono fiondata sopra, aspettandomi grandi cose, e invece....che delusione. Parliamoci chiaro: la storia i se, non è brutta.  Narra di questo padre e del figlio che sono rimasti senza moglie il primo, e senza madre il secondo. E senza di lei sono persi , in quanto era la domma che amorevolmente si prendeva cura di entrambi e mandava avanti la famiglia. Inoltre l'uomo ha  dei problemi, per cui andare avanti senza di lei che lo supportava è dura, impensabile. Ma Mio, questo è il nome della donna, aveva fatto una promessa al marito in punto di morte ' Quando cadrà la pioggia, tornerò'. E così succede che durante uno dei primi giorni di pioggia della stagione della stagiona piovosa nipponica Takumi e Juji incontrano  Mio. E anche se all'inizio, per la donna soprattutto, è strano riadattarsi ad una routine che non c'era più da tempo, piano piano, tutto torna lentamente come prima. Ma tutti sanno, compreso il piccolo Juji , che tutto questo non è destinato ad un ' per sempre'. Ecco questa, in breve è la trama, ed interessante. Inoltre lo stile dell'autore, semplice e poetico, aiuta molto ad andare avanti con facilità. Due cose però non mi sono piaciute. 
La prima cosa è che nonostante una scrittura semplice non traspare il sentimento. E' una bella storia, ma fredda.Ci sono queste belle frasi che probabilmente vogliono far breccia nel cuore del lettore, ma nel mio caso rimangono solo belle frasi. Tipo aforismi dei Baci Perugina. Belle, ma non ballano come si dice dalle mie parti.  Il secondo punto riguarda il finale. Non dico nulla, per non rovinare la sorpresa a chi vorrà leggerlo ma l'ho trovato...non so... diciamo che non mi è piaciuto molto e basta, che a dire di più faccio spoiler.  Nel complesso un libro carino, con de potenziale, ma poteva essere qualcosa di più in quanto la storia c'era, e anche i personaggi erano ben descritti e delineati.  Peccato.

Citazioni:

'' Anche se le separazioni si ripetono, anche se veniamo portati in posti lontani l'uno dall'altro. La vita continua... ''

'' E' così in tutte le cose. Le persone scoprono per la prima volta ciò che desiderano quando sanno che stanno per perderlo. ''

Consigliato: E' breve. E non è malaccio, direi che ve lo consiglio.

Voto: sei e mezzo.




venerdì 3 gennaio 2020

5 cose che ...#7 - 5 libri che vorrei leggere nel 2020-

Buongiorno a tutti, e soprattutto buon 2020 a  voi mie adorate lettrici e cari lettori! Allora come state? Avete passato  bene il primo/ultimo dell'anno?  Spero proprio di si, carissimi. Io? La sottoscritta non si è ancora del tutto ripresa dall'influenza gastro-intestinale, ma visto che stavo decisamente meglio( e soprattutto visto che il medico mi ha bombardato di roba da prendere)  mi sono arrischiata ad andare a casa di amici( che abitano dietro casa). Ma era una cosa moltooo intima, sei persone in tutto, compresa la sottoscritta con i miei genitori. Un capodanno sereno e tranquillo. Come piace a me, rilassato e con poche persone fidate, senza fare chissà cosa. La cosa più trasgressiva che abbiamo fatto  dopo cena, aspettando la mezzanotte è stato guardare Gli Aristogatti in tv, fate voi :) Mi spiace non avervi fatto gli auguri per il muovo anno con un post dedicato, ma sono stata presa dal lavoro, nipoti, e soprattutto, da poca voglia di mettermi al pc. Volevo godermi le feste, le persone intorno, e riposare per cercare di riprendermi.
Ma bando alle ciance, eccoci qui con il primo post dell'anno. Come avete già sicuramente letto dal titolo si tratta di  una puntata di '5 cose che' dedicata in particolare a ' I 5 libri che vorrei leggere che vorrei leggere nel 2020'. Ovviamente, nella mia libreria, sia cartacea che virtuale (e.book) ho in attesa di essere letti ben più più di 5 libri, perciò si tratta di una piccola, minuscola parte che vorrei leggere. Mi sono 'mossa' solo all'interno di libri già in mio possesso. e non che usciranno in questo anno, perché, almeno per il momento, non sono in attesa di nessuna uscita in particolare , quindi ho pensato di fare così, mi è sembrata una cosa carina.   Quindi bando alle ciance, direi d'iniziare.



1-4) Per prima cosa mi preme smaltire i libri che ho ricevuto per il mio compleanno ad agosto, libri che pur interessandomi molto, sono stati preceduti, per un motivo per l'altro, da altre letture. Quindi nei prossimi mesi spero proprio di riuscire a leggere  Nei tuoi occhi di Spark, Silver Bay di Moyes , Fino alla fine dei giorni di Steel e soprattutto Noi siamo infinito di Chbosky, titolo che mi attira tanto da anni.

5)

Fra i vari titoli che aspettano di essere letti su Kobo c'è 'Avevano spento anche la luna' di Ruta Sepetys. Di quest'autrice ho già letto, e adorato, 'Ci proteggerà la neve', così quando su Kobo store  ho visto questo titolo in offerta non me lo sono lasciata sfuggire. Sono curiosissima

Ecco qua le mie 5 letture, sinceramente le prime che mi sono venute in mente, che ho intenzione di fare in questo nuovo anno. Sono tutte letture interessanti, alcune leggere, e altre un pochino più impegnative, ma spero mi diano tanta soddisfazione :)
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento qui sotto. Ci vediamo presto. :*
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