lunedì 27 aprile 2020

Recensione: Ti regalo le stelle


Autore: Jojo Moyes

Titolo:  Ti regalo le stelle

Casa Editrice: Mondadori

Collana: Omnibus

Pagine: 408

Genere: Romanzo

Formato: Cartaceo



Trama:

1937. Quando Alice Wright decide impulsivamente di sposare il giovane americano Bennett Van Cleve, lasciandosi alle spalle la sua famiglia e una vita opprimente in Inghilterra, è convinta di iniziare una nuova esistenza piena di promesse e avventure nel lontano Kentucky. Presto però le sue rosee aspettative e i suoi sogni di ragazza si scontrano con una realtà molto diversa. Costretta a vivere sotto lo stesso tetto con un suocero invadente, il dispotico proprietario della miniera di carbone locale, Alice non riesce a instaurare un vero rapporto con il marito e le sue giornate diventano sempre più tristi e vuote. Così, quando scopre che in città si sta costituendo un piccolo gruppo di donne volontarie il cui compito è diffondere la lettura tra le persone disagiate che abitano nelle valli più lontane, lei decide con entusiasmo di farne parte. La leader di questa biblioteca ambulante a cavallo è Margery O'Hare, una donna volitiva, libera da pregiudizi, figlia di un noto fuorilegge, una donna autonoma e fiera che non ha mai chiesto niente a nessuno, tanto meno all'uomo che ama. Alice trova in lei una formidabile alleata, un'amica su cui può davvero contare, specie quando il suo matrimonio con Bennett inizia inevitabilmente a sgretolarsi. Altre donne si uniranno a loro e diventeranno note in tutta la contea come le bibliotecarie della WPA Packhorse Library. Leali e coraggiose, cavalcheranno libere sotto grandi cieli aperti e attraverso foreste selvagge, affrontando pericoli di ogni genere e la disapprovazione dei loro concittadini per portare i libri a persone che non ne hanno mai visto uno, allargando i loro orizzonti e cambiando la loro vita per sempre. Ispirato a una storia vera, "Ti regalo le stelle" è una dichiarazione d'amore per la lettura e i libri.




Recensione:

Allora cosa dire? Be' iniziamo col dire che questo libro è entrato nella mia libreria per caso.  Non era nei piani, per così dire. Poi mentre facevo un ordine su libraccio per altro, ho visto che era in offerta nella sezione 'usato' e , ricordandomi che qualche ragazza che seguo su Youtube l'aveva raccomandato, l'ho messo nel carrello con un certo scetticismo, a dire  il vero. Di Jojo Moyes avevo letto solo ' Io prima di te', che mi era anche piaciuto, ma non avevo letto altro, sebbene avessi in casa un altro titolo della stessa autrice( Silver Bay). Non era nei piani neanche una lettura  immediata, ma poi è arrivata la quarantena  e ha stravolto tutti  i piani e i progetti, e mi sono ritrovata a leggerlo.

«Noi siamo le bibliotecarie a cavallo di Baileyville e lottiamo insieme.»

C'è da dire che nonostante lo stile  semplice  e coinvolgente dell'autrice ,  le prime cento pagine non mi avevano presa granché, forse per il fatto che erano più una sorta d'introduzione alla storia e ai personaggi , e per questo risultava una lettura lenta. Ma superata quella soglia non  mi sono più fermata. La storia inizia con la nostra protagonista, Alice che,  per scappare da una vita noiosa e monotona in Inghilterra, circondata da familiari e amici che non l'apprezzano per via del suo carattere forte e indipendente. accetta senza pensarci troppo la proposta di matrimonio del giovane americano Bennet Van Cleve, sperando e sognando una vita diversa oltre oceano. Purtroppo per lei , le cose non andranno come se l'era immaginate, e  scoprirà, con suo sommo rammarico,  che è fuggita da una  situazione difficile per ritrovarsi a vivere una situazione  ancora peggiore.  Così per scappare dalla casa in cui si sente prigioniera  accetta il lavoro presso la libreria ambulante che si sta costruendo in città, che a come 'capo' una donna forte e rivoluzionaria : Margaret  O'Hare. e aiutata da altre donne. Da questo momento la vita di Alice , e quella delle sue amiche/colleghe, cambierà per sempre. Attraverso l'amore per i libri  aiuteranno altre persone, allargheranno i confini  del loro essere , stringeranno nuove amicizie e consolideranno la loro. Sfidando la mentalità dell'epoca, che vede la donna  solo come moglie e madre, reclusa al focolare domestico, queste donne, sapranno trovare se stesse e combattere  con tutte le loro forze per gli ideali in cui credono.
 Ti regalo le stelle è un libro non che parla di libri, anche se vengono citati diversi titoli, ma della forza che ha il potere  della lettura. Dell'amore che scaturisce attraverso di essa. Un amore  in grado di compiere una rivoluzione interiore e sociale. Queste donne  combatteranno per essere padrone del loro destino, per essere libere come la natura maestosa che le circonda, e di essere quelle che vogliono e dove vogliono. Di amare a loro modo  il mondo e le persone.  Lo stile scorrevole dell'autrice   ci porta non solo a conoscere le protagoniste del libro e la loro storia, ma anche a una profonda riflessione personale su tanti temi, e  a commuoverci quando parla di cosa può fare l'amore per la lettura.
Se proprio devo trovare una pecca al libro credo che sia stata quella di non dividere bene i vari punti di vista.  In questo senso penso che  aver scritto il libro in terza persona sia stato un ' difetto'., ma tutto sommato ci si passa sopra, perché il risultato è comunque  una storia di grande impatto emotivo. Credo che questo libro della Moyes sia un  davvero un inno alla donne e alla  loro straordinaria forza  nell'affrontare qualsiasi situazione. Un inno alla loro grande capacità di amare e di tirare fuori il meglio da se stesse e dagli altri. Sinceramente penso  l'abilità maggiore dell'autrice sia quella di creare dei bei personaggi  femminili, mai banali e con  una forte personalità. Leggere la storia di Alice e delle altre bibliotecarie mi ha emozionato, a volte commosso   e so che  queste donne meravigliose le porterò con me per molto tempo.



Citazioni:

"Si era guadagnata ogni livido e ogni vescica, aveva costruito una nuova Alice sull'impalcatura di un’altra sé stessa nei cui panni non si era mai sentita del tutto a suo agio." 

''Perché siamo una squadra. E una squadra deve restare unita.'' 

Consigliato: Assolutamente si.

Voto: 9 e 1/2


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