lunedì 1 luglio 2013

Domeniche da Tiffany.

Eccomi di nuovo qui con una recensione. In realtà la volevo fare ieri, ma la domenica, non so perché, scorre via sempre troppo in fretta, e a volte non faccio nemmeno un quarto di quello che vorrei fare in quel giorno, uffa! Ma bando alle ciance passiamo alla recensione del libro.



Autore: James Patterson con Gabriella Charbonnet
Titolo:  Domeniche da Tiffany
Casa Editrice: Tea
Collana:  Tea Best sellers
Genere: Romanzo
Pagine:  258
Formato: cartaceo
Costo: 7,50€
Consigliato: Si.

Trama

Jane è una bambina solitaria e sensibile. Sua madre, la potente e cinica Vivienne Margaux è una produttrice teatrale di Broadway e non ha tempo per lei: giusto un bacino ogni tanto e qualche rimprovero per un gelato di troppo. Il padre è stato uno dei molti mariti di Vivienne e solo saltuariamente fa capolino nella vita della figlia, accompagnato dalla nuova - e giovane compagna. Ma per fortuna c'è Michael: bello, comprensivo, affettuoso, sempre disponibile ad accompagnare Jane a scuola, a portarla a fare merenda al lussuoso Astor Court del St. Regis Hotel, a rimboccarle le coperte la sera. Solo che... Solo che Michael è un amico immaginario, e il compito degli amici immaginari è quello di accudire i bambini fino ai nove anni di età. Dopo dovranno cavarsela da soli. Per fortuna la loro scomparsa non lascia traccia nella memoria. Ma Jane è diversa da tutti gli altri e non ha dimenticato. A trent'anni ancora pensa con rimpianto a Michael. Lavora per la casa di produzione di Vivienne, è sempre lievemente sovrappeso, è sempre sensibile e solitaria, nonostante un bellissimo fidanzato che sta con lei solo per far carriera. E poi un giorno accade l'impensabile: Jane e Michael si incontrano casualmente a New York. Sono passati più di vent'anni, ma lui è identico, perfetto, non è invecchiato di un giorno. Jane pensa di essere impazzita: Michael esiste? È un uomo? Un angelo? In fondo ha importanza? Quel che conta è che Jane è innamorata e che Michael è l'uomo perfetto per lei...

Opinione personale:

Avevo sentito parlare di questo romanzo qualche anno fa, e avemndo già letto ‘A Jennifer con amore’ dello stesso autore, dato che quel libro mi era piaciuto parecchio, ero incuriosita. E quindi, capirete bene, che quando me lo sono ritrovata davanti nello scaffale  libri della corsia letture del supermercato in cui lavoro, non ho saputo resistere. Che dire? E’ un romanzo tenerissimo, molto dolce e a tratti anche commovente. Mi sono ritrovata abbastanza nella protagonista, però sono contenta che in determinate occasioni abbia avuto il coraggio che a volte alla sottoscritta manca. L’autore scrive in modo semplice e scorrevole, forse solo l’inizio è un po’ lento, ma poi ti prende. Le descrizioni, soprattutto dei luoghi, sono fatte bene tanto che sembra di vedere personalmente quei luoghi anche se non ci si è stati personalmente. Forse è proprio questo che ho amato di più nel libro: il modo in cui l’autore sa descrivere, non   solo le emozioni, manche l’atmosfera descrivendoti con cura perfino i profumi dei luoghi.Per certi versi, in alcuni momenti, il libro mi ha ricordato altri due libri ‘Il dono’ e ‘se tu mi vedessi ora’, entrambi della Cecelia Ahern, però a parte alcune piccole similitudini( come l’idea dell’amico immaginario), il libro si svolge in modo diverso, e questo mi ha reso felice, e non ha penalizzato il fascino di questo libro davvero magico.



Citazioni 

“In quell’ istante capii esattamente cosa volevo dalla vita: quello. Quella sensazione, quella felicità, quell’ abbraccio.”

“Era come incontrare qualcuno uscito dai sogni, dalla fantasia, o un personaggio amato del libro preferito. Com’ era possibile una cosa simile? Non c’era una risposta logica.”

“Aveva molti abbracci da dare, ma non abbastanza persone a cui darli.”