venerdì 12 settembre 2014

Recensione - The Selection-




Autore: Kiera Cass
Titolo:  The Selection
Casa Editrice:  Sperling & Kupfer
Collana :  Pickwick,
Genere: Fantasy, distopico ( dicono..), per ragazzi.
Pagine: 299
Formato:  Brossura
Costo:  9,60, la sottoscritta l'ha avuto in scambio

Trama:

Molti anni dopo la Quarta guerra mondiale, in un Paese lontano, devastato dalla miseria e dalla fame, l'erede al trono sceglie la propria moglie con un reality show. Spettacolare. Così, per trentacinque ragazze la Selezione diventa l'occasione di tutta una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di fatica e povertà. Di conquistare il cuore del bellissimo principe Maxon, e di sognare un futuro migliore. Un futuro di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America Singer è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa tra le mura di un palazzo che non conosce ed entrare a far parte di una gara crudele. In nome di una corona - e di un uomo - che non desidera. Niente e nessuno, infatti, potrà strapparle dal cuore il ragazzo che ama in gran segreto: il coraggioso e irrequieto Aspen, l'amico di sempre, che vorrebbe sposare più di ogni altra cosa al mondo. Poi, però, America incontra il principe Maxon, e la situazione si complica. Perché Maxon è tutto ciò che Aspen non sarà mai: affascinante, gentile, premuroso e immensamente ricco. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare.

Recensione:

E finalmente ho letto 'The Selection'. Saro diretta e chiara da subito senza tanti preamboli: Mi è piaciucchiato, e infatti su Anobii gli ho dato tre stelline che corrispondono a ' Così Così'. Non brilla ma non è nemmeno poi tanto brutto.  Nello spiegarvi il cosa mi è piaciuto e cosa no, cercherò di non fare troppi spoiler, anche se uno, forse , sarà inevitabile( Spoiler poi.... più prevedibile di così c'è solo Ikki/Phoenix  che salva Andromeda/Shun, ) e di essere il più chiara possibile ^_^. Ma andiamo con ordine. 
Cosa non mi è piaciuto. Allora iniziamo dallo stile dell'autrice. In generale non  è male, e in alcuni punti ti prende anche, è solo che a volte sembra andare di fretta e tu capisci poco, e ti ritrovi a dover rileggere la frase, o il paragrafo, pensando di aver saltato qualcosa, e invece  no, e l'autrice che s'è persa qualcosa per strada. Anche le descrizioni, di personaggi  e fatti, in alcuni punti lasciano desiderare. Per esempio non c'è una descrizione fatta come si deve del mondo e della società di Illéa. Si, sai che sono divisi in caste( dal n° 1 all 8), ma non è  stato spiegato  bene come sono divisi, e poi perché questa divisioni? E lo sapete voi? Io no. Neanche la storia di come l'America sia diventata Illèa  ha molto spazio, un paio di pagine appena. La mia impressione, personalissima e opinabile, è che la Cass volesse emulare in qualche modo Hunger Games della Collins. Fatti e personaggi, sono praticamente similari. Solo che a mio modesto parere si, la Cass è abbastanza brava come scrittrice, e difatti come ho detto in alcuni punti ti prende, ma dovrebbe  avere un minimo di fantasia in più. Un esempio su tutti il nome della protagonista. Lei si chiama America Singer...e indovinate cosa fa? La cantante. Ammettetelo, non ci sareste mai arrivati -_-.   Come d'altronde il fatto che America si ritroverà a palazzo Aspen in veste di ufficiale. Ci sta pure, per carità, altrimenti come lo crei un triangolo amoroso...ma aspetta almeno il secondo libro, dico io! E parliamo di Aspen.  Lo detesto, e credetemi pochi personaggi ho detestato così.  Prima spinge la sua ragazza a fare domanda per la selezione per 'avere la chance di un futuro migliore' , poi,  e questo é  il motivo che me l'ha fatto odiare così ,è  la reazione di lui davanti al fatto che America, la sua ragazza e  non la prima che passa, con i soldi che ha guadagnato gli ha fatto trovare una cena degna di questo nome, sapendo che lui, essendo un 6 se la passa male...bene, uno normale avrebbe detto ' Amore, non dovevi, ma sei stata davvero carina a pensare a me con i tuoi primi soldi guadagnati. Grazie  mille e bla bla,' o qualcosa di simile. E invece no.  Lui s'infuria perché ' Ehi, baby , io sono  l'uomo, io sono il macho e dovrei essere io, l'uomo di casa, quello che provvede a te e che porta la pagnotta a casa. Perciò ti lascio , perché così non funziona'. Un aquila, veramente...  Poi una domanda. Hanno definito questo romanzo distopico ma, esattamente, l'elemento distopico qual'è? Le caste? Il fatto che il principe scelga la sua futura moglie tramite un reality? Bah... Un fantasy si, ma più che distopico è orientato verso il romanzo, a mio parere.
E queste sono le cose che non mi sono piaciute, passiamo ora alle cose che mi sono piaciute. 
America, pur volendola prendere a schiaffi in alcune circostanze, mi sono ritrovata nei suoi stati d'animo in più occasioni: per esempio quando parla con affetto dei suoi famigliari, quando si sente spaventata sapendo di dover andare lontano, in una situazione  estranea e senza il conforto dei suoi cari, fra persone che non conosce . Quando si rende conto, che pur non vivendo in un mondo lussuoso, ha ancora qualcosa per cui ringraziare il cielo e di cui essere grata. Che è esattamente la mia filosofia di vita.  Mi piace anche il fatto che lei sia molto sveglia  nel recepire le emozioni che gli altri provano per lei, vorrei solo che fosse altrettanto sveglia per quanto concerne i suoi sentimenti, ma credo che non si possa avere tutto. Ma più di tutto mi è piaciuto...Maxon. Sappiatelo: lo adoro e faccio il tifo per lui. Vi ricordate quando da bambine la mamma, o la nonna, ci leggevano le favole? Vi ricordate come sognavamo che un principe, un giorno, avrebbe conquistato anche noi? Tutte lo abbiamo sognato...tutte abbiamo sognato  Maxon. Perché ,credetemi, sembra uscito dai nostri sogni: elegante, raffinato, premuroso e gentile ( e con un po' di soldi, cosa che, con la crisi di oggi, non fa poi tanto schifo..).   Un po' datato nei modi, forse, ma chi se ne frega, avercelo uno così. D'accordo, non è credibile, ma sognare non è mai male, e soprattutto non costa niente.  Mi sono  piaciute le scene fra lui  e America( certo lei dovrebbe imparare a controllarsi di tanto in tanto, ma va bè), il modo in cui il loro rapporto cresce di volta in volta.  Lei gli mostra il mondo in un modo che lui non ha mai visto prima, e lui gli fa capire che un uomo  può anche agire diversamente da Aspen.  Sono state carine anche le scene con le tre cameriere di America a palazzo, o l'amicizia che si è instaurata fra America e un'altra ragazza, Marlee.  Inoltre credo che l'autrice sia stata furba inserendo l'elemento dei ribelli divisi in Nordisti e Sudisti  che attaccano il palazzo alla ricerca di qualcosa che nessuno, almeno Maxon, sa.  Anche se comunque mi chiedo se  questo  fatto basterà a  portare avanti la storia per ben altri due volumi. Ci sono altre cose che mi piacerebbe approfondire: mi piacerebbe sapere di più sulla regina Amberly( che fin'ora ha detto una battuta o poco più) scoprire qualcosa di più anche sulle restanti concorrenti,  sperare nella ,morte di Aspen. Insomma se all'inizio del libro, nelle prime pagine mi sembrava che la Cass avesse più che altro scopiazzato da Hunger Games, devo dire che la nota romantica ha, almeno per me, salvato in parte  la partita. Penso proprio di leggere il secondo, -che bello,  un'altra serie  mi ci voleva proprio,- ma temo anche di farlo. Di solito i secondi libri ( con la sola eccezione di Eldest e del seguito del Trono di spade) mi hanno sempre delusa. Ho paura, ho tanta paura, ma spero che l'autrice sappia dare un tocco personale a una storia che sa di già di visto.  Sto anche pensando di prendermi  la novella uscita solo per e- book di  The Prince, che è incentrata sul mio  Maxon . Che Dio ce la mandi buona. 
Piccolo appunto finale: un abito non fa il monaco, e certamente una copertina non fa il libro, ma i miei complimenti a chi ha realizzato le copertine  sono doverosi. Sono splendide.
 
Citazioni:

"Mi resi conto che se Maxon fosse stato sempolicemente Maxon Schreave, e non Maxon il furo re di Illèa, lavrei voluto  come amico  e vicino di casa  e ci saremmo fatti delle lunghe chiacchierate."

"Potevo anche essere una Cinque , ma non ero inutile"

"Non sapevo ancora  che cosa volevo, e non potevo farmi attirare da quello che era facile o da quello che qualcun'altro pensava fosse giusto. Dovevo semplicemente darmi tempo per fare ciò chr era meglio per me."

Consigliato:  Ve lo consiglio se siete alla ricerca di qualcosa di leggero e non troppo impegnativo.

2 commenti:

  1. Ciao!!!
    Non credo sia il mio genere.
    Detesto le storie di questo tipo, fatte con personaggi stereotipati (per giunta antipatici).
    Non mi aveva mai attratto questo libro già dalla copertina (almeno per me, in questo caso, l'abito fa proprio il monaco, non mi è mai piaciuta questa cover >.<) e leggendo la tua recensione ho capito che ho fatto bene ad evitarlo XD

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    1. Ciao,
      innanzi tutto grazie per avermi lasciato un messaggio. Mi ha fatto davvero piacere. Per quanto riguarda il libro, se non ami i personaggi stereotipati, o simili a quelli di altre serie, passa pure tranquillamente senza rimpianti. Teoverai di meglio, Io lo trovo carino, e credo che lo continuerò per vedere dove andrà parare, ma senza fretta, me la prendo con calma.

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