Autore: Dan Brown
Titolo: Origin
Casa Editrice: edizione Mondadori
Collana : Edizione Bookclub
Genere: Giallo /Noir
Pagine: 564
Formato: Rilegato
Costo: Con un'offerta del book club l'ho pagato solo 14,00
Trama:
Dopo aver indagato fra i misteri del capolavoro di Leonardo da Vinci e dell’Inferno dantesco, il mitico Robert Langdon, celebre studioso di Simbologia e Iconologia delle Religioni, s’imbarca in una nuova avventura destinata a tenere il mondo con il fiato sospeso. In Origin lo ritroviamo infatti nell’avveniristico Guggenheim Museum di Bilbao, ospite di un importante evento. Qui Edmond Kirsch, uno dei suoi più brillanti allievi di Harvard diventato poi ricco e famoso per le sue invenzioni tecnologiche, sta per annunciare al mondo una scoperta sensazionale che permetterà di trovare risposta alle eterne domande dell’uomo: da dove veniamo? Dove andiamo? L’evento ha inizio e Langdon capisce che il contenuto della presentazione è più controverso di quanto immaginasse. Ma fa appena in tempo a riflettere sulle implicazioni di ciò cui sta assistendo, perché si scatena il caos: per impedire che la scoperta di Kirsch vada perduta per sempre, Langdon dovrà intraprendere un viaggio attraverso i simboli e l’arte moderna.
Recensione:
Finalmente, vi faccio questa recensione. In questi giorni vedrò di mettermi in pari con le recensioni, okey? Dunque, questo è un libro che, appena saputo della sua uscita, ho fortemente desiderato, e dopo averci girato attorno come il gatto con il topo. ho approfittato di un'offerta fattami dalla Mondadori e l'ho acquistato.
Prima di partire con la recensione, devo fare una piccola premessa. Mi sono accorta di non avervi mai recensito i libri di Brown,e mi chiedo come sia possibile. In effetti 'Il codice da vinci', 'Angeli e demoni'e 'Il simbolo perduto' li ho letti prima di aprire questo blog. Ma 'Inferno' no. Andando a controllare qui sul blog mi sono appunto accorta di avervelo mostrato in un 'Wish Book' e in un ' News Entries', ma di non avervelo mai recensito. Il perché mi sfugge , e resterà per sempre un mistero. Comunque, in generale i libri di Brown mi piacciono, anzi mi travolgono proprio, ma solo quelli con il Professor Langdon come protagonista ( ho provato con 'Le verità del ghiaccio', ma non mi è piaciuto). . In particolare ho apprezzato ' Il codice Da Vinci' e 'Angeli e Demoni', quest'ultimo addirittura è nella classifica dei miei libri preferiti. 'Il simbolo perduto' e Inferno', invece li ho trovati meno coinvolgenti, ma non per questo meno validi. Insomma amo Brown, credo si sia capito.
Ma ora passiamo a parlare di questo romanzo, in particolare
Il centro di questo romanzo gira intorno a due domande:
Da dove veniamo?
Dove Andiamo?
Edmund Kirsh, promettente futurologo, pare averlo scoperto e vuole rivelarlo al mondo con una conferenza. Ma il mondo, forse, non è pronto a tale rivelazione e, durante la conferenza, Edmund viene assassinato prima che possa fornire la risposta. Robert Langdon , ex professore del giovane ai tempi dell'università, farù di tutto per consegnare al mondo la scoperta. In una frenetica corsa di 12 ore viaggeremo con il professore di simbologia di Harvard fra Bilbao, Barcellona e Madrid ammirando arte e simboli, e discuteremo di letteratura, religione e scienza. Il tutto senza mai annoiarci.
Devo dire che questo libro mi è piaciuto davvero tanto, specie dopo aver trovato gli ultimi due meno ' intensi', come vi ho già detto. La storia è piena di mistero, suspance, e ricca di colpi di scena . e la trama seppur inizialmente possa sembrare complessa, viene sciolta nel corso delle pagine con grande maestria. I personaggi, sono resi bene, hanno tutti luci ed ombre, e riuscire a capire chi ci sia dietro, sebbene ad un certo punto potrebbe anche essere comprensibile, non sarà facile. E nonostante tutto il colpo di scena finale ci stupirà. Tutto accompagnato da uno stile fluido, ricco, ma non prolisso o pesante.
Certamente il merito del successo di Brown non è solo il suo impareggiabile stile di scrittura, che aiuta sicuramente, ma soprattutto credo che il punto di forza di questo libro sia il protagonista. Robert Langdon è uno di quei personaggi che vorresti saltassero fuori dalle pagine per incontrarli, e..parlarci per ore e ore, e ascoltarli parlare per altrettanto tempo senza mai stancarsi. Robert è un gentiluomo galante e intelligente, e allo stesso tempo ricco di intuito e pragmatismo. Uno così vorresti davvero portartelo dietro durante i tuoi viaggi , per sentirlo mentre ti spiega cose che il tuo occhio non sa cogliere, simboli con cui hai a che fare tutti giorni, senza sapere però cosa significhino.
Un altro punto di forza di Brown, per me, è che pur parlando di cose delicate e importanti lui, non giudica e non si propende per nessuna delle parti. Mi spiego meglio: nei suoi libri è spesso messa al centro dl tutto l'eterna lotta tra scienza e fede, Brown, nei suoi libri, tramite i personaggi , sa dar spazio ad entrambi gli schieramenti, ma non farà mai prevalere né l'uno ne l'altra, né dirà chi ha ragione e chi no. Starò al lettore decidere. In realtà, sembra che Brown sia convinto che le due cose non siano inconciliabili, ma lo fa intendere sottil,mente e senza tanti moralismi. Bene, mi sono dilungata abbastanza. Ci ho messo giorni a scrivere questa recensione, perché per me i libri di Dan Brown con Rober Langdon sono speciali e parlarne non è facile spero di esserci riuscita al meglio. E spero altre sì che il professor Langdon torni presto, Mi manca già
Citazioni:
'' La scienza e la religione non sono rivali, sono solo due lingue diverse che cercano di narrare la stessa storia. Al mondo c'è spazio per entrambe''
'' Vi esorto a riporre la vostra fede nella capacità dell'uomo di creare e amare, perché queste due forze, quando si combinano, hanno il potere di illuminare anche l'oscurità più assoluta''
'' L'amore, non la paura, possa essere il motore del cambiamento''
Consigliato: si, certo. Sia a chi ama già quest'autore, sia a chi non lo conosce.
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