lunedì 14 marzo 2016

Recensione: L'ipotesi del male


Autore: Donato Carrisi

Titolo:  L'ipotesi del Male

Casa Editrice: Tea

Collana:  I grandi della Tea

Genere:  Thriller

Pagine: 420

Formato: Cartaceo Brossura

Costo: 12, 00,€ circa





Trama:

C'è una sensazione che tutti, prima o poi, abbiamo provato nella vita: il desiderio di sparire. Di fuggire da tutto. Di lasciarci ogni cosa alle spalle. Ma per alcuni non è solo un pensiero passeggero. Diviene un'ossessione che li divora e li inghiotte. Queste persone spariscono nel buio. Nessuno sa perché. Mila Vasquez invece è circondata dai loro sguardi. Ogni volta che mette piede nell'ufficio persone scomparse dove lavora, centinaia di occhi la fissano dalle pareti della stanza dei passi perduti, ricoperte di fotografie. Per lei, è impossibile dimenticare chi è svanito nel nulla. Forse per questo Mila è la migliore in ciò che fa: dare la caccia a quelli che il mondo ha dimenticato. Ma se d'improvviso alcuni scomparsi tornassero con intenzioni oscure? Sembrano identici a prima, questi scomparsi, ma il male li ha cambiati. Alla domanda su chi li ha presi, se ne aggiungono altre. Dove sono stati tutto questo tempo? E perché sono tornati?


Recensione:

Ho conosciuto Donato Carrisi leggendo ' Il suggeritore '' su consiglio di un'amica, e mi aveva affascinato da matti. Quella stessa amica per il Natale di due anni fa mi ha regalato questo libro. Rimandavo e rimandavo, ma alla fine  il suo momento è arrivato e ora posso dirlo con certezza: Carrisi è un genio. 
In questo libro ritroviamo l'agente Mila Vasquez.  Questa volta non dovrà indagare su brutali assassinii di bambine, ma su persone scomparse che tornano dopo tanto tempo. Per uccidere. Dovrà cedere al richiamo del buio e chiedere aiuto a un reietto per riuscire  ad arrivare fino in fondo.



                                       '' E' dal buio che provengo. E' nel buio che devo ritornare.''


Ho conosciuto Donato Carrisi leggendo ' Il suggeritore '' su consiglio di un'amica, e mi aveva affascinato da matti. Quella stessa amica per il Natale di due anni fa mi ha regalato questo libro.  Rimandavo e rimandavo, ma alla fine  il suo momento è arrivato e ora posso dirlo con certezza: Carrisi è un genio. 
In questo libro ritroviamo l'agente Mila Vasquez.  Questa volta non dovrà indagare su brutali assassinii di bambine, ma su persone scomparse che tornano dopo tanto tempo. Per uccidere. Dovrà cedere al richiamo del buio e chiedere aiuto a un reietto per riuscire  ad arrivare fino in fondo.
Quello che mi è piaciuto in questo libro, come nel precedente, è che l'autore sa dare un carattere psicologico ai suoi personaggi davvero notevole. Non sono buoni o cattivi, ma tutti oscillano  fra il buio e la luce, persino la protagonista.  E' questo giova tantissimo alla trama, per altro ben costruita e sviluppata molto bene, perché fino alla fine non sai davvero chi chi è che sta dietro a tutto. Inoltre sa giocare benissimo con i colpi di scena, ad ogni fine capitolo ce n'è  sempre uno e questo serve a a non far calare la suspance nel lettore. Ritroviamo poi la caratteristica di cui vi avevo già accennato nella recensione del suo libro precedente: la totale assenza  di riferimenti geografici. Tu lettore non sai  dove si sta svolgendo la storia, può sembrare un dettaglio ma non lo è: questo aumenta il tuo senso di smarrimento, perché ti toglie persino una certezza banale come quella del luogo.   Tutte cose che mi hanno colpito in modo davvero positivo. E' così che andrebbero scritti dei buoni thriller.
Lo stile è ricercato, non difficile, ma comunque nel corso della lettura mi sono imbattuta in un paio di termini che non conoscevo e che non avevo neanche mai sentito, spingendomi ad andare a trovarne il significato. Questo non è fastidioso, anzi... La lettura serve proprio a questo: ad ampliare  la tua proprietà di linguaggio. 
Ho sentito che tante persone ritengono che questo libro sia più insipido rispetto al 'Suggeritore'. Per me non è così,  ma credo di capire il motivo per cui esprimono questo giudizio. Molto semplicemente  L'ipotesi del Male', è meno cruento e un filino più psicologico rispetto a quanto già non fosse  il precedente libro su Mila Vasquez.  Penso però che fosse voluto. Più che stupire in modo cruento voleva lanciarci un interrogavo. Il male e il bene sono davvero così separati, non potrebbe essere che, a volte, siano imprescindibili l'uno dall'altro?
Punti deboli?. Mah, più che altro un dubbio. L'autore ha lasciato un paio di porte aperte e non so se  è un difetto della trama, o se è un indizio  per un eventuale, possible altro libro sull'agente Vasquez. Ma nonostante tutto ho trovato che questo libro sia fantastico. A questo punto recupererò gli altri suoi libri.

Citazioni:

«Io li cerco ovunque. Li cerco sempre»

'' A volte bisogna andare in fondo all'inferno per conoscere la verità su se stessi''

''Chi ama sul serio è anche capace di odiare''

Consigliato:  Solo a chi ha già letto 'Il Suggeritore''.




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