sabato 15 febbraio 2014

Recensione: Il richiamo del cuculo



Autore: Robert Galbraith ( J.K.Rowling)
Titolo:  Il richiamo del cuculo
Casa Editrice: Salani
Collana : Romanzo Salani
Genere: Giallo
Pagine: 547
Formato: Rilegato
Costo: A me lo hanno regalato, ma mi sono informata e si aggira dai 14/16 euro

Trama:

 Londra. È notte fonda quando Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone del suo lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia il caso come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce all'ufficio di Cormoran Strike. Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha perso una gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come detective. Per lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo nuovo caso significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata. Ci si butta a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro prezzo in tutta la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel mondo scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che l'ha schiacciata. Un page turner tra le cui pagine è facile perdersi, tenuti per mano da personaggi che si stagliano con nettezza. Ed è ancora più facile abbandonarsi al fascino ammaliante di Londra, che dal chiasso di Soho, al lusso di Mayfair, ai gremiti pub dell'East End, si rivela protagonista assoluta, ipnotica e ricca di seduzioni.

Recensione:

Dopo Harry Potter non mi ero avvicinata al successivo romanzo della Rowling, 'Il seggio vacante'. Non lo so perché, forse era la trama a non interessarmi per nulla, e ancora adesso è così. Questo libro invece da una parte m'incuriosiva, dall'altra mi lasciava indifferente. Prima o poi,quando fossi rimasta a corto di libri da leggere ( muahahahahah, battuttona) o quando il prezzo fosse sceso un po' l'avrei comprato. Poi sono arrivate le feste e me lo sono ritrovato come regalo ( *_*). Dopo aver dato la precedenza ad un paio di libri, mi sono decisa a leggerlo. Cosa ne penso?  Mi è piaciuto molto, anche se su anobii gli ho dato solo quattro stelline. Il motivo della stellina mancante  è dovuto all'unico, piccolo, difetto che personalmente ho riscontrato nel libro. Ma passiamo alle cose che mi sono piaciute. La trama: ben strutturata e coerente,  l'intreccio molto valido. Vi ricordate come tutto in Harry Potter, anche il minimo dettaglio, fosse importante? Mi ricordo, per esempio, che la Stanza delle Necessità viene nominata da Albus Silente nel quarto libro durante il Ballo del Ceppo, in modo casuale, buttato  li quasi come una cosa di poco conto, per poi essere, invece, un elemento importante nel libro successivo. Ecco: qui è la stessa cosa, dettagli, frasi, ed eventi in apparenza non inerenti al caso hanno alla fine importanza. I personaggi poi sono ben definiti e con una loro specifica personalità.Sembrano quasi vivi. Riesci  a riconoscerli attraverso il loro modo di parlare e dai loro movimenti, e non solo perché vengono chiamati per nome. Una cosa che mi ha affascinata da morire è come la personalità della modella morta venga a galla non perché descritta direttamente per fare un quadro del suo carattere, ma emerga piano piano, con mille sfaccettature, tramite i vari testimoni che mano mano vengono interrogati. Le descrizioni dei paesaggi di Londra , se possibile, sono ancora meglio. Io in questa magica città non ci sono mai stata, eppure attraverso la descrizione riuscivo a vedermi davanti il luogo descritto. Dalla zona più 'in', ai quartieri più loschi di Londra.  Sul web gira la voce che questo sia il primo libro dedicato alle indagini del Detective privato Strike. Non so da dove venga questa voce, non so se è vero, ma se così fosse ne sarei felice: Cormoran Strike è un investigatore atipico, un pò cinico e con un passato difficile alle spalle esula un po' dalla figura classica del detective. Ma ha un intuito e ottimo senso dell'osservazione,  e là dove non arriva con le prove, ci arriva con la logica e l'intuito. Il tutto scritto con un linguaggio semplice, scorrevole, e molto diretto.  Il mondo può dire quello che vuole, ma J.K.Rowling sa come si scrive, diavolo se lo sa. E tutto alla fine viene svelato in modo perfetto e magistrale in modo che tutti nodi si sciolgano. L'unico neo, di cui vi parlavo all'inizio, è che ci mette un pò a partire, e per buona parte del libro è lento. E non credo che sia dovuto allo stile dettagliato: le descrizioni ci sono all'inizio come alla fine. Forse è perché all'inizio Strike non crede che sia omicidio. Infatti poi, quando capisce il meccanismo, e collega Il tutto prende che è un piacere: peccato che ciò succeda solo nelle ultime duecento pagine (su 547). Comunque bel libro, quattro stelline su cinque non sono niente male.

Citazioni:

"Com'era facile sfruttare la tendenza di una persona all'autodistruzione; com'era  semplice spingerla  verso la non - esistenza e poi fare un passo indietro e scrollare le spalle e dire che si, era stato il risultato inevitabile di una vita caotica, catastrofica."

"Questa era l'ora in cui Londra era più bella,  dopo la giornata lavorativa, le finestre dei pub erano calde e brillanti come gioielli, le strade vibranti di vitae la resiliente stabilità dei suoi vecchi edifici,addolcita dalle luci dei lampioni, aveva qualcosa di stranamente rassicurante"

"Quando si è sofferto quanto ho sofferto io più niente può farti male" 

Consigliato: Si.

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