venerdì 19 agosto 2016

Recensione - Non avrete il mio odio-


Autore :  Antoine Leiris

Titolo:  Non avrete il mio odio

Casa Editrice: Corbaccio

Genere: Biografia /diario

Pagine:  120

Formato:  rilegato

Costo:  7, 22






Trama:

Antoine Leiris ha perso sua moglie, Hélène Muyal-Leiris, assassinata al teatro Bataclan di Parigi il 13 novembre 2015. Devastato dalla perdita, non ha che un'arma per difendersi: la sua penna. Sulla scia luminosa di speranza e di dolcezza della lettera "Non avrete il mio odio", pubblicata all'indomani degli attentati, Antoine Leiris racconta in questo libro come, malgrado tutto, la vita continua. Ed è la vita di tutti i giorni di un padre e di un figlio quella che ci racconta, il diario di una quotidianità ferita ma colma di tenerezza, una testimonianza sconvolgente.



Recensione:

Trovare le parole per recensire un libro, uno qualsiasi, è sempre difficile. Non sai mai se attraverso quello che scrivi e posti  arrivi poi  nel modo corretto a chi ti legge, non sai se riesci a trasmettere le sensazioni. Perché un conto è parlarne, ma un conto è scrivere  di quello che ti ha lasciato dentro. Potrei dire che questo piccolo libricino, centoventi pagine appena , sia bello è che mi è piaciuto molto, ma mi sembra così riduttivo.

''Mi sarebbe piaciuto che il mio primo libro fosse una storia, e soprattutto non la mia. Avrei voluto amare le parole senza temerle''

Riduttivo e ingiusto definire questo libro 'Bello'. Si può definire in questo modo un romanzo o un thriller. 'Ehi, accidenti che bel giallo pieno di colpi di scena' o ' Che bel romanzo dolce e appassionato', o ancora' Questo saggio è scritto davvero  bene'.  Tutte ottime cose, per carità, ma in questi caso mi sembrano superficiali e inadatte.
Forse, l'unico aggettivo che mi sento di affibbiare a questo libro è...toccante. Si, toccante è la parola più appropriata. Perché si, questo libricino è scritto bene( d'altronde l'autore è un giornalista) ma poteva essere scritto anche male, non era questo il punto. Si è bello, si è dolce ma soprattutto è toccante. In queste poche pagine Antoine Leiris ci racconta di come la sua vita  sia stata stravolta in pochi minuti.  Non è possibile capire cosa spinge l'uomo a commettere simili atrocità, e forse non è importante capirlo. Quello che ci vuole dire davvero p che una cosa del genere può capitare a tutti. Che la tua vita può essere stravolta da un momento all'altro,, ma che si va avanti. Non è essere forti o coraggiosi, non è quello, Perché si può cedere a mille dubbi, al pianto, alla tristezza , alla disperazione. ma si va avanti.  L'autore scrive queste poche pagine nei 10/15 giorni dopo la strage. Quindi non parla di come ha superato il lutto, dove ha trovato la forza o cosa. No. Lui ha scritto il libro MENTRE il il suo dolore iniziava, cresceva.  Sono quei momenti strani, divisi fra incredulità, terrore, paura e ...speranza. Scrive per dare un corpo alle sue emozioni, per non farsi divorare  dalle parole che gli vorticano nella mente. Sono pagine piene di nostalgia  quelle che ci racconta; della prima volta che ha visto sua moglie, del suo sorriso il giorno del loro matrimonio. Di dolore perché Hélèe non c'è più per aiutarlo con Melvil e della speranza. Speranza che vive attraverso il figlio di 17 mesi. Antoine non si crede una persona forte, coraggiosa ma io lo ammiro per una cosa, quella stessa cosa che mi ha fatto piangere. Lui amava sua moglie, l'adorava eppure...non odia gli assassini che gliel'hanno portata via., Sono sempre stata dell'idea che  non è vero che 'Chiodo schiaccia chiodo'. Non si spegne il fuoco con il fuoco, ma  con l'acqua. Eppure non so se riuscirei a non odiare chi mi porta via una persona amata. Forse non sono buona quanto credo. Questo giornalista francese è migliore di me. Grazie ,Leiris, per il tuo libro e l'insegnamento.

Citazioni:

''Io sono quello che ama Hélène, e non quello che l'amava. Finché la  morte non avrà fatto cadere definitivamente il sipario su quello che erro, io rimango un grande ingenuo al quale la speranza impedisce di precipitare''

''Se vi odiassi vi farei un regalo. E' quello che cercate , ma rispondere all'odio con la collera sarebbe cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete.''

Consigliato: Si , si, si!Anche perché leggerlo è meglio che vedere quello che ho scritto io. Ma tenetevi un pacchetto di fazzoletti a portata di mano.



Nessun commento:

Posta un commento