mercoledì 19 novembre 2014

Recensione - Colpa delle stelle -





Autore: Jhon Green
Titolo:  Colpa delle stelle
Casa Editrice: Rizzoli
Collana :  Rizzoli narrativa
Genere:  Romanzo
Pagine: 356
Formato: Rilegato
Costo: 13,60

Trama:

Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.

Recensione:

Sono profondamente convinta  che siano i libri a scegliere noi. Ci credo con ogni fibra del mio essere, davvero. E non lo dico tanto per dire o per fare 'scena'. Mi è capitato  diverse volte d'imbattermi in un libro che mi ha colpito molto, ma  che non era '' in programma''. Colpa delle stelle  non era in programma. Anche quando l'ho comprato ero indecisa fra lui e 'Resta anche domani''. Poi nel carrello mi sono ritrovata il libro di Jhon Green. Non chiedetemi  perché: non lo so . Pensare che avevo un po' paura ad affrontare Jhon Green, non so  perché ma mi dava l'idea di uno di quegli autori pesantucci e sul filosofico andante. Oh, vi parla una che ha fatto  poco meno di un anno alla facoltà di Filosofia, niente in contrario, anzi mi piacciono i libri filosofici, però mi dava quest'idea.  E invece si è rivelato uno dei migliori romanzi che io abbia mai letto negli ultimi tempi. Leggerlo è stata un' avventura che mi ha regalato tantissime emozioni.  Mi ha fatto ridere., mi ha intenerito, , mi ha fatto piangere e riflettere.  Augustus ed  Hazel sono due ragazzi come tanti, ma con qualcosa di diverso: entrambi stanno combattendo una battaglia contro il cancro. Il libro è scritto in prima persona e con un linguaggio  molto semplice e diretto. La prima  cosa che mi ha colpita sono stati i dialoghi in certi punti frizzanti e irriverenti.  Qualcuno potrebbe pensare che in un libro  che parli di un argomento tanto delicato come il cancro , certe battutte siano fuori luogo. Invece no. Per i protagonisti della storia é un modo per  non perdere del tutto se stessi, per stemperare la tensione e non cadere in  una disperata disperazione.  Il modo in cui i ragazzi del libro storpiano i nomi delle varie malattie, o i soprannomi che si danno, è dettato  dalla necessità di andare avanti e continuare a vivere.  Hazel e Agustus inizialmente  hanno due modi di vedere le cose, poi  qualcosa li unisce. Ognuno di loro dà all'altro una nuova prospettiva di vedere le cose. Si conoscono, s'innamorano, e insieme cercano di affrontare le cose che sanno benissimo di non poter cambiare.

'' E' questo il problema del dolore. Esige di essere sentito''

 All'improvviso però tutto cambia, e il dolore entrrà prepotente nelle loro vite. Non vogliono essere delle vittime, non vogliono sguardi compassionevoli o regali perché più sfortunati di altri. Ho amato moltissimo ogni singolo personaggio della storia.  Insomma, Green riesce a essere originale, a non cadere nelle solite banalità. Quello che mi ha stupito è stato come l'autore, che afferma di non essersi basato su una storia vera, sia riuscito a far vibrare, attraverso carta e inchiostro , le emozioni e il dolore che i protagonisti provano. E' chiaro che nessuno dei due pensava di poter vivere in eterno,lo accertavano, certo, credendo che gli fosse concesso più tempo. Sanno che quello che gli sta succedendo non tocca solo loro, ma anche chi gli sta intorno ( Un effetto collaterale del morire),  ne sono consapevoli, però cercano di vivere comunque, bene o male, la propria vita. Il dolore fa parte della loro vita, e non solo per causa del cancro, ma anche perché sono consapevoli di essere una bomba innescata che sta per scoppiare , e che travolgerai tutti. Anche chi ami con tutta la foeza che ancora ti rimane. La vita è un dono, purtroppo  però è inevitabile soffrire e farti ferire da qualcun'altro . Ma come dice Gus, puoi decidere da chi farti ferire.   Un'altra piccola cosa che mi ha fatto amare questo libro è che viene citato il mio amato ''Giulio Cesare'' di Shakespeare, anzi il titolo de libro viene originale di Green ( the fault in our star, la colpa è nelle nostre stelle)  è una citazione del Giulio Cesare.
Amo questo genere di libri: quelli  che ti emozionano, e che t'insegnano qualcosa. Perché Hazel e Augustus me l'hanno insegnata una cosa: la vita è un dono. Sono anche molto curiosa di poter vedere il film che ne hanno fatto. Spero non mi deluda


Citazioni:

'' E' così che si muore, nel mezzo del,la vita, nel mezzo di una frase''

''Volevo  non essere una granata, non essere una forza negativa  nella vita delle persone che amavo.''

Consigliato:

Si certamente ve lo cosiglio, Però vi do' anche un altro suggerimento. Ho visto in giro per il web la foto  che una blogger ha fatto quando ha preso il libro:, Vicino a Colpa delle stelle c'è una confezione di fazzolettini di carta... io non sapevo com'era il libro,, e no n avevo ancora visto la foto in questione, perché se no mi sarei preparata. Non fate  come me e munitevi di fazzoletti: vi serviranno.

2 commenti:

  1. A me onestamente i fazzoletti non sono serviti :) adoro Green, ma trovo che in Colpa delle stelle l'argomento della malattia e del dolore sia trattato in modo molto soft, l'ho trovato molto leggero, insomma ^^ forse è perché sono abituata a leggere di storie vere, molto più drammatiche, non so. Questo non vuol dire che non mi sia piaciuto eh, anzi, gli ho dato 4, se non addirittura 5 stelle, a suo tempo!
    Io di Green comunque continuo a preferire Cercando Alaska.. quello sì che è un vero pugno nello stomaco! ♥

    RispondiElimina
  2. Be, forse in effetti io non faccio testo dato che mi basta poco per commuovermi.
    Comunque il mio giudizio riguardava solo il libro in questione, paragonato ad altri forse non è il migliore ma di per sè è un libro che mi ha dato tanto. Cercando Alaska è in wish list, e presto vorrei recuperare anche qualche storia vera.

    RispondiElimina