mercoledì 26 novembre 2014

Recensione - Il suggeritore-




Autore:  Donato Carrisi
Titolo:   Il suggeritore
Casa Editrice:  Tea
Collana : Super tea
Genere: Thriller
Pagine: 460
Formato:  Brossura
Costo:  4, 25

Trama:

Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l'abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un'indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. E un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida. Sarà con l'arrivo di Mila Vasquez, un'investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l'altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo...


Recensione:

Prima esperienza con Carrisi, dopo averne sentito parlare tantissimo. Per una serie di eventi e coincidenze, o molto più semplicemente del caso, mi sono ritrovata a leggere  come suo primo libro, il thriller con cui ha debuttato.  Ammetto che non sono una grande fan  del genere, le mie esperienze  credo che si riducano a circa una decina di libri  in questo campo. E quando dico ' in questo campo'  Intendo 'Trhiller', e non giallo, o noir.  Dicevo, poche esperienze, fra cui un paio di libri splendidi del re King,, ma niente di più. Poi mi sono imbattuta in Carrisi. L'ho sentito tanto nominare e alla fine ho preso un suo libro.
Mi aspettavo un buon libro, ma non stratosferico, anche perché di solito dei libri  tanto acclamati rimango un po' delusa. Le mie aspettative, invece, sono state superate.  E'un gran bel libro. Non bello dal punto di vista di morale e insegnamenti. Anzi in questo caso vi avviso:  Il ''Suggeritore'' è un libro crudo, violento, senza speranza, dove il male  mostra il peggio ( o il meglio, fate voi) di sé , e con i suoi lunghi artigli sembra  avvolgere ogni cosa e persona.  Nel corso della risoluzione del caso tutti, a cominciare  da Mila e Gavila, man mano  che le indagini procedono,  dovranno  fare i conti  con le proprie paure, il proprio passato e con la parte peggiore di se stessi.  Mano mano che la storia procede non si ha il tempo di stupirsi davanti a una scena raccapricciante, che poche righe dopo ti ritrovi a inorridire di fronte a nuovo, macabro dettaglio; tutte le volte che l'assassino sembra a portata di mano  ecco invece che sfugge nuovamente. E alla fine sembra perfino prendersi gioco di tutti. No, sotto questo punto di vista non è 'Bello'. Ma è bello perché la trama ha un senso, perché è tutto collegato in maniera perfetta, come in un ingranaggio dove ogni parte serve a far muovere il tutto.  E' bello perché ti prende dalla prima all'ultima pagina,  e in ogni capitolo  c'è un colpo di scena che ti stupisce. Una delle trovate più geniali di Carrisi è stata una cosa piccola, ma geniale: levare ogni riferimento geografico.  Voi, leggendo, non sapete dove è ambientata la storia, non sapete in che città, luogo , nazione, paese si svolga la storia. Di che nazionalità sono i protagonisti. Niente. Non troverete un nome di città manco a pagarlo oro. L'autore ha dichiarato di averlo fatto apposta, perché così il lettore si sente perso. Be' può sembrare ridicolo ma è proprio così Spesso mentre leggevo mi ritrovavo a pensare ' dov'è che è ambientato ?', ma non trovavo risposta. E questo rende tutto più angoscioso, sapete perché? Perché siamo degli abitudinari, e vorremmo sempre essere rassicurati, avere almeno piccole certezze nella vita.  Ma in questo  libro, come dicevo, Carrisi mostra il peggio del mondo, ed è talmente bravo a coinvolgerti, che in questo modo fa perdere anche a te , come ai protagonisti del suo libro , tutte le certezze, perfino le più piccole...perfino dove sei. I personaggi poi sono descritti talmente bene, fisicamente, caratterialmente...psicologicamente, che su ognuno di loro potresti scriverci un trattato.   Non ti annoi mai, c'è sempre qualcosa o qualcuno che ti intriga, e ti stupisce. Il libro è scritto bene e la trama regge. C'è stato solo  momento che ho trovato più lento, ed è stato quando viene introdotto il personaggio della medium.  Ho letto  in giro per il web, che a molti questo personaggio è sembrato fuori luogo:  a me no. Un po' sopra le righe certamente, ma è servito  per  dare più spazio alla parte buona della storia. Serviva un personaggio  che credesse nel bene, che agiva per esso, per controbilanciare  la parte maligna. E' vero, sono stati un paio di capitoli un pò' lenti rispetto agli altri, ma non mi sono dispiaciuti. Originalissimo il personaggio di Mila Vasquez, che esula un po' dai canonici detective. Questa poliziotta esperta in casi di persone scomparse, incapace di provare empatia e che per ovviare a questo si procura dei tagli per poter piangere le vittime,  è senza dubbio il personaggio migliore della storia. Anche lei con un passato tutto da scoprire.
Insomma, come si è potuto capire il libro mi è piaciuto parecchio, spero che ne facciano una bella trasportazione cinematografica ( in realtà ci vedrei bene una serie tv, ma è una mia idea), e credo che prenderò,  prima o poi l'altro libro che Carrisi ha dedicato a Mila Vasquez: 'L'ipotesi del male'. E bravo  Carrisi, ce l'hai fatta a conquistarmi.

Citazioni:

Dio è silenzioso, il Diavolo sussurra.

Mila pensava che ognuno di noi ha una strada. Una strada che porta a casa, alle persone più care, a ciò cui siamo maggiormente legati. Di solito la strada è sempre quella, la s'impara da piccoli, e ognuno la segue per tutta la vita. Ma capita che quel cammino si spezzi. A volte ricomincia da un'altra parte. O, dopo aver disegnato un percorso tortuoso, ritorna al punto in cui si era spezzato. Oppure rimane come sospeso. A volte, però, si perde nel buio. 

Consigliato:  Sicuramente... suggerito ^_-

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