venerdì 15 gennaio 2016

Recensione: Innamorarsi a Central Park



Titolo:  Innamorarsi a Central Park

Casa Editrice: Newton  Compton

Collana : Gli insuperabili

Genere: Romanzo

Pagine: 413

Formato: Tascabile

Costo: 5, 01 €







Trama:
Zoe ha sbagliato proprio tutto con David. Eppure lui era perfetto: un uomo affascinante e generoso, nonché stimato cardiochirurgo con una brillante carriera davanti. Lei però non è riuscita a tenerselo stretto: non si è dimostrata adulta e comprensiva e l'ha costretto a scegliere tra la loro storia d'amore e il suo lavoro. E così David l'ha mollata e ha accettato un prestigioso incarico a New York. Zoe si ritrova perciò a passare da sola le feste natalizie, disperata e piena di rimorsi. Fino a quando un piccolo miracolo - di quelli che succedono solamente a Natale - non le offre una magica opportunità: una mattina si sveglia e scopre di essere tornata indietro nel tempo. E un'occasione d'oro: sta ancora insieme a David e stavolta è pronta a tutto pur di non farselo scappare... Ma il destino è beffardo e presto le complicherà la vita più di quanto Zoe si aspetti!


''Un piccolo miracolo - di quelli che succedono solamente a Natale -'' Le parole che mi hanno tratta in inganno. Pochi giorni dopo il Natale, il 27 o il 28 Dicembre, cercavo un libro che avesse, per l'appunto, un tema Natalizio. Mi sono ricordata di  avere questo libro e ho iniziato a leggerlo. All'inizio sembrava carino: niente di eccezionale ma carino. Sapete quei libri tranquilli che vi fanno trascorrere qualche ora  di relax, e magari fra una riga e l'altra  vi strappano un sorriso? Ecco, mi aspettavo una cosa così. E invece....Ora va bene che ci sono libri con cui il cervello non serve, così mi semba troppo però.
Ma io dico, già la trama  non è originalissima, la cosa infondo non mi da fastidio,  voglio dire  viviamo nell'epoca dei remake e delle rivisitazioni di favole, libri, film etc... quindi ci può stare, ma con una trama già vista  cerca di differenziarti con qualcosa di tuo. Che so... uno stile frizzante e divertente, o dei personaggi che colpiscano il lettore  e che possano 'innovare'  la storia. Evidentemente chiedo troppo.
Partiamo dallo stile: All'inizio  sembrava funzionare, non era niente di che ma almeno sembrava fluire in modo semplice e scorrevole.Poi mi sono ritrovata  con descrizioni ,tipo questa:,

''Fantastico.Significa che è  il momento di inagurare l'abito di Helmut Lang. Guardo l'orologio: lei sei e trenta. Mi faccio una doccia rapida, godendomi gli asciugamani soffici dell'hotel e i prodotti omaggio, poi mi ricopro di crema per il corpo Chanel Chance .Non mi lavo i capelli, ma li raccolgo in uno chignon alto, stile anni Sessanta. Metto il nuovo  eye-liner Stila che comprato  da Sephora e  allungo gli angoli degli occhi, poi ,mi passo il fidato fard Bourjois e procedo con un ultimo ritocco opacizzante con la cipria Chantecaille.''

No, ma che è, scusate? Un video di Cliomakeup? Ho letto un libro  o una pagina del Cosmopolitan? Vi giuro che in alcuni momenti era difficile capire la differenza. E descrizioni del genere sono ricorenti nel libro. Scusa, tanto ma sapere la marca dell'abito della protagonista, o del rossetto/fard/ cipria/ quello che ti pare, esattamente, ai fini della storia  a che  serve?  Oppure ha nominato di continuo la Knigthley o latri personaggi pubblici/sportivi / Famosi.  Sono persino arrivata a pensare che tutta sta gente  abbia pagato l'autrice per essere nominata. Che poi, io ho letto altri libri, tipo quelli  della Browne, dove nominava qualche volto noto  o un paio di marche. Ma solo poche volte, per contestualizzare meglio storia e personaggi. Anche la Steel ( che io amo)  nota scrittrice che ambienta i suoi romanzi nell'alta società perlopiù, se deve fare dei nomi  lo fa una tantum in tutto libro.  Non una cosa così assillante che ogni due  pagine ti ricorda qualche marchio o qualche star.
Passiamo ai personaggi? Passiamo ai personaggi. Io non so che dire, veramente. E' raro che  m'imbatta in personaggi così piatti e stupidi: Il tipo che s'incavola come non so cosa  se perde un'amichevole partita fra amici di tennis o ai quiz al pub manco fosse a Wimbledon o a 'Chi vuol essere milionario' ( e che solo l'autrice può nominare chi vuole?), che non capisce che la propria ex ci sta provando spudoratamente e che tratta male ( eufemismo) la sua ragazza attuale . La protagonista è un'idiota patentata, come si fa a inanellare una serie di cavolate  una dietro l'altra? Vorrei darvi degli esempi in cui si è dimostrata tale ,ma farei spoiler e staremmo qui fino a Natale 2016.  In pratica  l'autrice ad una trama già vista non ha saputo  'farla sua', donargli un tocco personale, ma scontato e banale.  Leggendo in giro ho visto che tanti lo hanno elogiato per il colpo di scena finale. Si  in effetti è qualcosa che sorprende, però a me non è piaciuto, e se anche fosse non basterebbe a salvare baracca e  burattini.
Su come la Newton abbia fatto a trasformare  '“IF I COULD TURN BACK '' ( se potessi tornare indietro')in 'Innamorarsi a Central Park è un mistero della fede. Uno perche il 90% del libro è ambientato a Londra, due perché nel restante 10 % che effettivamente è ambientato nella Grande Mela  Central Park è solamente nominate e comunque li non succede nulla.  Bah -_-
In definitiva: si è capito che non piace?
Spero di essere stata chiara, ma credetemi mi sono sforzata quanto più potevo per spiegare le ragioni per cui non  mi è piaciuto invece di limitarmi ad un secco ' Blah, che schifezza', L'unica nota positiva è che questo libro l'ho ricevuto in scambio e non ho dovuto spenderci nemmeno un centesimo ^^

Citazioni:

Non pervenute

Consigliato: Io di solito non sconsiglio i libri. A qualcuno ho visto che  è piaciuto. Fate voi, io me ne lavo le mani ^_-




2 commenti:

  1. Nuooo, ODIO quando vengono nominate le marche di vestiti o prodotti vari! Non so perché, è proprio una mia fissa.. pensa che mi da fastidio anche quando viene detto il nome di una macchina, sono un caso disperato. Penso che questo libro l'avrei buttato dalla finestra. Peccato perché la trama non sembrava male :(

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    1. A me se si tratta di una citazione ogni morta di papa, non da fastidio, anzi credo che aiuti a contestualizzare la scena che si sta leggendo, e a far sentire più vicino il personaggio. Ma così è troppo, decisamente. Descrizioni del genere erano presenti troppo spesso. Si la trama non sembraa ma,le: è quella che mi ha tratto in inganno.

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