Titolo: Eroi dell'Olimpo 4- Il marchio di Atena-
Casa Editrice: Mondadori
Collana : I Grandi
Genere: Fantasy per ragazzi
Pagine: 511
Formato: Rilegato
Costo: 14,45 il rilegato 8,62 il tascabile, 6, 99 la versione digitale
Trama:
Percy Jackson si è risvegliato alla Casa del Lupo, nel Campo dei semidei romani, senza alcun ricordo a parte il nome di Annabeth. Proprio mentre sta andando a salvarlo, la ragazza scopre che tra greci e romani sta per scatenarsi la guerra e, a bordo della nave volante Argo II, cerca di raggiungere il Campo Giove insieme a Jason e Piper. Certo il natante, che ospita a bordo un enorme drago di bronzo, non ha un'aria amichevole: i romani capiranno che la loro è una missione di pace? E la pace, quanto durerà? Atena, infatti, ha affidato ad Annabeth, sua figlia, un terribile compito: "Segui il marchio di Atena. Vendicami." Per impedire la catastrofe e placare l'ira della dea, il gruppo di eroi dovrà intraprendere un viaggio per terra e per mare alla volta della splendida e feroce Roma.
Recensione:
Dopo aver iniziato e finito ' Il figlio di Nettuno', in tempo record, mi sono buttata sul terzo libro di questa pentalogia. Ero troppo curiosa di leggere il continuo di questa saga e vedere come si evolveva.
'' - Non stai facendo altro che ritardare la tua morte.
- Ritardare la morte è uno dei miei hobby preferiti''
La curiosità che avevo era data dal fatto che volevo vedere come se la sarebbe cavata Riordan con più di tre punti di vista, e come avrebbe gestito i nuovi rapporti che inevitabilmente si vengono a creare quando si uniscono due mini gruppi, in uno solo. Tranquilli: Riordan supera brillantemente la prova, come al solito.
I più punti di vista personalmente non mi fanno impazzire, ma mi rendo conto che rispetto alla prima serie, questa è leggermente più complessa ed escamotage di questo tipo si rendono necessari, e devo ammetterlo, non mi ha dato fastidio. Anche perché non abbiamo sette POV, che potevano effettivamente dare alla testa, ma solo quattro e sono più che sufficienti a rendere gli eventi e le situazioni, senza creare confusione. Fra i quattro punti di vista che mi sono ritrovata a leggere, Percy, Annabeth, Piper e Leo, quello che non mi è piaciuto molto era quello della figlia di Atena, ma più che altro perché a volte era lei ad essere un tantino pesante. Come trama, dal punto di vista di ciò che succede, è un po' lento ( non troppo), perché credo che Riordan si sia voluto per l'appunto, soffermare sulle nuove dinamiche che si vengono a trovare quando ci si ritrova in un ' nuovo gruppo'. I sette semidei non devono solo vedersela con i mostri di Gea e il suo esercito di mostri, ma anche contro se stessi, affrontando dubbi e paure. Una cosa che temevo era che l'autore gestisse le relazioni, soprattutto quelle a livello d'amicizia, un po' alla 'tarallucci e vino' nel senso che tremavo nel vedermi vedere i setti semidei diventare subito tutti amiconi di tutti. E quando in uno dei primi capitoli, dopo essersi appena conosciuti, Percy e Jason si battono un cinque per una battuta ho detto ' oh, no Rick...mi sei caduto sul banale'. E invece no. Non è tutto così semplice. L'autore sa davvero farci. Non solo a gestire i personaggi sotto il punto di vista psicologico, ma anche a farli crescere con il proseguire della storia. E il tutto senza privarci della sua incommensurabile ironia, che non è mai fuori luogo, ma che anzi regala al libro quel tocco in più. Insomma, signori, Riordan è un genio, e io mi chiedo da dove tiri fuori certe trovate. Anche se un po' lo odio per il finale di questo libro... chi lo ha letto sa perché. Be' poco male: La casa di Ade è già in mio possesso.
Citazioni:
'' Il vero successo è frutto del sacrificio''
'' Essere un eroe non significa essere invincibile - gli disse Piper. - Sigbifica solo essere abbastanza coraggiosi da rimettersi in piedi e fare quello di cui c'è bisogno.''
Consigliato: secondo voi ? XD
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