giovedì 31 gennaio 2019

News Entries - kobo edition Gennaio 2019



Buongiorno a tutti  lettrici e lettori che passate di qui, come state? Io, come vi dicevo nel post di ieri, sono influenzata e quindi sono costretta a casa, ma almeno non sembra essere una forma violenta  e quindi,anche se un pochino stordita, ho deciso di fare un ultimo post di Gennaio e di aggiornarvi un pochino sugli ultimi acquisti fatti in questo mese, per il kobo. Credo, ripeto credo, non ne sono sicura che prossimamente , gli acquisti libreschi che farò saranno per lo più in digitale, dato che prima di acquistarne altri cartacei vorrei smaltire quelli che ho già in casa e che aspettano da un po' di essere letti, e vorrei dare una sistemata alla libreria dando via quelli che non mi servono più, metterne via altri , e avere in questo modo più spazio per eventuali nuovi arrivi. Non che io non abbia da smaltire anche gli e-book, ma quelli non occupano spazio. Sto meditando di fare un Project Ten books. Ne avevo organizzato uno qualche anno fa, fallito poi miseramente, ma magari potrei tentare di nuovo, magari non proprio 'ten' e non tutti cartacei, chissà che stavolta non vada meglio. Che mi dite? Potrebbe funzionare? Ditemi la vostra, e intanto ci penso.
Questo voleva essere un post veloce, si come no... meglio che passi  subito a mostrarvi i nuovi arrivi prima di perdermi in ulteriori chiacchiere.


Per chi non lo sapesse a inizio Gennaio è morto Mushu, il mio vecchio portatile( non fate battute sul fatto che dia nomi ai miei oggetti elettronici), dopo 5 anni di onorato servizio. Così sono dovuta andare di corsa a comprarne uno nuovo per poter continuare a scrivere sia qui sul mio blog, che alcune mie storie. Mentre ero alla cassa per pagare il nuovo pc ( si ha già un nome, ma non ve lo
dico, ve lo svelerò poi presentandovi meglio il mio nuovo amico) ho preso anche una ricarica da venticinque euro per Kobo. L'ho fatto perché puntavo da po' due romanzi di Danielle Steel: '' Come una favola'' e ' Il momento giusto'' . Costavano 9,90 l'uno; di solito non prendo mai e-book che costino sopra i sei euro, e difatti quelli che ho di quest'autrice in digitale li ho presi quando erano in offerta. Ma i libri di Danielle Steel lo sono tanto raramente, e le trame di questi due romanzi mi avevano talmente colpito che ho ' massì, ' fan brodo tutto me li prendo' . E così è stato, e ora sono felicissima. Mi avanzavano poi cinque euro, e che fai? Li lasci li soli soletti? Non sia mai! E allora mi sono presa 'Il coperchio del mare' di Banana Yoshimoto, autrice giapponese che amo follemente, e di cui conto di recuperare presto o tardi, in digitale e/o in cartaceo, tutti i suoi libri. 
E questo è quanto, spero di tornare presto, spero che quest'influenza  on duri a lungo e intanto fatemi sapere cosa ne pensate dei miei acquisti, o ditemi dei vostri. Bacioni.




mercoledì 30 gennaio 2019

VARIE TOP 2018



Ciao a tutti voi cari lettori e adorate lettrici che passate in questo angolino! Come state? La sottoscritta non troppo bene, e devo dire che anche se qualche piccolo accenno d'influenza si sta facendo sentire, tento stoicamente di resistere. Il fatto che a inizio Dicembre io abbia fatto il vaccino, e che al lavoro, dal punto di vista psicologico, le cose vadano meglio sono due fattori che mi aiutano a non cedere all'inverno. Non so quanto durerò, anche perché sono circondata da nipoti e parentame influenzato, ma farò del mio meglio. 
Oggi, come potete facilmente  intuire dal titolo del post e dalle varie foto, non parleremo di libri o simili, ma  di tutt'altro e ci buttiamo sul vario. Infatti prima che Gennaio ci sfugga dalle dita, ho deciso di mostrarvi un po' di cose Top dello scorso anno. So che sono parecchio in ritardo, ma se vi può consolare, stavolta la colpa non è  mia o del pc. Ma vi dirò tutto  fra qualche riga se continuerete a leggere il resto. Io direi di non indugiare oltre e di proseguire.

TOP MASCHERA VISO




Devo dire che lo scorso anno  di maschere ne ho provate parecchie, soprattutto di quelle in tessuto  che prediligo di gran luga di più rispetto a quelle in crema.  Quando , per pura curiosità, ho acquistato e provato la Maschera Purificante di Garnier all'argilla pura, sono rimasta piacevolmente stupita. Innanzi tutto sia che usiate le mani ( come ho fatto io la prima volta in quanto sprovvista di altri), sia che usiate un pennello apposito, si riesce a stendere benissimo e facilmente. E altrettanto facilmente si riesce poi a rimuovere con l'aiuto di una spugnetta e di un po' d'acqua calda. Lascia la pelle bella liscia, purificata e opacizzata. Ideale se come  avete la pelle del viso mista tendente al grasso. Comunque anche in questo caso, vi consiglio di mettere una bella crema idratante dopo,  o abbondare di tonico, in modo da non stressare troppo la pelle e renderla così bella morbida. Assolutamente top.

TOP PROFUMO



Dopo due anni di fedele servizio il mio profumo della Monotheme alle rose mi ha lasciata e sono dovuta correre ai ripari. In casa ho sempre qualche profumino delle Terre d'oriente o simili, ma volevo un profumo degno di questo nome. Quindi mi sono auto regalata ROMA di Laura Biagiotti, nella versione 25 ml. Mia madre lo aveva preso qualche anno fa e mi era piaciuto moltissimo. Ora lei è  da parecchio tempo che è passata ad altro, così quando mi sono ritrovata in profumeria ho optato per questo. La sua fragranza floreale, e leggermente ( ma giusto una punta) speziata, mi piace da impazzire. Dura a lungo,  ne bastano poche gocce, e non mi fa venire il mal di testa. Assolutamente Top.

TOP MAKE UP


Oltre ai libri, e a dilettarmi un po' con carta e Scrapbooking, mi diverto anche con il Makeup.  Quest'anno vi voglio parlare di una Palette e di un rossetto cremoso e uno liquido. Sono tutti prodotti della bravvissima e dolcissima Clio. Anche l'anno scorso vi avevo inserito in top un suo rossetto. Quest'anno la novità di Clio è stata senza dubbio la sua palette, che io acquistato quasi subito e che ho adoperato a gogo ( spero si riesca a vedere dalla foto.  E a proposito di queste foto...mi hanno fatto impazzire, non c'era mai la luce giusta, e solo oggi sono riuscita a farne un paio decenti che esaltassero un minimo i colori dei prodotti. Ecco perché questo post arriva in ritardo). E' la prima volta che utilizzo ogni singolo colore di una palette. Trovo che Clio sia stata super brava a comporre una palette completa di tutti i colori ' importanti', e che permetta allo stesso tempo di creare sia look da tutti i giorni,  sia look un pochino più sofisticati. Non sono polverosi e durano tantissimo.  Per quanto riguarda i rossetti non sono riuscita a decidermi , e ho inserito sia un  rossetto cremoso, sia uno liquido. Il liquid love è forse uno dei più famosi: MLBB( My Lip But Better...le mie labbra ma meglio), e vi giuro che, insieme alla palette, si è fatto tutto un Matrimonio, dalle 2 del pomeriggio alle 2 di notte, e quando  mi sono andata a struccare, nonostante il caldo e la cena di matrimonio era ancora lì..e non l'ho ritoccato. Non credete a chi dice che qualsiasi rossetto liquido quando si mangia roba con l'olio svanisce, io ce l'avevo ancora su nonostante avessi mangiato cose con l'olio. Il Creamy Love che vi voglio nominare invece è Always on, perché oltre a piacermi un casino, quando lo indosso ricevo sempre moltissimi complimenti. Non ha la durata di un liquid love ma le sue sei / otto orette se le fa. Assolutamente top.


TOP TELEFILM 


E niente, anche quest'anno la miglior serie se l'aggiudica Victoria, la seconda stagione. Non che abbia visto tutte queste  gran serie, e due le ho al momento anche abbandonate, ma fra quelle poche che ho visto, questa vince alla stra grande. Perfetta la storia, magnifici i costumi, dialoghi azzeccati,  buona ricostruzione storica, e ci sono anche dei bei colpi di scena. Che dire se non che attendo con impazienza la terza stagione?  A voi piacciono questo tipo di serie? A me fanno impazzire. Assolutamente top.


TOP FILM



Anche di film non è che ne ho visti chissà poi quanti , e di quelli  che ho visto  ce n'erano anche di carini, ma signori...quando esci dalla sala del cinema piangendo, quasi singhiozzando, è chiaro, lampante, che quel film ha toccato profondamente la tua anima. Coco è un film a cui non avrei dato un centesimo bucato e che invece mi ha letteralmente conquistata. A colpirmi in modo particolare sono stati innanzi tutto le musiche, che per mesi non sono riuscita a togliermi dalla testa. e in secondo luogo la tematica della Morte  e di come certi legami, soprattutto quelli familiari , sopravvivano perfino ad essa. Di come la famiglia, nostante tutto, alla fine ti starà accanto e ti sosterrà sempre. Davvero un film top.




TOP CANZONE


Dite la verità, dopo quello che avete letto poco fa vi aspettavate una canzone di Coco, vero? Ebbene no. Intorno al mese di Ottobre su facebook mi avevano passato la canzone  Fall on me cantata da Andrea e Matteo Bocelli. E' bastato un solo ascolto perché me ne innamorassi e la metessi in loop per giorni. Quella che mi avevano passato era la versione per lopiù in inglese, eccetto per una strofa cantata in italiano. Poi, un paio di settimane dopo, sono andata a vedere al cinema ' Lo schiaccianoci e i quattro regni' ( che si è giocato il post di top film con Coco, e ha perso per poco)e sono rimasta sorpresa, alla fine , di sentire Fall on me nei titoli di coda cantata totalmente in italiano. Non sapevo che ne esistesse la versione italiano né tanto meno che facesse parte della colonna sonora del film. E' stata una bella sorpresa, e alla fine io e un signore cantavamo la strofa che già sapevamo in italuano ^O^. Assolutamente Top.

TOP CD


Alla Cristina Nazionale piace vincere facile, dato che questo è l'unico Cd che io abbia acquistato in tutto l'anno ^O^. Comunque, di fatto, Duets Forever è un cd che ascolto spesso ( non come il primo, ma comunque abbastanza) , e che mi piace parecchio. Di questo nuovo cd  mi sono piaciuti molto di più i vip con cui ha duettato, ma alcune  sigle, purtroppo, non le ho apprezzate appieno, perché non sono proprio le mie preferite, ma va bene lo stesso. Se vi state chiedendo quale sigla di quest'album sia la mia preferita, è presto detto: Pollyanna. Uno perché è in assoluto fra le mie sigle preferite di sempre, due perché sdoro il modo di cantare di Malika Ayane. Assolutamente Top.


Bene direi che anche per quest'anno, in rotta di cuffia, è tutto. Con questo appuntamento ci vediamo nel 2020 ( solo a me fa effetto questa data? ). Fatemi sapere cosa ne pensate, se vi piace come post, se lo preferite in un altro modo, o se avete delle categorie da suggerire.


Ps: fortunatamente avevo preparato quasi tutto il post in anticipo, perché ora sono influenzata e se non me fossi impaginato prima rischiavo di far saltare il post. ^O^;;



martedì 22 gennaio 2019

Recensione: La vita in più.




AUTORE: Fabio Rizzoli

TITOLO: La vita in più

CASA EDITRICE: Mondadori

COLLANA: Narrative

PAGINE:162

GENERE: Romanzo e letteratura.







TRAMA:

Cosa può succedere quando una notizia inattesa rivoluziona la nostra vita? È difficile prevederlo, perché spesso le cose non sono come sembrano. Infatti in questa storia, proprio come in quella reale dell’autore, un evento apparentemente tragico si rivelerà essere invece la via per la rinascita. Lui è un uomo comune, in conflitto tra amore e sesso, fedeltà e tradimento, speranza e depressione. Sta attraversando un periodo difficile: ci sono crepe nella relazione con Anna, il lavoro scarseggia, l’umore è in caduta libera. A peggiorare la situazione si aggiunge un mal di schiena sempre più ostinato, che lo spinge a fare un controllo. Imprevedibilmente l’esito dell’esame lo condurrà a un ricovero immediato, per cercare di fermare una malattia che sembra aver preso in fretta il sopravvento su tutto. Da qui, per lui comincia la vera vita. Il reparto d’ospedale diventa la porta d’accesso per una conoscenza più profonda dell’esistenza, che lo porterà a fare i conti con se stesso, le persone che gli stanno accanto, i ricordi felici, le bugie, i desideri intimi. Raccontato in prima persona con spiazzante sincerità, La vita in più è il diario di bordo di un’avventura personale e spirituale, in cui da ogni lacrima nasce un fiore.


RECENSIONE:




Eccomi  nuovamente qui. Oggi  vi terrò compagnia (spero) con questo post che è in parte una segnalazione, ma soprattutto una recensione. Esce oggi nelle librerie  ' La vita in più- una storia vera', e io posso parlarvene proprio il giorno dell'uscita  perché la casa editrice ( inaspettatamente tra l'altro, l'unica CE  con cui ogni tanto collaboro è la Garzanti)mi ha gentilmente omaggiata della versione digitale, e visto che ultimamente sono stata parecchio latitante  ho pensato di fare una cosa gradita a voi postandovi un 'anteprima, e di ringraziare loro in questo modo. Grazie davvero .

'' Ho capito che l'amore è già di per se una ragione sufficiente per continuare a vivere. Gli affetti sono la cosa più importante di tutte''

Allora cosa dire per cominciare? Io direi di iniziare  dicendovi che questo è il romanzo  che l'autore  ha scritto riguardo alla sua esperienza personale, e non è frutto della fantasia.  Quella che  Fabio Rizzoli ci racconta  è la sua esperienza di come il tumore ad un certo punto sia entrato a far parte della sua vita e l'abbia trasformata. stravolta, incasinata, e reinventata. Prima che la malattia lo aggredisse , il protagonista viveva una vita non vita, diciamo che si lasciava andare trasportato dalla corrente, era eternamente diviso fra ciò che capiva doveva fare, e il fatto che infondo , non gliene fregasse niente. Combatteva da anni con gli attacchi di depressione che lo aggredivano di quando in quando fin da giovane, e cercava di tirare a vivere come meglio poteva. Ma quando sta per fare una scelta drastica compare il Tumore, e tutto per lui cambia e vede la vita in un'altra prospettiva.

Quello che di bello ho apprezzato di questo romanzo è stata  la bella lezione  che lascia:  e cioè la possibilità di tirare fuori il meglio, di cercare le cose positive. Come a dire  che non tutto il male viene per nuocere, e che solo dopo la tempesta possiamo godere dell'arcobaleno. Tutto questo è davvero una cosa bellissima da trasmettere.  Però, si c'è un però, a me il libro non mi ha...emozionata.  Ora, parlare di se stessi, delle proprie esperienze ed emozioni , non è facile, lo so perché spesso mi arrabbio quando non riesco a scrivervi di cosa un libro mi abbia lasciato dentro. E inoltre c'è da tenere in conto che comunque il 'dialogo' fra scrittore   e lettore non è sempre facile, nel mezzo ci sono tante cose: cultura, pensieri, opinioni, a volte persino lingua e contesto. Lo comprendo, davvero. Però non mi sono ritrovata coinvolta, io che a volte mi emoziono per una frase.  Credo che
il problema, per me ( ribadiamolo, va...) sia lo stile in cui il libro sia stato scritto. Una sorta di  lettera- diario, che si barcamena fra presente e passato, fra ricordi, sogni, e allucinazioni dovute ai farmaci.Altro grande difetto sono  i dialoghi fatti informa indiretta, mischiati tutt'uno con il testo, che a volte non ti fanno capire  chi stia parlando, o di cosa. Il libro., tutto sommato, non è male, ma scritto in questa sorta di testo scolastico, rende tutto piatto e asettico, quasi come la camera d'ospedale in cui per più di un mese  il protagonista si ritrova costretto a vivere. Anche quando parla  di come alla fine, tutto si risolva, e  che comunque attraverso questo dolore  ha tratto grandi insegnamenti , lo fa con tono pacato, quasi avesse timore o paura  di urlare, di ferirci.
 Non lo so, magari sono io, d'altronde è la seconda volta che non riesco ad apprezzare  le storie private dell'autore/ autrice  ( non avevo apprezzato  particolarmente  neanche Mangia Prega Ama), non saprei dire ma ho avuto questa sensazione. Probabilmente se avessi ricevuto un'impressione diversa sarei riuscita ad apprezzare  maggiormente il tutto.


CITAZIONI:

''Ci abbracciammo stretti , non volevo lasciarmi sfuggire il senso d'incredulità. Ero consapevole di stare vivendo uno dei momenti cardine della mia vita, sotto la tettoia di un ospedale, assediato dal brutto tempo e da figure d'ombra'

''La tenerezza appartiene a un luogo che si raggiunge solo in volo.''

'' La mia salvezza era il coronamento di un progetto che non durava da un mese soltanto, ma dal giorno stesso in cui ero nato.[...] Avevo la consapevolezza che una parte di me non sarebbe mai morta.''



CONSIGLIATO: Tutto sommato, almeno per il messaggio che lascia, direi di si.

VOTO: 6, la sufficienza


lunedì 14 gennaio 2019

Recensione: Vox




Autore: Christina Dalcher

Titolo_Vox

Casa editrice: Nord

Collana: Narrativa Nord

Pagine: 414

Genere: Romanzo Distopico






Trama: 

Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere. Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto. Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l'unica che ora ha la possibilità di ribellarsi. Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne. Limite di 100 parole raggiunto.


Recensione:

Di solito è raro che io segua la moda del momento, in qualunque campo, perfino in quello letterario. Non sono il tipo che corre a comprare e legge il titolo del momento. Non vado  a rotta di collo a prendere l’ultimo libro di Tizio Caio solo perché lo fan tutti. Di solito leggo e compro quello che mi va.  E per certi versi è stato così anche per Vox.  All'inizio dello scorso autunno , ho visto questo libro praticamente ovunque. In libreria, sui blog, in vari canali you tube, su instagram...insomma un’incubo. E devo ammettere che se da una parte lo temevo, perché credevo mi avrebbe deluso, dall'altra parte  ne ero anche attratta. Poi, un giorno  di pioggia Andrea e Giuliano.   Aehm...no  dicevo un giorno ho controllato le offerte giornaliere di Kobo, e vedendolo in offerta l’ho preso. Come poi mi sia s ritrovata trenta secondi dopo averlo scaricato anche a leggerlo, non me lo spiego...con tutti gli e-book che stanno attendendo da tempo di essere letti, ho iniziato proprio lui.


'' Stasera, a cena, prima che pronunci le ultime sillabe della giornata, mio marito dà un colpetto al dispositivo argentato attorno al mio polso sinistro. Un tocco leggero, come per condividere il mio dolore, o forse per ricordarmi di rimanere in silenzio fino a mezzanotte, quando il contatore si resetterà. Il contatore di mia figlia Sonia farà lo stesso. I miei figli maschi, invece, non hanno nulla al polso.''



Non so come mai mi sia ritrovata a leggerlo,so solo, che non me riuscivo a staccare e menomale che ero in malattia altrimenti sarei andata  in paranoia.  Quindi è il grande capolavoro che ti aspettavi? Ni.
La storia racconta della protagonista, Jean, che vive in un'America del futuro, dove  ha preso piede un nuovo potere politico che priva le donne del loro valore.  Non solo, come dive la sinossi, possono dire solo 100 parole al giorno, e non una di più alimentari vengono punite con una scarica elettrica tramite un conta parole che portano al polso, ma sono relegate all'unico ruolo che per secoli  hanno avuto in passato e cioè quello di angelo del focolare. Si devono accontentare di essere delle mogli e delle madri, insomma poco più che oggetti. E' chiaro che una storia del genere è stata scritta per far riflettere e senza dubbio vi riesce, soprattutto nella prima parte del libro, dove tramite il punto di vista della protagonista viviamo le angosce di questa nuova situazione che è costretta a vivere. Come il fatto che non potrà mai canticchiare una canzoncina a sua figlia Sonia, o prendere un caffè con le amiche e fare quattro chiacchiere...o tornare a lavorare.  Una cosa particolarmente riuscita secondo me è come l'autrice ha saputo rendere  il diverso punto di vista fra la madre e il figlio Steven, che per contro abbraccia nuova politica, pensando che in effetti le cose adesso vanno meglio. Ovviamente questo è un motivo di sgomento per la madre e i due si scontreranno spesso per questo. Anche la seconda parte, quella che ai più non è piaciuta, a me tutto sommato non mi è dispiaciuta. Voglio dire è chiaro che qualcosa doveva pur succedere, e l'autrice doveva per forza dare uno scossone alla storia, quello che proprio non mi è è andato del tutto giù è il fatto che la cosa sia stata scritta un po' troppo di corsa, e in effetti in alcuni punti mi sembrava di essermi persa dei passaggi, e così era.  Secondo me nella foga di scrivere il finale non solo è caduta nel solito finale tragico americano, che per carità va pure bene, ma si è persa proprio. Poteva benissimo  renderlo più movimentato , e allo stesso tempo  proseguire nel descrivere ciò che la protagonista prova con più intensità di come ha fatto alla fine. Mi verrebbero in mente un sacco di esempi da farvi,ma li evito perché farei spoiler e non mi sembra corretto nei confronti di chi non ha ancora letto il libro. Peccato, però che si sia persa alla fine. Nonostante tutto comunque sono contenta di averlo letto, perché sicuramente è un libro che ti lascia dentro qualcosa e che ti fa riflettere su tante cose.

Citazioni:

''Come donne, siamo chiamate al silenzio e all’obbedienza. Se dobbiamo imparare, chiediamo ai nostri mariti nell’intimità di casa, poiché è peccato che una donna metta in discussione l’autorità maschile voluta da Dio''.


Consigliato? Si, ma non abbiate aspettative troppo alte o potreste rimanerne delusi.

Valutazione. 7 e mezzo.

lunedì 7 gennaio 2019

Recap letture 2018

Buongiorno a tutti mie cari lettrici e cari lettori. Come va? Oggi è il 7 Gennaio e le feste sono ufficialmente finite. Vi confesso che sono un po' triste...mi dispiacerà  non vedere più  le luci dell'albero di Natale e del presepe.  Però dai, vuol dire che l'anno è iniziato è possono succedere un sacco di cose belle. Si, oggi ho inserito la modalità Pollyanna on , e mi sento super positiva.
Io direi  di cominciare il nuovo anno sul blog facendo un bel recap delle letture dello scorso anno. Non sono molte, ma sono state tutte più o meno buone. Alla fine non lamentiamoci troppo, dai.

TOTALE LIBRI LETTI

13, un miseria totale, ma visto quello che passato, e contando che intorno ad Agosto ero  forse a quattro libri, direi che andata bene. Devo dire però che visto il periodo, l'anno scorso più che a leggere ho riletto, e quelle letture , ovviamente, non le conto.

QUANTI CARTACEI E QUANTI E-BOOK?

Cinque e-book e il restante cartacei.  Ripeto è una miseria, ma va bene così.

MIGLIOR LETTURA

''L'uomo del labirinto' . Non c'è niente da fare Carrisi è sempre una garanzia e i suoi libri si divorano in fretta, e soprattutto, non deludono mai.

LETTURA PEGGIORE

E questo è il lato positivo di un 2018 deludente dal punto di vista della quantità. Ne avrò letti pochi, ma una lettura peggiore non c'è. Fra gli obbiettivi dello scorso anno c'era la qualità prima di tutto, e a quanto pare, ci sono riuscita. Suvvia, una l'ho imbroccata giusta ^_^

QUANTI AUTORI E QUANTE AUTRICI?

Otto donne e 5 uomini. Power Girl! Suffragette a noi...ops..

SERIE COMPLETATE?

Nessuna. Avevo iniziato la seconda serie di Percy, mi mancava l'ultimo libro, ma poi ho datro la precedenza ad altro.

MIGLIOR COPERTINA



















PEGGIOR COPERTINA





















MIGLIO CITAZIONE

''Ho letto libri per tutta la vita. E quando ho avuto più bisogno di leggerli, i libri mi hanno dato tutto quello che chiedevo loro e anche di più''

E per quest'anno è andata.
Con questa rubrica ci vediamo l'anno prossimo

Ps:  Fra le letture c'è un volumetto unico di un manga( letto in estate), e il libro Un capitano di Francesco Totti. Contavo di non recensirli, ma se vi interessano...fatemi sapere, magari cambio idea.