lunedì 31 dicembre 2018
Buon Anno Nuovo!
Salve a tutti lettrici e lettori, come state?
Spero bene e spero che siate pronti a vivere questo ultimo giorno dell'anno. Sono qui per chiacchiere un attimo e per farvi gli auguri di buon anno.
Come dicevo qualche post fa, forse proprio nell'ultimo, so di non essere stata troppo presente sul blog quest'anno, ma credetemi ci sono poche cose che salvo del 2018. E' stato un anno lungo e difficile dal punto di vista lavorativo, tanto che mi hanno portata ad avere a che fare con i sindacati e l'avvocato.E non è stato il fatto di dover ricorrere a dei professionisti per tutelarmi il peggio: il peggio è stato che a causa di tutto questo mi sono ritrovata a combattere con gli attacchi di panico. Come se già non avessi problemi di salute per conto mio, Avevo avuto esperienze di alcune amiche che in passato ne avevano sofferto anche loro, e già sapevo che sono una cosa brutta, e dire così è anche riduttivo. E sebbene i miei fossero degli attacchi 'lievi', è stato terribile lo stesso e, se ne avessi uno, non lo augurerei al peggior nemico. Tutto questo, ovviamente, ha influenzato la mia vita. Per esempio ne ha risentito anche la lettura: a volte non ne avevo il tempo, e spesso neanche troppa voglia. Quindi non avevo molto da raccontarvi. Inoltre anche il fatto che il mio pc sia quasi da buttare e che dovrei cambiarlo, mi ha in qualche modo portata a tralasciare il blog. Adesso va un po' meglio, sul lavoro intendo. Non è ancora finita , ma già solo il fatto che abbiamo cambiato direttore, e che non prendo più le gocce per dormire ha portato sensibili cambiamenti positivi.
Ho scritto tutto questo non per giustificarmi, ma perché volevo mettervi un pochino di quello che ho passato. Perché anche se ho postato poco, e partecipato meno anche con i blog che seguo, le rare volte volte che ho scritto qui, c'è sempre stato almeno un commento. E dirvi come stavano davvero le cose mi è sembrato un modo carino e onesto per ringraziarvi tutti.
So che sono indietro con un paio di recensioni, e che devo fare almeno i recap delle (poche) letture del 2018, e il top varie sempre del 2018. State tranquilli che arriveranno nel corso del mese di Gennaio. Non farà invece il post dei buoni propositi, ma un motivo semplice: sono di base gli stessi dell'anno passato: Leggere magari poco, ma solo cose che sento e che mi vanno.
Okey, ho straparlato anche troppo. Vi auguro di tutto cuore uno Strepitoso Anno nuovo.
lunedì 24 dicembre 2018
Auguri di Natale!
Salve a tutti, lettrici e lettori!
Ma ci pensate? Oggi è la Vigilia di Natale !!!
Avete fatto tutti regali, siete a posto con tutte le cose che dovete fare? Che programmi avete per la giornata? Festeggerete stasera o domani in grande stile?
Il mio programma per oggi è sopravvivere alle tre ore e mezza di lavoro ( 10:00/13.30) . Tornare a casa, rilassarmi un po’ e poi andare nel pomeriggio al cinema a vedere Il ritorno di Mary Poppins. Andare al cinema la vigilia di Natale è una tradizione che mi portò dietro dall’infazia e, lavoro permettendo, cerco di conservala. Di solito noi festeggiamo di più la sera della Vigilia, ma quest’anno la facciamo diversa. Stasera festeggeremo solo io e i miei genitori, una cena un po’ diversa dal solito ma non troppo pesante, e poi alle 11 andremo alla Santa Messa. Anche questa è una tradizione oltre che la nostra fede, chiaramente.
Domattina poi andremo da mia sorella e festeggeremo con loro, i bambini, i miei e i suoceri di. Il dorella. Insomma un cosa tranquilla e serena.
E un Natale felice e sereno, pieno di affetto e cose belle e quello che auguro ad ognuno di voi. Spero che abbiate la serenità nel cuore, le persone care accanto a voi e che possiate trascorre del tempo di qualità cn loro. Spero che troviate tanti bei regali, ma soprattutto mi auguro la vostra felicità. Perché anche se ultimamente, diciamo pure in quest’anno, non sono stata particolarmente presente sul blog, ho apprezzato la vostra vicinanza e la vostra pazienza, e per questo ci tenevo a farvi gli auguri per un Felice Natale.
Sonia.
Ma ci pensate? Oggi è la Vigilia di Natale !!!
Avete fatto tutti regali, siete a posto con tutte le cose che dovete fare? Che programmi avete per la giornata? Festeggerete stasera o domani in grande stile?
Il mio programma per oggi è sopravvivere alle tre ore e mezza di lavoro ( 10:00/13.30) . Tornare a casa, rilassarmi un po’ e poi andare nel pomeriggio al cinema a vedere Il ritorno di Mary Poppins. Andare al cinema la vigilia di Natale è una tradizione che mi portò dietro dall’infazia e, lavoro permettendo, cerco di conservala. Di solito noi festeggiamo di più la sera della Vigilia, ma quest’anno la facciamo diversa. Stasera festeggeremo solo io e i miei genitori, una cena un po’ diversa dal solito ma non troppo pesante, e poi alle 11 andremo alla Santa Messa. Anche questa è una tradizione oltre che la nostra fede, chiaramente.
Domattina poi andremo da mia sorella e festeggeremo con loro, i bambini, i miei e i suoceri di. Il dorella. Insomma un cosa tranquilla e serena.
E un Natale felice e sereno, pieno di affetto e cose belle e quello che auguro ad ognuno di voi. Spero che abbiate la serenità nel cuore, le persone care accanto a voi e che possiate trascorre del tempo di qualità cn loro. Spero che troviate tanti bei regali, ma soprattutto mi auguro la vostra felicità. Perché anche se ultimamente, diciamo pure in quest’anno, non sono stata particolarmente presente sul blog, ho apprezzato la vostra vicinanza e la vostra pazienza, e per questo ci tenevo a farvi gli auguri per un Felice Natale.
Sonia.
lunedì 3 dicembre 2018
Recensione : Ogni respiro
Autore: Nicholas Sparks
Titolo: Ogni respiro.
Casa Editrice: Sperling &_ Kupfer
Collana : Pandora
Genere: Romanzo
Pagine: 385
Formato: Rilegato
Trama:
Tru Walls non è mai stato in North Carolina. Lui è nato e cresciuto in Africa, dove fa la guida nei safari. Si ritrova a Sunset Beach dopo aver ricevuto una lettera da un uomo che sostiene di essere suo padre, e spera finalmente di sciogliere il mistero che ha sempre circondato la sua vita. E quella della madre, perduta insieme ai suoi ricordi nell’incendio che l’ha portata via tanti anni fa Hope Anderson è a un punto cruciale della vita: ha sempre immaginato un futuro diverso, ma è fidanzata da sei anni con un eterno bambino e non si aspetta più una proposta di matrimonio. Dopo l’ennesima pausa di riflessione, Hope decide di visitare per l’ultima volta il cottage di famiglia a Sunset Beach, dove ha passato le meravigliose estati della sua infanzia.Quando Hope e Tru s’incontrano, tra loro nasce un’intesa immediata, qualcosa di forte e disarmante, come se si fossero riconosciuti oltre il tempo e lo spazio. Come se si fossero sempre amati in attesa di trovarsi. Ma la realtà presenta presto il conto e ognuno deve fare una scelta: tra amore e dovere, tra passato e presente, tra rimpianti e felicità.
Recensione:
Questo libro mi è stato regalato in occasione del mio compleanno da parte di una mia cara amica che sa della mia adorazione per Nicholas Sparks, un autore che trovo sia davvero un poeta nel descrivere i sentimenti e renderli davvero teneri e struggenti al tempo stesso. Seppur sia passato un po' di tempo da quando l'ho letto riesco a ricordare perfettamente le emozioni che esso mi ha lasciato e cosa mi hanno trasmesso i protagonisti della storia.
''Spesso l'amore rimane in attesa,
pronto a sbocciare quando meno lo su aspetta''
Inanzi tutto c'è da fare una premessa: questa è una storia vera , nel senso True e Hope ( che ovviamente non si chiamano così), sono persone vere e reali, come vero e reale e l'amore che li lega e che Spatks ha raccontato nel libro. L'autore, venuto a conoscenza della loro storia, ne è rimasto colpito e commosso da voler far giungere il messaggio potente di questa storia a tutti.True ed Hope appartengono a due mondi diversi: lei è nata e cresciuta nel North Carolina, lui nato e cresciuto nello Zimbawe. terra che ama con tutto se stesso.
Lui è venuto in America per conoscere il padre, lei lo incontra durante una pausa di riflessione dopo essersi lasciata con il sue ex. Ed è così che s'incontrano in un cottage sulla spiaggia, e in meno di una settimana, s'innamorano e tutto cambia. Ma l'amore e il dolore vanno spesso a braccetto e non si sa dove le strade del destino porteranno Hope e True. La storia è narrata in terza persona dai protagonisti, con pov multiplo, e viaggia fra passato e presente. Il prologo e l'epilogo sono scritti in prima persona dall'autore. Eppure, credetemi, non ci si confonde mai. Anzi ancora una volta Sparks ci accompagnerà, tenendoci dolcemente per mano, attraverso i sentimenti e le emozioni dei protagonisti. Ci racconta cosa si è disposti a fare, a rinunciare, a rischiare, per il vero amore.
Personalmente leggere questa storia mi ha davvero emozionato, anche se un po' meno rispetto ai suoi precedenti libri. Questo credo sia a causa della protagonista, che per la prima volta in uno dei suoi romanzi, non mi ha convinta del tutto- Ora io non voglio fare spoiler, e non ne farò, ma vi dico che
in un paio di occasioni ho avuto l'impulso di picchiarla. Eppure, nonostante tutto, non riesco ad odiarla appieno perché credo che a volte la vita deve andare in un certo modo. Sono pienamente consapevole che lo stile di Sparks non risulti idoneo a tutti i lettori, che a volte lo trovano stucchevole e/o melenso, ma per quanto mi riguarda, anche un pelo in meno rispetto ai suoi precedenti lavori, pure questa volta è riuscito a farmi emozionare. Quello che mi piace di questi libri è che nel loro ere romantici e dolci, a volte col rischio di farti cariare anche le ossa, è che mandano sempre un messaggio positivo. Mai disperare, mai smettere di amare.
Citazioni:
''Amarti mi ha reso migliore di quel che ero.''
''Il dolore è il prezzo che paghiamo sempre per l'amore''
''Voglio solo tenerti stretta e amarti ogni respiro'
Consigliato: Si, soprattutto se amate quest'autore.
venerdì 12 ottobre 2018
5 Cose che...#2
Buongiorno lettrici e lettori, come va?
Lo so, lo so è quasi un mese che non mi vedete da questi parti,la cosa non era intenzionale, anzi erano previsti dei post che poi sono saltati, perché...la vita è un gran casino, o forse è solo la sottoscritta ad essere un po' scema e a dover prendere le cose con un po' più di filosofia e calma. anche se mi rendo conto che a quasi quarant'anni il carattere è quello che è e posso fare poco per cambiare, Che poi il mio carattere a me va bene pure, solo vorrei essere più..menefreghista e meno ansiosa, non per gli altri, per me. Ma di questo ve ne parlerò in un post chiacchiericcio, se volete. Ora passiamo al post di oggi, che come potete vedere dal banner riguarda '5 cose che...', il tema della puntata di oggi è ' 5 libri o personaggi in cui mi sono ritrovata' Siccome, per una mia svista nel leggere il tema , ho notato solo la parola 'personaggi', il post sarà incentrato solo su questi. . E dato che sono sola in casa, di la c'è il mio nipotino che dorme, e questo post, al contrario degli altri che programmo, lo sto scrivendo sul momento, direi di smettere con le chiacchiere e partire, prima che Gioele si svegli, oltrettutto ho anche la febbre, quindi...partiamo.
GABRIELLA HARRISON
Se mi seguite sul mio profilo Instagram,o se mi avete seguita prima su altri forum, avrete certo notato che spesso al mio nome o nick, segue un 'Gabbie',. Che non è la parola plurale per indicare la gabbia per uccelli, ma il nomignolo della protagonista di 'la lunga strada verso casa', uno dei tanti libri della Steel. Quando ho letto questo libro mi sono davvero ritrovata in Gabriella, una ragazzina che da piccola subisce le peggio cose, ma che non perde mai la fiducia nell'amore e con la passione per la scrittura. Crescendo conserva il suo buon cuore ma impara a essere forte e determinata. Mi ci sono rivista, non tanto per il passato, o per come è diventata, ma per questa sua fiducia nel 'buono', nell'amore e perché ama scrivere. Un po' come me.
LUNA LOVEGOOD
Non so se io vi abbia mai detto quanto adori Luna in Harry Potter. Non so se vi ho mai detto quanto sono grata a zia Row per averla creata, e non so se vi ho mai detto quanto mi ci sono ritrovata in lei. Ad un certo punto della storia, tanto l'ho sentita vicina, che mentre leggevo mi sono ritrovata a piangere. Luna così svampita, così libera dai pregiudizi degli altri, così ingenua e tanto forte da continuare ad essere stessa fregandosene del giudizio degli altri. Non perché tanto sciocca da non vedere o sentire cosa gli altri pensino di lei,ma perché pur sapendolo è talmente superiore da sapersene fregare. Forse a volte il fatto di essere isolata dagli altri per la sua originalità, la fa anche soffrire, ma rimane fedele a se stessa nonostante tutto. E io sono così. A volte mi sento dire che alla mia età certe cose non dovrebbero più piacermi. O che da lettrice dovrei preferire certe letture ad altre..o cose così. Ma a 37 anni sono ancora la stessa Sonia che si è fatta le superiori con il diario di Sailor Moon per due anni, che aveva matite e e penne decorate con sagome di topolino, e che ascoltava sigle degli anime invece delle Spice o dei Take That. E negli anni non sono cambiata, ho il coraggio di essere me stessa, pur cosciente dei pro e dei contro della cosa.
ISABELLA- BELLA- SWANN
Okey, forse questa non ve l'aspettavate, probabilmente sarà una scelta un po' trash, ma Bella la Bella del primo libro se non altro, mi somiglia parecchio. Il suo essere goffa e imbranata, ha molto di me. Io sono un tipo pasticcione, a cui cadono sovente le cose dalle mani, se fa un filo di neve se non sto più che attenta scivolo che è un piacere, e mi ritrovo spesso impigliata da qualche parte. Diciamo pure che gli elefanti di Fantasia hanno più grazia e charme di me. Mentre vi scrivo, sto buttando un occhio in tv alla cerimonia del matrimonio della Principessa Eugene di York, dove sono tutti così eleganti,impeccabili e aggraziati, e penso che , grazie a Dio, non sono nata in una famiglia così. perché proprio non sarebbe stata una vita per me. Sarei sicuramente finita un giorno si e l'altro pure, su qualche tabloit per essere caduta da qualche parte o roba simile.
ELISABETH- BETH - MARCH
Ho sempre sentito una strana affinità con la penultima delle sorelle March. Come lei infatti sono molto timida, sono un tipo molto 'solitario' che preferisce dedicare il tempo alle proprie passioni piuttosto che uscire e fare feste o cose del genere. Esco per andare a lavorare,, andare a messa la domenica, per qualche commissione, e per andare a trovare un'amica. Da dire esco per andarmi a fare un giro o cose del genere, molto raramente. Anche perché i luoghi molto affilato o rumorosi mi danno un po' sui nervi. Stranamente da ragazza sono riuscita a farmi un paio di fiere del fumetto, e devo dire che seppur mi sia sempre divertita molto, forse anche grazie alle mie amiche, quelle sono state delle bellissime eccezioni, e hanno rappresentato l'eccezione alla regola. Inoltre come la dolce Beth sono una che osserva e che cerca sempre di vedere e capire di cosa hanno bisogno amici e familiari. Trovo che restare in disparte a guardare, osservare ed ascoltare sia un modo utile per imparare e capire tante cose. Anche al lavoro tendo a essere così, riservata e poco 'appariscente, l'unica cosa che a volte mi tradisce il mio tono di voce. Purtroppo ho un timbro alto di natura, e a volte quando parlo penso di farlo piano, e poi invece mi ritrovo imbarazzata perché ho 'urlato'. Niente di male, ma per una che di natura è timida, è un po' spiacevole,
SARAH CREW
Chi ha visto l'anime di Lovely Sara, la conoscerà come Sara Morris( il motivo per cui nell'adattamento italiano hanno cambiato il cognome resterà sempre un mistero). So che potrebbe essere una risposta azzardata, soprattutto perché nel cartone e nei vari adattamenti cinematografici, di Sara hanno sempre fatto prevalere quel suo lato dolce e buono. Ma chi ha letto il libro sa che Sara è molto di più. Nelle varire trasposizione non hanno messo in evidenza, ad esempio, che la piccola Crew è una ragazzina molto intelligente, e sa benissimo che la direttrice è una persona falsa e ipocrita che guarda solo il proprio interesse. Ma il lato per il quale trovo che mi assomigli, è che nonostante sia sempre così calma e pacata, ci sono delle volte in cui si arrabbia, e una delle cose che le danno maggiormente fastidio è quella di essere interrotta mentre legge. Proprio come me. Se sto leggendo e qualcuno mi chiama, o mi parla, divento una iena, Soprattutto se poi mi interrompono per stupidaggini.
Ecco qua. Finire di scrivere questo post è stata un'impresa, fra nipote che si è svegliato, tv , postino e telefono...ho iniziato alle 10 e mezza sono quasi le due un quarto. Ero tentata di lasciare perdere, ma volevo a tutti i costi lasciarvi un post, quindi se trovate qualche piccolo errore, portate pazienza. ^*^
lunedì 17 settembre 2018
Gli otto cartoni animati che mi sono piaciuti.
Buongiorno, e buon inizio settimana carissimi. Come state? Spero tutto bene, la sottoscritta dal punto di vista fisico sta bene, per il resto,,,passerà, spero. Menomale però che a distrarmi almeno un po' dai miei crucci personali ci siete voi, i libri e il blog. Oggi sono qui per proporvi un post in collaborazione con la bravissima Seli dell'Antro oscuro . Qualche tempo fa vi avevamo proposto, sempre insieme , un post in cui parlavamo dei cartoni animati che NON ci erano piaciuti. Vi lascio Qui il link per il mio post e di Qua il link per quello di Seli, nel caso vi andasse di fare un ripassino delle puntate precedenti.. Oggi, invece, vi proponiamo un post sui i cartoni che ci Sono piaciuti. Non necessariamente devono far parte di grandi classici, o essere da premio Oscar, ma semplicemente sono cartoni abbiamo apprezzato e a cui siamo legate in un modo o nell'altro.. Ringrazio inoltre la carissima Seli per aver creato e condiviso con me il banner che vedete qui sopra.
Premetto che stillare questa lista non è stato affatto semplice: i cartoni animati fanno parte di me, è un genere che amo e che guardo sempre con enorme piacere. Dagli anime, ai Disney, a quelli per bambini, a quello che volete voi, mi piacciono punto e basta ( con alcune eccezioni, vabbè). E proprio perché ne guardo tanti, scegliere è stato un problema. Ho inserito in questa lista i film che guardo più spesso di altri, e che mi abbiano lasciato qualcosa. Seli, è stata più brava di me, e si è fermata a sette, per me inerirne meno di otto era impossibile. Fortunatamente ci eravamo date un limite a dieci ^O^. Okey, bando alle cianche e iniziamo, che ne dite?
Anastasia: Se non ricordo male questo film usci quando io facevo le superiori. Bei tempi. La storia di Anastasia l'avevo sentita altre volte, ovviamente, ma il cartone mi ha comunque emozionata perché è una bella storia d'amore, ha una colonna sonora di tutto rispetto, e ha dei disegni splendidi. Tutto questo, unito insieme, per me è pura emozione.
Bambi 2: Non sempre i seguiti Disney mi sono piaciuti, ma fra quelli che mi piacciono questo l'ho amato davvero. Trovo che abbia raccontato il nascente e crescente rapporto padre-figlio con tanta dolcezza e tanta tenerezza. *_* Si impara insieme ad essere genitori e ad essere figli. Davvero dolcissimo.
Barbie e il castello di Diamanti: Ho delle amiche che mi prendono bonariamente in giro perché guardo i film della bambola più famosa al mondo, ma non importa, a me va bene così. Non li ho guardati tutti i film di Barbie ma, fra quelli che ho visto , questo è forse il mio preferito. Colori, magia, musica...e un bell'insegnamento. A volte il poco che abbiamo è già tutto quello di cui abbiamo bisogno.
TMNT: Film uscito nel 2006, che neanche volevo vedere. Ero troppo legata ai film e alla serie anni '90, e pensavo che questa fosse una boiata pazzesca. Fortuna che le stesse amiche che mi canzonano perché guardo i film di Barbie, mi sanno dare anche ottimi suggerimenti, perché mi sbagliavo alla grande. E' un gran bel film che unisce, azione, divertimento e un pizzico di romanticismo. Inoltre ha più di un insegnamento da dare: A volte essere fratelli non è facile, ci sono litigi e incomprensioni che possono dividere, ma un legame forte, fatto di stima e fiducia, può sopravvivere a tutto, e tirare fuori il meglio di noi. Cosa dite? Il mio personaggio preferito nel gruppo delle quattro tartarughe? Ovvio: Michelangelo ^_-
L'era glaciale 3: Qualche tempo fa vi avevo recensito il primo film della saga, e se non ve lo ricordate, vi dicevo che era uno dei miei film preferiti per tanti motivi. In generale amo tutta la saga, ma come il terzo....Cosa mi fa preferire questo film agli altri quattro? Be'è il fatto che è stato il primo della serie che ho visto al cinema, il fatto che mi sono letteralmente soffocata dal ridere in diverse scene, e anche qui il bel messaggio che lancia: per un amico si rischia tutto, perfino la propria famiglia.
Spirit, Cavallo selvaggio: Se non avete mai visto Spirit, ve lo consiglio. Sono andata a vedere questo film per caso una vigilia di Natale, e mi ha totalmente conquistata. Questo film è di una profondità toccante. Le scene iniziali , con questi ampi spazi e luoghi incontaminati, danno un'idea di libertà pazzesca. E la libertà è il tema principale di questo spettacolare cartone. Ma anche quello dell'amicizia: quella che lega davvero senza bisogno di corde o catene.
Giuseppe il re dei sogni: Ammetto che non volevo quasi menzionarvi questo film , ma io lo trovo molto profondo. La storia è quella che penso conosciamo un po' tutti, o per averla sentita durante un catechismo, o raccontata da qualche nonno o chi per esso. Fra le storie della Bibbia , quella di Giuseppe mi ha sempre colpita e questo film lo ha reso davvero bene. La vita a volte è cattiva, e le persone che amiamo a volte ci 'vendono'. Ma arriviamo sempre dove eravamo destinati, e possiamo sempre perdonare e iniziare da capo.
Ferdinand: Ultimo film e praticamente una new entry. Uscito sotto Natale, sono andata a vederlo la sera della Vigilia ( una mia tradizione è andare a vedere un film d'animazione a Natale). Conoscevo già la storia, grazie al famoso corto Disney, ma la 20th Century Fox ha saputo farne un bel film. Ha unito ironia e personaggi davvero simpatici, a un tema davvero molto attuale: non siamo per forza costretti a diventare quello che gli altri vogliono. Possiamo semplicemente essere noi stessi...chi ci ama davvero, capirà.
E con questo è tutto. Ribadisco: é stato davvero difficile riuscire ad arrivare a questa lista, e se sono arrivata a sceglierne solo otto è perché, a parte Bambi II, non ho messo film Disney- Ho preferito metterne altri, quelli che avrei scartato pur amandoli, per fare spazio agli altri. Poi, per i Disney farò un post a parte, se la cosa vi interessa ( ma anche se non vin interessa ^O^) più a vanti, e sarà già difficile così. Se non avessi fatto in questo modo, non so se vi avrei parlato di questi titoli, emi sarebbe dispiaciuto molto, dato che li adoro uno per uno. Fatemi sapere cosa ne pensate, ditemi quali sono i vostri cartoni preferiti, se me ne suggerite altri, ma soprattutto correte a vedere il post di Seli!
Bacioni, a presto.
sabato 15 settembre 2018
Recensione : Eroi dell'Olimpo 4, La casa di Ade-
Autore: Rick Riordan
Titolo: Eroi dell'Olimpo #4, La casa di Ade
Casa Editrice: Mondadori
Collana : I grandi
Genere: Fantasy, Ragazzi
Pagine: 560
Formato: Rilegato
Trama:
Annabeth e Percy sono precipitati in un baratro profondissimo, tanto da ritrovarsi nelle viscere del Tartaro. I semidei non hanno un istante da perdere: Jason, Leo, Piper, Frank, Hazel e Nico dovranno trovare al più presto la Casa di Ade e sigillare le Porte della Morte, imprigionando le creature infernali che premono per oltrepassarle. Solo così potranno liberare i due eroi e impedire il ritorno di Gea, la dea della terra, che vuole distruggere il mondo con le sue armate di giganti. Senza trascurare un piccolo dettaglio: dovranno essere dalla parte giusta, quando le porte saranno chiuse, altrimenti non potranno più uscirne! La posta in gioco è più alta che mai in questa nuova avventura, in cui i semidei si misureranno con i mostri spaventosi che dimorano lungo le sponde ribollenti del Flegetonte e negli abissi infuocati del Tartaro.
Recensione:
Sicuramente sarete stanchi di sentirmi parlare di Percy Jackson, lo s capisco. Ma abbiate pazienza e sopportatemi ( o saltate la recensione), il fatto è che Percy mi ha presa da matti. E comunque consolatevi: è il penultimo libro di questa saga, dopo ne manca solo uno. XD Si, ho già recuperato il primo volume della saga ' Le profezie di Apollo', ma a meno che l'ultimo volume non mi faccia proprio delirare. non credo che rientrerà fra le letture più imminenti. Ma procediamo con la recensione.
- Portali la!- gridò Percy - Promettimelo!-
- P...promesso-
E' con questa promessa che Percy strappa a Nico, prima di precipitare con Annabeth nelle profondità del Tartaro, che avevamo lasciato i nostri eroi alla fine del libro precedente. Di solito Riordan non lascia i finali dei suoi romanzi con un colpo di scena così clamoroso. E posso solo immaginare gli accidenti che saranno arrivati al poveretto da parte di tutti quelli che hanno letto il libro al momento dell'uscità e hanno dovuto aspettare del tempo prima di poter leggere ' La casa di Ade'. Attesa che io mi sono , fortunatamente, risparmiata, recuperando e leggendo i libri solo ora. Ma devo dire che l'attesa che fecero allora i fan fu del tutto giustificata, in quanto a mio modestissimo parere è il migliore della saga. Almeno fino adesso, poi magari il prossimo mi strabilierà ancora di più. Perché dico questo? Perché Riordan si supera, sempre. Come i suoi personaggi crescono, anche lui cresce come scrittore. Nei primi tre libri di questa saga, si era limitato a gestire tre ( l'Eroe perduto, Il figlio di Nettuno) / quattro ( La casa di Ade), punti di vista, qui miei cari lettori ne abbiamo ben sette. Avete capito bene, sette pov: uno per ogni eroe della profezia. Alternati. E uno si aspetterebbe che mentre lo leggi vai completamente fuori di testa, perche, o ragazzi, sette punti di vista, sette personaggi, non so se mi spiego, eh.. invece no. Non solo i diversi punti di vista servono per vedere la psicologia di tal personaggio, ma anche per vedere gli altri personaggi attraverso di essi. Mi spiego meglio. In questo libro c'è un grosso colpo di scena riguardante Nico, ma il figlio di Ade non è uno dei sette della profezia , e quindi non c'è il suo pov., ma il tutto è raccontato attraverso Jason. Be' credetemi che nonostante la cosa sia raccontata da un altro, sono riuscita a immedesimarmi in un modo impressionante con Nico. E non c'entra il fatto che Il figlio di Ade sia uno dei personaggi che amo di più nell'intera saga. Quel capitolo è di una bellezza tale da lasciare senza parole. E credo che chiunque lo abbia letto. sia d''accordo con me. Anche il rapporto fra Annabeth e Percy è descritto in maniera spettacolare: il loro sentimento, le loro ansie e paure fanno da contrasto, e nello stesso tempo si amalgamano al luogo in cui si trovano: il Tartaro. Comunque in generale, tutti i protagonisti compiono un livello di maturazione davvero notevole, e ciò arricchisce il tutto. La narrazione è come sempre molto semplice, con un linguaggio semplice e capitoli piuttosto brevi, e ricco della sua inconfondibile ironia. Nel caso ve lo stesse chiedendo: si, mi è piaciuto.
Citazioni:
'' Tutti i grandi guerrieri hanno paura. Solo gli stupidi e i folli non la provano. Ma tu hai affrontato la tua paura''
''Oh, ti aspettavi che seguissi le regole del gioco? - Cupido rise - Sono il dio dell'amore, non seguo mai le regole''
''Il figlio di Ade si girò verso il gruppo - Da qui in poi il gioco si fa duro-
- Fantastico - commentò Leo - perché fin'ora è stata una passeggiata''
Consigliato: Tirate ad indovinare ^O^
venerdì 14 settembre 2018
5 cose che...#1
Buongiorno care lettrici e adorati lettori.
Come state? Spero bene, io non mi lamento, soprattutto sono contenta di star postando spesso sul blog, non so so riuscirò ad essere costante, visto che gli imprevisti non mancano mai, ma prendiamo quel che viene, dai. Oggi sono qui con voi con una nuova rubrica : 5 cose che. Vi dico subito che non sarà un appuntamento costante, per vari motivi. Tre su tutti: non sempre gli argomenti proposti m'interessano ( per svariate ragioni). Molto spesso non avrò il tempo per farlo. E infine, non sempre riesco a restare entro i limiti di solo '5 '. Perciò mi sto già danda da fare e fra non molto troverete altre liste simili, ma che esulano dalla pagina fb 'Blogger: 5 cose che'. Già la prossima settimana potreste avere un sorpresa.
Ma passiamo ad oggi. Il tema proposto per oggi è '' Cinque canzoni preferite tratte da Musical''.
Allora a me i musical. al contrario di molte persone, li guardo volentieri, non mi danno fastidio, anzi. Non sono un'appassionata, però non mi dispiacciano. Fortunatamente almeno 5 musical diversi li ho visti ( o almeno cinque me ne sono venuti in mente) e quindi posso citarvi cinque canzoni senza ripetermi...anche se è stata lo stesso un'impresa titanica. E spero che apprezzerete lo sforzo. Quella che segue non è una classifica, ma l'ordine di come mi sono venuti in mente. Cominciamo?
Come state? Spero bene, io non mi lamento, soprattutto sono contenta di star postando spesso sul blog, non so so riuscirò ad essere costante, visto che gli imprevisti non mancano mai, ma prendiamo quel che viene, dai. Oggi sono qui con voi con una nuova rubrica : 5 cose che. Vi dico subito che non sarà un appuntamento costante, per vari motivi. Tre su tutti: non sempre gli argomenti proposti m'interessano ( per svariate ragioni). Molto spesso non avrò il tempo per farlo. E infine, non sempre riesco a restare entro i limiti di solo '5 '. Perciò mi sto già danda da fare e fra non molto troverete altre liste simili, ma che esulano dalla pagina fb 'Blogger: 5 cose che'. Già la prossima settimana potreste avere un sorpresa.
Ma passiamo ad oggi. Il tema proposto per oggi è '' Cinque canzoni preferite tratte da Musical''.
Allora a me i musical. al contrario di molte persone, li guardo volentieri, non mi danno fastidio, anzi. Non sono un'appassionata, però non mi dispiacciano. Fortunatamente almeno 5 musical diversi li ho visti ( o almeno cinque me ne sono venuti in mente) e quindi posso citarvi cinque canzoni senza ripetermi...anche se è stata lo stesso un'impresa titanica. E spero che apprezzerete lo sforzo. Quella che segue non è una classifica, ma l'ordine di come mi sono venuti in mente. Cominciamo?
Mi distruggerai
''E quel cuore d'inverno
è un fiore di primavera
e brucia dentro l'inferno
come se fosse di cera
sei tu che soffi sul fuoco
tu bella bocca straniera
ti spio, ti voglio t'invoco
io sono niente e tu vera''
Ma che strano! La prima canzone che mi è venuta in mente è tratta da Notre Dame de Paris, chissà come mai?? ^O? No, sul serio io adoro questo musical, e scegliere è stata dura, dato che adoro praticamente so tutte le canzoni a memoria. Ho scelto questa per due motivi: è stata la prima a cui ho pensato, ed è quella che ascolto più spesso quando ascolto le canzoni tratte da questo musical. Non è del mio personaggio preferito ( Grignoire), ma Vittorio Matteucci in questo pezzo è impareggiabile.
Edelwise
''La nostra Patria,
ha un'emblema in te,
tu sei il nostro fiore.
e tu sai edelweiss
cosa abbiamo nel cuore''
Credo che tutti noi abbiamo visto, almeno una volta , Tutti insieme appassionatamente. Per quanto mi riguarda fra l'anime e questo film non so quale dei due mi piaccia di più. Di tutte le canzoni del film, questa mi è particolarmente cara.
L'aquilone
'' Se ti lasci un po' trasportar, ti parrà con lui di volar.
Puoi danzar con la brezza e sentirti lassù
dello spazio padron col tuo bel aquilon''
C'è chi dice che Mary Poppins nom sia un musical, e chi dice che lo sia. Io mi associo a quest'ultimi. E l'aquilone è senza alcun dubbio la mia canzone preferita fra tutte quelle cantate nel film.
City of Stars
Avete visto La La Land? Io si, all'uscita. Non è diventato il mio film come per tanti altri, ma l'ho comunque apprezzato. Fra tutte le canzoni mi ha colpito questa, City Of stars, che poi è diventata la più famosa. Non vi ho lasciato citazioni, ,ma il video che vi ho linkato ha la traduzione sotto. ^^
Breaking Free
Si, ho guardato High school musical, e si, mi è pure piaciuto tanto che ho guardato anche il secondo e terzo.. Adoro Breaking Free, una delle poche canzoni che so canticchiare anche in inglese. Non vo ho lasciato neanche qui la citazione, ma la canzone è sottotitolata in inglese, e trovare una traduzione on line è davvero facile. Sebbene mi piaccia anche la traduzione cantata in italiano da Luca Dirisio ' Se provi a volare', ho comunque preferito lasciarvi l'originale.
E con questo è tutto. Spero il post vi sia piaciuto.
A presto.
martedì 11 settembre 2018
Teaser Tuesday #12
Partecipare è molto semplice, basta seguire queste regole:
- Prendi il libro che stai leggendo
- Aprilo ad una pagina a caso
- Trascrivine un breve pezzo ( No Spoiler)
- Riporta titolo e autore del libro.
Ogni respiro
Nicholas Sparks
''Una volta soddisfatto dell'accordatura , suonò tutto il repertorio che conosceva. Anche la musica, come il disegno, gli permetteva di lasciar vagare la mente, e quando il suo sguardo si posò sul cottage accanto, tornò con il pensiero ad Hope. Chissà come mai, avendo un fidanzato e dovendo partecipare al matrimonio di un'amica di lì a pochi giorni, era venuta da sola a Sunset Beach''
lunedì 10 settembre 2018
Recensione - Eroi dell'Olimpo 3, Il marchio di Atena-
Autore: Rick Riordan
Titolo: Eroi dell'Olimpo 4- Il marchio di Atena-
Casa Editrice: Mondadori
Collana : I Grandi
Genere: Fantasy per ragazzi
Pagine: 511
Formato: Rilegato
Costo: 14,45 il rilegato 8,62 il tascabile, 6, 99 la versione digitale
Trama:
Percy Jackson si è risvegliato alla Casa del Lupo, nel Campo dei semidei romani, senza alcun ricordo a parte il nome di Annabeth. Proprio mentre sta andando a salvarlo, la ragazza scopre che tra greci e romani sta per scatenarsi la guerra e, a bordo della nave volante Argo II, cerca di raggiungere il Campo Giove insieme a Jason e Piper. Certo il natante, che ospita a bordo un enorme drago di bronzo, non ha un'aria amichevole: i romani capiranno che la loro è una missione di pace? E la pace, quanto durerà? Atena, infatti, ha affidato ad Annabeth, sua figlia, un terribile compito: "Segui il marchio di Atena. Vendicami." Per impedire la catastrofe e placare l'ira della dea, il gruppo di eroi dovrà intraprendere un viaggio per terra e per mare alla volta della splendida e feroce Roma.
Recensione:
Dopo aver iniziato e finito ' Il figlio di Nettuno', in tempo record, mi sono buttata sul terzo libro di questa pentalogia. Ero troppo curiosa di leggere il continuo di questa saga e vedere come si evolveva.
Soprattutto volevo sapere come sarebbe stato l'incontro tra i semidei greci e quelli romani. Si, perché era così che avevamo lasciato i nostri eroi nel volume precedente: Percy stava per 'presentare ' ai suoni nuovi amici del Campo Giove la sua famiglia di origine greca. L'incontro avviene e non è dei migliori, diciamocelo pure chiaramente. Costretti a scappare da Nuova Roma, Hazel, Percy e Frank si aggiungeranno a Jason, Piper , Annabeth e Frank. Sette semidei come vuole la profezia. Ora dovranno salvare Roma e il loro amico Nico , prima che sia troppo tardi, per tutti.
La curiosità che avevo era data dal fatto che volevo vedere come se la sarebbe cavata Riordan con più di tre punti di vista, e come avrebbe gestito i nuovi rapporti che inevitabilmente si vengono a creare quando si uniscono due mini gruppi, in uno solo. Tranquilli: Riordan supera brillantemente la prova, come al solito.
I più punti di vista personalmente non mi fanno impazzire, ma mi rendo conto che rispetto alla prima serie, questa è leggermente più complessa ed escamotage di questo tipo si rendono necessari, e devo ammetterlo, non mi ha dato fastidio. Anche perché non abbiamo sette POV, che potevano effettivamente dare alla testa, ma solo quattro e sono più che sufficienti a rendere gli eventi e le situazioni, senza creare confusione. Fra i quattro punti di vista che mi sono ritrovata a leggere, Percy, Annabeth, Piper e Leo, quello che non mi è piaciuto molto era quello della figlia di Atena, ma più che altro perché a volte era lei ad essere un tantino pesante. Come trama, dal punto di vista di ciò che succede, è un po' lento ( non troppo), perché credo che Riordan si sia voluto per l'appunto, soffermare sulle nuove dinamiche che si vengono a trovare quando ci si ritrova in un ' nuovo gruppo'. I sette semidei non devono solo vedersela con i mostri di Gea e il suo esercito di mostri, ma anche contro se stessi, affrontando dubbi e paure. Una cosa che temevo era che l'autore gestisse le relazioni, soprattutto quelle a livello d'amicizia, un po' alla 'tarallucci e vino' nel senso che tremavo nel vedermi vedere i setti semidei diventare subito tutti amiconi di tutti. E quando in uno dei primi capitoli, dopo essersi appena conosciuti, Percy e Jason si battono un cinque per una battuta ho detto ' oh, no Rick...mi sei caduto sul banale'. E invece no. Non è tutto così semplice. L'autore sa davvero farci. Non solo a gestire i personaggi sotto il punto di vista psicologico, ma anche a farli crescere con il proseguire della storia. E il tutto senza privarci della sua incommensurabile ironia, che non è mai fuori luogo, ma che anzi regala al libro quel tocco in più. Insomma, signori, Riordan è un genio, e io mi chiedo da dove tiri fuori certe trovate. Anche se un po' lo odio per il finale di questo libro... chi lo ha letto sa perché. Be' poco male: La casa di Ade è già in mio possesso.
Citazioni:
'' Il vero successo è frutto del sacrificio''
'' Essere un eroe non significa essere invincibile - gli disse Piper. - Sigbifica solo essere abbastanza coraggiosi da rimettersi in piedi e fare quello di cui c'è bisogno.''
Consigliato: secondo voi ? XD
Titolo: Eroi dell'Olimpo 4- Il marchio di Atena-
Casa Editrice: Mondadori
Collana : I Grandi
Genere: Fantasy per ragazzi
Pagine: 511
Formato: Rilegato
Costo: 14,45 il rilegato 8,62 il tascabile, 6, 99 la versione digitale
Trama:
Percy Jackson si è risvegliato alla Casa del Lupo, nel Campo dei semidei romani, senza alcun ricordo a parte il nome di Annabeth. Proprio mentre sta andando a salvarlo, la ragazza scopre che tra greci e romani sta per scatenarsi la guerra e, a bordo della nave volante Argo II, cerca di raggiungere il Campo Giove insieme a Jason e Piper. Certo il natante, che ospita a bordo un enorme drago di bronzo, non ha un'aria amichevole: i romani capiranno che la loro è una missione di pace? E la pace, quanto durerà? Atena, infatti, ha affidato ad Annabeth, sua figlia, un terribile compito: "Segui il marchio di Atena. Vendicami." Per impedire la catastrofe e placare l'ira della dea, il gruppo di eroi dovrà intraprendere un viaggio per terra e per mare alla volta della splendida e feroce Roma.
Recensione:
Dopo aver iniziato e finito ' Il figlio di Nettuno', in tempo record, mi sono buttata sul terzo libro di questa pentalogia. Ero troppo curiosa di leggere il continuo di questa saga e vedere come si evolveva.
'' - Non stai facendo altro che ritardare la tua morte.
- Ritardare la morte è uno dei miei hobby preferiti''
La curiosità che avevo era data dal fatto che volevo vedere come se la sarebbe cavata Riordan con più di tre punti di vista, e come avrebbe gestito i nuovi rapporti che inevitabilmente si vengono a creare quando si uniscono due mini gruppi, in uno solo. Tranquilli: Riordan supera brillantemente la prova, come al solito.
I più punti di vista personalmente non mi fanno impazzire, ma mi rendo conto che rispetto alla prima serie, questa è leggermente più complessa ed escamotage di questo tipo si rendono necessari, e devo ammetterlo, non mi ha dato fastidio. Anche perché non abbiamo sette POV, che potevano effettivamente dare alla testa, ma solo quattro e sono più che sufficienti a rendere gli eventi e le situazioni, senza creare confusione. Fra i quattro punti di vista che mi sono ritrovata a leggere, Percy, Annabeth, Piper e Leo, quello che non mi è piaciuto molto era quello della figlia di Atena, ma più che altro perché a volte era lei ad essere un tantino pesante. Come trama, dal punto di vista di ciò che succede, è un po' lento ( non troppo), perché credo che Riordan si sia voluto per l'appunto, soffermare sulle nuove dinamiche che si vengono a trovare quando ci si ritrova in un ' nuovo gruppo'. I sette semidei non devono solo vedersela con i mostri di Gea e il suo esercito di mostri, ma anche contro se stessi, affrontando dubbi e paure. Una cosa che temevo era che l'autore gestisse le relazioni, soprattutto quelle a livello d'amicizia, un po' alla 'tarallucci e vino' nel senso che tremavo nel vedermi vedere i setti semidei diventare subito tutti amiconi di tutti. E quando in uno dei primi capitoli, dopo essersi appena conosciuti, Percy e Jason si battono un cinque per una battuta ho detto ' oh, no Rick...mi sei caduto sul banale'. E invece no. Non è tutto così semplice. L'autore sa davvero farci. Non solo a gestire i personaggi sotto il punto di vista psicologico, ma anche a farli crescere con il proseguire della storia. E il tutto senza privarci della sua incommensurabile ironia, che non è mai fuori luogo, ma che anzi regala al libro quel tocco in più. Insomma, signori, Riordan è un genio, e io mi chiedo da dove tiri fuori certe trovate. Anche se un po' lo odio per il finale di questo libro... chi lo ha letto sa perché. Be' poco male: La casa di Ade è già in mio possesso.
Citazioni:
'' Il vero successo è frutto del sacrificio''
'' Essere un eroe non significa essere invincibile - gli disse Piper. - Sigbifica solo essere abbastanza coraggiosi da rimettersi in piedi e fare quello di cui c'è bisogno.''
Consigliato: secondo voi ? XD
giovedì 6 settembre 2018
Recensione - Eroi dell'Olimpo 2 , Il figlio di Nettuno.
Autore: Rick Riordan
Titolo: Eroi dell'Olimpo 2 - Il figlio di Nettuno-
Casa Editrice: Mondadori
Collana : I Grandi
Genere: Fantasy / Ragazzi
Pagine: 467
Formato: Rilegato
Costo: il rilegato 14,45, Tascabile 8, 62, E-book 6,99
Trama:
Percy si risveglia da un lungo sonno e non ricorda nulla di sé, a parte il proprio nome. Perfino il Campo Mezzosangue gli sembra un luogo estraneo, e l'unica traccia che riesce a evocare dal passato è una ragazza: Annabeth. Hazel dovrebbe essere morta, ma è più viva che mai. Ora, a causa di un terribile errore commesso nella sua vita precedente, il futuro del mondo è in pericolo. Frank discende da un dio, secondo i racconti di sua madre, eppure lui non ne è affatto convinto: quando si guarda allo specchio vede un ragazzo goffo e paffuto. Ma ora che si ritroverà coinvolto nella nuova missione di Percy Jackson e dovrà spingersi fino ai ghiacci dell'Alaska per salvare il mondo dall'ira della divina Gea, dovrà credere in se stesso più che mai. Percy Jackson torna con una nuova avventura, in cui i semidei della mitologia greca e romana dovranno unirsi per difendere la Terra e risolvere la misteriosa Profezia dei Sette.
Recensione:
Penso seriamente che Riordan si meriti ogni centesimo dei miei soldi ogni volta che acquisto un suo libro. Perché le avventure di Percy riescono sempre a coinvolgermi e a farmi sognare, come solo pochi altri libri sanno fare. Il primo volume di questa serie - Eroi dell'Olimpo- lo avevo letto circa due anni fa ( Qui la recensione), e dopo tanto tempo volevo vedere come andava avanti la storia ma non nascondo che in fondo ero da una parte terrorizzata di continuare e dall'altra non vedevo l'ora di tornare a leggere di Percy e co.
'' La Morte e l'Amore hanno più cose in comune di quanto si immagini''
Come ricorderete il volume precedente mi era sufficientemente piaciuto, non come la serie precedente, ma abbastanza da trovarlo carino e da promuoverlo. I difetti che non mi avevano entusiasmato nel primo libro ci sono ancora ( i più punti di vista i più
protagonisti e la mancanza dei titoli spassosi), ma questa volta non ci ho badato molto perché mi sono sentita totalmente coinvolta per più motivi. Innanzi tutto fra i vari punti di vista è tornato anche quello di Percy( che nel precedente non era presente in quanto mancava proprio come protagonista) . E non so perché, ma io adoro Percy, mentre Jason non mi aveva conquistata del tutto- E se i nuovi personaggi del volume precedente ( Jason , Piper e Leo), tutto sommato non mi avevano detto niente di che, i nuovi personaggi presentati in questo libro, Hazel e Frank, mi sono piaciuti molto di più. Ho trovato che fossero resi meglio psicologicamente e che le loro storie si adattassero meglio alla trama. La storia è scritta in un modo davvero semplice da un lato, ma da saper catturare la tua attenzione dal l'altro. Anche nei momenti più piatti infatti l'attenzione viene tenuta alta da battute davvero carine e a volte divertentissime, senza mai farti annoiare. Altra cosa che mi ha colpito molto sono i temi toccati dall'autore: l'amicizia, l'amore ( non inteso solo in senso romantico), e la morte. Pur essendo un libro destinato principalmente ai giovanissimi, Riordan sa trattare questi argomenti in modo davvero semplice e toccante, senza cadere , a parer mio, nel banale o nel forzato. Mi è davvero piaciuto il fatto che abbia fatto capire ai suoi giovani lettori che non solo ci sono delle cose per cui vale la pena sacrificarsi, ma anche che ci sono cose peggiori della morte ( tema tanto caro alla Zia Row). Davvero un'ottima storia, che mi ha preso talmente tanto da spingermi a comprare gli ultimi due volumi della saga( avevo giù in casa il terzo, e mentre sto scrivendo questa recensione ho in lettura il quarto.). Un risultato davvero stupendo se contante che, di fatto, il libri non sono poi diversi tra loro. Mi spiego meglio. Sappiamo già che c'è una grande profezia dei sette, e che avendone gia conosciuti quattro, cinque contando anche Percy, è ovvio che quesa storia si concenrerà sui semidei restanti ( più altri personaggi di contorno), e c'è di nuovo una profezia minore da far avverare ( o sfatare, come volete), eppure essendo uno schema già visto, tutto questo non annia mai, neanche per un attimo. Certamente aiuta il fatto che, come dicevo, l'autore sa costruire bei personaggi e dialoghi frizzanti, ma comunque non è una cosa semplice. Il modo in cui Riordan sa adattre la mitologia classica al mondo moderno, reinventandola, è una cosa che abbiamo già ampiamente appurato con tutti i libri precedenti di Percy, eppure non ti annoia mai, anzi in certi punti riesce addirittura a stupirti per le trovate con cui se ne esce. GE-NIA-LE- Amo quando gli autori sanno sia coinvolgerti dal punto di vista della trama con una storia coinvolgente, ma allo stesso tempo sanno mandare bei messaggi positivi. E' per questo motivo che non mi stancherò mai di dire che non esistono ' libri per bambini', ma che un buon libro può essere aprezzato a qualunque età. Ben fatto, caro Rick!
Citazioni:
'' Emanavano la stessa aurea di potere quieto, più una sorta di tristezza, come se conoscessero il proprio destino e sapessero che era solo questione di tempo : prima o poi avrebbero incontrato un mostro che non sarebbero stati in grado di sconfiggere''
''La vita è preziosa solo perché ha una fine, ragazzo. Lasciatelo dire da un dio. Voi mortali non sapete quanto siete fortunati''
''Ora comprendeva perché sua madre non aveva mai fatto ritorno. C'erano delle cose per cui valeva la pena morire''
Consigliato: Assolutamente si. se amate Percy Jackson!
martedì 4 settembre 2018
Teaser Tuesday #11
Partecipare è molto semplice, basta seguire queste regole:
- Prendi il libro che stai leggendo
- Aprilo ad una pagina a caso
- Trascrivine un breve pezzo ( No Spoiler)
- Riporta titolo e autore del libro.
Eroi dell'Olimpo 4- La casa di Ade-
Rick Riordam
''Giù nel canale , in lontananza, l'Argo II sembrava una barchetta giocattolo. Hazel non riusciva a credere che si potesse scagliare una freccia con tanta precisione da quell'altezza e a quella distanza, tenendo conto del vento e del riflesso abbagliante del sole sul mare. All'imbocco dell'insenatura, l'enorme sagoma della tartaruga luccicava come una moneta brunita.
Anche Jason raggiunse la cima, in condizioni perfette nonostante la salita. Fece per chiedere - Dove...?
- Qui !- disse una voce.
Hazel trasalì.''
lunedì 3 settembre 2018
News Entries # 2 - 2018-
Buongiorno a tutti lettrici, e lettori!
Allora, come state? Le vostre ferie sono già finite? Oppure le dovete ancora cominciare? O magari non le avete? Io sono esattamente a metà delle mie, e devo dire che, pur non andando da nessuna parte , me le sto godendo, cercando di rilassami il più possibile. Ci sono sempre i nipoti che girano per casa e che danno da fare, ma riesco comunque a ritagliarmi del tempo per me. Oggi volevo aggiornarvi su quelle che sono stati i miei ultimi arrivi in libreria, che ne dite vi va? E' un post leggero e senza pretese che ho pensato all'ultimo, in quanto l'ultimo libro mi è arrivato ieri ( regalo tardivo del mio compleanno).Non sono tantissimi ma neanche pochi, quindi direi di iniziare.
I primi quattro libri che vi mostro sono tutti degli e-book, che sono quattro presi tutti in offerta, e uno addirittura regalato.
- I tatuatore: preso come vi dicevo in offerta perché ne ho sentito parlare tanto e lo vedo praticamente ovunque. Dicono che sia un bel thriller, speriamo.
- I personaggi più malvagi della storia: questo quando l'ho visto in offerta l'ho preso subito perché ne ha parlato molto una youtuber che seguo ( Lady Leda). Non è una lettura leggera, ma essendo una sorta di raccolta di biografie, lo si può leggere un po' alla volta , anche a distanza di tempo, un personaggio alla volta,, magari fra una lettura e l'altra. Per ora ho letto solo la storia di Nerone, Vi farò sapere poi. ^_-
- Il diario di Suzanne: io di Patterson ho letto solo A Jennifer con amore e Domeniche da Tiffany, entrambi mi erano piaciuti, e questo lo puntavo da un po'. Da quello che ho letto è un mix di storia d'amore e giallo...interessante. Potevo lasciarlo li?
- Dracula: Su un gruppo Facebook dedicato alla lettura a cui sono iscritta mi hanno regalato un buono per avere gratis un e-book su dieci classici che mettevano a disposizione. Fra i titoli proposti questo era il più interessante, In realtà era un'acquisto a cui pensavo già da un po'. Come i sopraciti libri non so quando lo leggerò, ma spero presto.
ed ora passiamo ai cartacei.
- Eroi dell'olimpo 4 - la casa di Ade- e Eroi dell'Olimpo 5 Il sangue dell'Olimpo. Dopo aver letto ' Se per un anno una lettrice ' ( che vi ho recensito nel post precedente),, mi sono letta il secondo libro della seconda serie dedicata a Percy che avevo in casa, Eroi dell'Olimpo il figlio di Nettuno. Il primo lo avevo letto circa due anni fa. Risultato? Il secondo capitolo della saga mi ha preso talmente tanto che subito dopo ho letto anche il terzo ( che avevo sempre in casa) .- Il marchio di Atena.- Fra la lettura del secondo libro e quella del terzo ho deciso di comprare anche gli ultimi due libri della saga. E vi dico che ho già in lettura la Casa di Ade. Le recensioni dei libri arriveranno presto, spero.
- Ogni respiro Ultimo arrivato proprio ieri come regalo un po' tardivo per il mio compleanno, ma super apprezzato in quanto io adoro i libri di Sparks. Non so se leggerlo dopo aver finito la seconda serie di Percy, o come lettura fra il penultimo e l'ultimo libro...anche solo per non straccarmi troppo presto con la saga di Riordan. Mh...non so...vedremo strada facendo.
Ecco qua questi erano gli ultimi arrivati. Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate. A presto.
sabato 1 settembre 2018
Recensione - Se per un anno una lettrice-
Lo so, lo so. Sono praticamente due mesi che non posto e me ne scuso. Ma questo periodo, anzi diciamo pure quest'anno ( direi che a Settembre iniziato ci può stare), è stato davvero difficile e stressante, e credo che non sia ancora finita qui. C'è di buono che almeno il caldo se n'è andato e seno altro s respira un po'. E' già un buon punto di partenza, e quindi eccomi qui con una recensione proprio il primo di settembre. Avrei voluto cominciare dopo le mie ferie che finiscono il 10, ma state senza niente da leggere già da due mesi, e qualcosa ve lo dovevo. Quindi vi lascio alla recensione.
Autore: Nina Sankovitch
Titolo: Se per un anno una lettrice
Casa Editrice: Rizzoli
Collana : Narrativa
Genere: Romanzo
Pagine: 274
Formato: Brossura
Costo: 4,90 il cartaceo
Trama:
Dopo la morte della sorella, Nina è alle prese con un dolore impossibile da elaborare. Finché, un giorno, trova un angolo tranquillo, apre un libro e ci si tuffa dentro. Eccola, la soluzione: concedersi una pausa e nutrire la mente per ritrovare la voglia di vivere. Inizia così l'avventura di Nina, che per un anno leggerà un libro al giorno, recensendolo poi sul suo blog, ReadAllDay.org. Questo volume è i risultato di quell'esperimento, che ha attirato l'attenzione dei media di tutto il mondo. Nina non racconta solo dei libri con cui ha viaggiato nello spazio e nel tempo, ma parla anche di sé, di amore, di violenza, della sua famiglia.
Recensione:
Avevo inserito questo libro in WL qualche anno fa , dopo averne sentito parlare molto da più parti, tra cui dalla cara Rowan di Ombre Angeliche, e li è rimasto in attesa per molto, molto tempo.
Le opinioni riguardo a quest'opera però non erano...chiarissime, nel senso, che non riuscivo a capre se fosse un bel libro oppure no. Ora che l'ho letto ho capito tante cose.
Partiamo col dire che, in generale il libro l'ho apprezzato. La storia parte quattro anni dopo la morte della sorella dell'autrice/ protagonista. Affrontare una perdita così grande non è mai facile, e la scrittrice ha provato a soffocare il dolore riempiendosi le giornate, per evitare di fermarsi e pensare e affrontare i sentimenti che altrimenti l'avrebbero travolta. . Ma ad un certo punto si rende conto che non elaborare il lutto non la porterà da nessuna porte, deve fermarsi e affrontarlo per poter tornare a vivere. E quindi decide di prendersi un anno per se, per prendersi una pausa e leggere. Un libro al giorno. Una sfida titanica ( io a volte ho difficoltà a finirne uno alla settimana...). Ma organizzando i tempi, e coinvolgendo le persone che la circondano potrebbe davvero farcela. . Leggerà tutti quei libri che avrebbe voluto condividere con l'amata sorella, e in più, attraverso il suo blog, condividerà le sue letture con altri lettori. E alla fine Nina ce la fa. Non solo a portare a termine questa ' mission impossible', ma anche a guarire da dolore ( o quanto meno attenuarlo), ed affrontare la vita con uno nuovo spirito.
Questo genere di libri, che parlano di esperienza personale, sono la manna per me. Li amo, perché se scritti bene sanno davvero commuovermi ed emozionarmi e questo libro ci è riuscito solo in parte, purtroppo. Come l'autrice ho subito un lutto importante anni fa. . Solo che io avevo ventun' anni e ho perso la mia migliora amica da un giorno all'altro per un infarto quando lei aveva solo ventiquattro anni. Non era una mia sorella, ma era come se lo fosse, e quella perdita mi ha fatto soffrire di gastrite e insonnia per quasi un anno. Come l'autrice ne sono uscita grazie ai libri. Certo non ho letto un libro al giorno, ma sono stata abbastanza fortunata da leggere bei libri che mi hanno tirato fuori dal tunnel della tristezza. E quindi, in un certo modo, condivido l'esperienza dell'autrice. Ma nonostante tutto, non mi sono sentita coinvolta appieno, ed è stato questo, probabilmente, a deludermi un po'. L'autrice non racconta libro dopo libro, o periodo dopo periodo, quello che la lettura le trasmette, ma divide i capitoli a tema ( organizzare tempi e spazi, il dolore, il sesso), e in quel capitolo parla delle letture , fatte in quell'anno chiaro, che trattano di quell'argomento, E aggiungendo che nel mezzo ci infila anche ricordi lontano nel tempo, anche se lo stile di scrittura è piuttosto semplice, il tutto risulta un po' confuso e a tratti freddo. Certo, in parte è dovuto al fatto che la storia è stata scritta quasi cinque anni dopo la morte della sorella, e quindi le emozioni non erano ' fresche', ma secondo me , il tutto è stato scritto in modo un po' freddo e per ciò in certi passaggi è mancata l'empatia. Ma bisogna tener conto che i sentimenti sono personali e non facili da rendere per iscritto, e farli arrivare a tutti non è semplice, quindi esserci riuscita anche solo in parte, nel mio caso, è già un buon risultato. Inoltre offre comunque molti spunti di riflessione, senza dimenticare il fatto che continuando a citare libri mi ha fatto aggiungere altri titoli alla mia Wish List. Tutto sommato un bel libro assolutamente godibilissimo.
Citazioni:
'' Leggendo parole, leggendo libri, io stavo ritrovando mia sorella''
'' I libri, passato e presente mi spingevano avanti e mi offrivano una speranza. Mi indicavano ciò che non avrei dovuto dimenticare.''
''Ho letto libri per tutta la vita. E quando ho avuto più bisogno di leggerli, i libri mi hanno dato tutto quello che chiedevo loro e anche di più''
Consigliato: Si, alla fine credo che questo libro possa insegnare tante cose.
Autore: Nina Sankovitch
Titolo: Se per un anno una lettrice
Casa Editrice: Rizzoli
Collana : Narrativa
Genere: Romanzo
Pagine: 274
Formato: Brossura
Costo: 4,90 il cartaceo
Trama:
Dopo la morte della sorella, Nina è alle prese con un dolore impossibile da elaborare. Finché, un giorno, trova un angolo tranquillo, apre un libro e ci si tuffa dentro. Eccola, la soluzione: concedersi una pausa e nutrire la mente per ritrovare la voglia di vivere. Inizia così l'avventura di Nina, che per un anno leggerà un libro al giorno, recensendolo poi sul suo blog, ReadAllDay.org. Questo volume è i risultato di quell'esperimento, che ha attirato l'attenzione dei media di tutto il mondo. Nina non racconta solo dei libri con cui ha viaggiato nello spazio e nel tempo, ma parla anche di sé, di amore, di violenza, della sua famiglia.
Recensione:
Avevo inserito questo libro in WL qualche anno fa , dopo averne sentito parlare molto da più parti, tra cui dalla cara Rowan di Ombre Angeliche, e li è rimasto in attesa per molto, molto tempo.
Le opinioni riguardo a quest'opera però non erano...chiarissime, nel senso, che non riuscivo a capre se fosse un bel libro oppure no. Ora che l'ho letto ho capito tante cose.
''Decisi di dare inizio al mio progetto di lettura quotidiano il giorno del mio quarantesimo compleanno. Tutti i libri sarebbero stati quelli che avrei condiviso con Anne-Marie, se avessi potuto. Il mio anno di intensa lettura sarebbe stato il mio progetto personale di fuga dentro la vita''
Partiamo col dire che, in generale il libro l'ho apprezzato. La storia parte quattro anni dopo la morte della sorella dell'autrice/ protagonista. Affrontare una perdita così grande non è mai facile, e la scrittrice ha provato a soffocare il dolore riempiendosi le giornate, per evitare di fermarsi e pensare e affrontare i sentimenti che altrimenti l'avrebbero travolta. . Ma ad un certo punto si rende conto che non elaborare il lutto non la porterà da nessuna porte, deve fermarsi e affrontarlo per poter tornare a vivere. E quindi decide di prendersi un anno per se, per prendersi una pausa e leggere. Un libro al giorno. Una sfida titanica ( io a volte ho difficoltà a finirne uno alla settimana...). Ma organizzando i tempi, e coinvolgendo le persone che la circondano potrebbe davvero farcela. . Leggerà tutti quei libri che avrebbe voluto condividere con l'amata sorella, e in più, attraverso il suo blog, condividerà le sue letture con altri lettori. E alla fine Nina ce la fa. Non solo a portare a termine questa ' mission impossible', ma anche a guarire da dolore ( o quanto meno attenuarlo), ed affrontare la vita con uno nuovo spirito.
Questo genere di libri, che parlano di esperienza personale, sono la manna per me. Li amo, perché se scritti bene sanno davvero commuovermi ed emozionarmi e questo libro ci è riuscito solo in parte, purtroppo. Come l'autrice ho subito un lutto importante anni fa. . Solo che io avevo ventun' anni e ho perso la mia migliora amica da un giorno all'altro per un infarto quando lei aveva solo ventiquattro anni. Non era una mia sorella, ma era come se lo fosse, e quella perdita mi ha fatto soffrire di gastrite e insonnia per quasi un anno. Come l'autrice ne sono uscita grazie ai libri. Certo non ho letto un libro al giorno, ma sono stata abbastanza fortunata da leggere bei libri che mi hanno tirato fuori dal tunnel della tristezza. E quindi, in un certo modo, condivido l'esperienza dell'autrice. Ma nonostante tutto, non mi sono sentita coinvolta appieno, ed è stato questo, probabilmente, a deludermi un po'. L'autrice non racconta libro dopo libro, o periodo dopo periodo, quello che la lettura le trasmette, ma divide i capitoli a tema ( organizzare tempi e spazi, il dolore, il sesso), e in quel capitolo parla delle letture , fatte in quell'anno chiaro, che trattano di quell'argomento, E aggiungendo che nel mezzo ci infila anche ricordi lontano nel tempo, anche se lo stile di scrittura è piuttosto semplice, il tutto risulta un po' confuso e a tratti freddo. Certo, in parte è dovuto al fatto che la storia è stata scritta quasi cinque anni dopo la morte della sorella, e quindi le emozioni non erano ' fresche', ma secondo me , il tutto è stato scritto in modo un po' freddo e per ciò in certi passaggi è mancata l'empatia. Ma bisogna tener conto che i sentimenti sono personali e non facili da rendere per iscritto, e farli arrivare a tutti non è semplice, quindi esserci riuscita anche solo in parte, nel mio caso, è già un buon risultato. Inoltre offre comunque molti spunti di riflessione, senza dimenticare il fatto che continuando a citare libri mi ha fatto aggiungere altri titoli alla mia Wish List. Tutto sommato un bel libro assolutamente godibilissimo.
Citazioni:
'' Leggendo parole, leggendo libri, io stavo ritrovando mia sorella''
'' I libri, passato e presente mi spingevano avanti e mi offrivano una speranza. Mi indicavano ciò che non avrei dovuto dimenticare.''
''Ho letto libri per tutta la vita. E quando ho avuto più bisogno di leggerli, i libri mi hanno dato tutto quello che chiedevo loro e anche di più''
Consigliato: Si, alla fine credo che questo libro possa insegnare tante cose.
lunedì 9 luglio 2018
Recensione: L'uomo del labirinto
Autore: Donato Carrisi
Titolo: L'uomo del labirinto
Casa Editrice: Longanesi
Collana : La Gaja scienza
Genere: Thriller
Pagine: 400
Formato: Rilegato
Costo: a me è stato regalato a Natale. 16,15 euro il rilegato. 5,86 il tascabile. 5,99 il digitale.
Trama:
L'ondata di caldo anomala travolge ogni cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l'avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d'ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l'Uomo del Labirinto. Ma il dottor Green non è l'unico a inseguire il mostro. Là fuori c'è anche Bruno Genko, un investigatore privato con un insospettabile talento. Quello di Samantha potrebbe essere l'ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. Anzi: il suo tempo è già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a prestito. Ma uno scopo c'è: risolvere un ultimo mistero. La scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico che Bruno non ha mai portato a termine... E questa è l'occasione di rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo. Perché quello che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi mesi prima, come lei crede. L'Uomo del Labirinto l'ha tenuta prigioniera per quindici lunghi anni. E ora è scomparso.
Recensione:
Questo libro mi è stato regalato per Natale, ma non l'ho letto subito. Volevo essere sicura di avere tempo da dedicargli. Perché la mia esperienza con quest'autore è stata questa: quando inizi non riesci più a smettere, devi per forza arrivare alla fine. Ho aspettato e non sono stata delusa. Carrisi, mi ha saputo conquistare un'altra volta. Ero in un periodo di stallo, in cui avevo poca voglia di leggere e non sapevo come fare per uscirne, così ho puntato su di lui. E ho vinto.
Come posso parlarvi di questo libro senza correre il rischio di fare spoiler? Be mi terrò sul generale. Inizierò con il dirvi che trovo a dir poco magistrale, il modo in cui Carrisi sa catturare l'attenzione del lettore dalla prima parola. T'incanta con i suoi capitoli brevi ma dal ritmo serrato, che si chiudono quasi sem,pre con dei piccoli colpi di scena o indizi. , e tu ti senti in dovere di continuare. Una mia amica ha finito questo libro in un giorno proprio per questa ragione: la capisco. Questa storia, come il resto dei suoi romanzi, non ha un'ambientazione precisa, e la cosa mi piace . Mi piace perché trattando di argomenti forti, che corrono sempre sul filo del bene o male, fra buoni e cattivi, fra l'irreale il reale, è come se lui si mantenesse su una zona grigia, su una terra a metà, su un limbo, o per l'appunto in un labirinto. Dove non sai a chi o cosa credere, dove non sai cosa sia vero e cosa non lo sia. Lui non vuole dare opinioni o giudizi, sta solo raccontando una storia, cruda certo, ma solo una storia. Bellissime anche le pagine in cui l'autore si addentra nell'animo, nella psiche umana , come si addentri dentro l'animo umano, in una morsa che molto spesso viene annientata e sconfitta dalle tenebre. E' sorprendente come Carrisi riesca a descrivere il lato peggiore, malato e oscuro degli esseri umani in un modo tanto dettagliato ma con uno stile scorrevole e semplice. Ti fa conoscere i suoi personaggi profondamente, a volte te li porta ad amare e poi a toglierteli, anche quando attraverso indizi, oppure in modo molto diretto ti dice di non affezionartici troppo perché c'è l'inghippo. M,a Carrisi è così: maledettamente geniale. So che molti non hanno capito il finale: io personalmente non solo l'ho capito ( magari poi ho frainteso), mal'ho anche trovato davvero sorprendente. E' inutile, tu ti puoi sforzare quanto vuoi, puoi studiare tutti dettagli che ti lascia nel corso della lettura, ma non ce la farai mai- Carrisi ti spiazzerà mescolando di continuo le carte e rivelandoti un finale che non ti saresti mai aspettato. Ma soprattutto credo che il vero scopo, il senso finale del tutto, sia quello di farci riflettere. Inoltre credo che con questo finale, che è vero, lascia molte porte aperte, il caro Donato abbia voluto farci capire che Mila tornerà molto presto. Ah, si ecco una cosa che non vi ho detto prima. Questo libro fa parte della ' Saga' di Mila Vasquez( Il Suggeritore e L'ipotesi del male), tuttavia se non avete letto gli altri due volumi potete leggere tranquillamente questo libro, perché si ci sono rimandi agli altri due libri citati, ma poche cose, ma allo stesso tempo può essere considerato anche un prequel / e dalla regia mi dicono che in effetti l'autore l'ha inteso così, come un prequel). Insomma se lo volete leggere non c'è nessun ostacolo in tal senso. ^_- Davvero, io di Carrisi non mi stancherei mai, e infatti credo che recupererò quanto prima anche il resto dei suoi romanzi.
Citazioni:
'' Loro non sanno di essere mostri, pensano di essere persone normali. Se cerca un mostro, non lo troverà mai. Se invece pensa a lui come a un uomo comune , come me o come lei, allora ha qualche speranza''
'' La natura umana era capace di genio e bellezza, ma anche di generare abissi oscuri e nauseabondi''
Consigliato: Si se cercate un bel trhiller pieno di suspance e colpi di scena.
martedì 12 giugno 2018
Beauty Moments - Maggio '18-
Buongiorno lettrici e lettori che passate di qua. Come state? Io non troppo bene in quanto nel momento in cui sto scrivendo questo post sono a casa con la febbre. Si signori, mi è venuta la febbre a giugno! Non ho davvero parole. Prima tre raffreddori di fila e adesso un'influenza alle porte dell'estate. Spero che il 2018, in quanto a malanni, non sia tutto così, perché altrimenti facciamo prima a passare direttamente al 2019 -_- Comunque qualcosa di buono questo malanno lo ha portato: riesco ad aggiornarvi sui prodotti finiti del mese di Maggio, che non avevo avuto tempo di prepararmi o postare prima. Pronti? Bene allora cominciamo dalla foto.
Saponetta I provenzali alla rosa:
Sulla mensola del lavandino del bagno di casa mia c'è sia un sapone liquido, che usano più che altro gli altri membri della casa, sia una saponetta che uso io. Sono più un tipo da saponetta, in quanto trovo che nutrano più in profondità.Ne provo di tantissime, e mi piace variare, ma devo dire che questa dei provenzali è davvero buona: fa una bella schiuma morbida, deterge in modo delicato, lascia le mani( e il viso) davvero morbide. E poi ha questo lieve profumo di rosa delicato che mi fa sognare. Promossa.
Contorno occhi Q10 plus della Nivea:
Non ho un contorno occhi particolarmente secco, né occhiaie troppo evidenziate, però anche questa è una zona che va nutrita a dovere, specie alla soglia dei quarant'anni, e io ne ho trentasette( ad Agosto), signori. Questo contorno occhi della nivea è leggero,e forse un po' troppo leggero e proprio per questo non mi è piaciuto. Sentivo la pelle morbida idratata nel momento della stesura, e fino a pochi minuti dopo , ma poi tornava ' Normale'. Ripeto io non un contorno occhi secco, perciò mi è andato tutto sommato bene, ma non l'ho ricomprato, Un suo lato positivo è che comunque è durato parecchio.
Shampoo Ultra dolce Garnier all'olio di Argan e mirtillo:
è uno shampoo piuttosto denso e bianco-latte, dal profumo davvero buonissimo. Lo uso da anni in quanto mi aiuta a combattere i miei capelli grassi. Certo, non fa miracoli, ma lascia i miei capelli puliti e morbidi anche senza balsamo, e li fa durare anche due giorni, che per me è un record. Promosso e già ricomprato più volte, tanto che credo lo ritroverete presto.
Shampoo Ultra dolce Garnier delicatezza d'avena:
L'ho provato per la prima volta lo scorso mese. E' uno shampoo piuttosto liquido ( attenzione, io la prima volta ne ho versato troppo, ma è davvero tanto liquido ), e come sempre ha una consistenza biancastra. L'odore è buono , sa di latte d'avena, a mio parere è un po' troppo intenso, ,ma non dura molto dopo la doccia. Devo dire che non mi è piaciuto molto in quanto lasciava i miei capelli 'stopposi', e quindi volente dovevo mettere del balsamo dopo, e inoltre non aveva un effetto duraturo tanto che spesso dovevo lavare nuovamente i capelli addirittura il giorno dopo.( solitamente riesco a lavare i capelli un giorno si e un giorno no). Non mi è piaciuto e non lo ricomprerò.
Ecco qua, questo è quanto. Scusatemi se sono stata più breve del solito, ma uno non erano molti i prodotti finiti, e due lo stato in cui sono non mi permette di fare di più. Fatemi sapere in un commento cosa ne pensate di questi prodotti, se li avete provati o meno,...o quello che più vi va. Sto crollando. Vi lascio.
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