giovedì 3 ottobre 2019

Booktag Autunnale.



Buongiorno lettrici e lettori come state? Spero davvero che stiate tutti bene.  Io , alla fine ho la bronchite, ma l'ho presa sul nascere e forse ( ma non diciamolo troppo forte) dovrei uscirne  in breve. Yeah. Certo non meno di una settimana, ma contando  che ad Aprile furono 15 giorni, e i primi due credetti di morire, direi che stavolta è andata meglio.  Ma lasciamo stare le mie disavventure di salute e passiamo a cose più piacevoli. Oggi ho deciso di riportare qui sul mio blog  un tag visto qualche giorno fa sul blog di Seli ( QUI  per il suo post). Si tratta di un Booktag autunnale, e quindi anche se  con circa 10 giorni di ritardo dall'inizio dell'autunno, ho deciso di postarlo lo stesso. Amo troppo questa stagione, e visto che non avevo programmato altri post, mi sono detta ' perché no?'. E così eccomi qui.. Direi di iniziare che se no faccio notte.

SETTEMBRE
un libro che ti ha cambiato o che ha dato inizio ad una nuova fase della tua vita.



Si dice spesso che a volte sono i libri a trovare noi e non il contrario. Con Love Story di Erich Segal  è andata così. Ad essere onesti però, non è stato un caso: questo libro mi fu regalato da un'amica che sapeva che quello non era il mio periodo migliore, che stavo soffrendo per una perdita per me davvero importante e decise di regalarmi questo libro per Natale dato il bel messaggio che lascia. Non l'ho mai ringraziata abbastanza. Love story è stato un messaggio non solo pieno d'amore ma anche di speranza, e grazie a lui ho rivisto una luce in fondo al tunnel.

FOGLIE CADUTE
un libro che ti ha fatto perdere interesse verso l'autore


Un libro che praticamente bramato è sto  'Niente è come te' della Rattaro. A colpirmi favorevolmente furono la trama, gli argomenti trattati, e la copertina. E' proprio vero che l'abito non fa il monaco, in quanto la copertina è stata l'unica cosa a salvarsi. La trama non era neanche male, così come gli argomenti ma ....troppi tutti insieme: divorzio, separazione, affido, adozione, bullismo , anoressia, autolesionismo sette temi in 219 pagine, vi lascio immaginare. Che non è che li affronta male, fa un minestrone. Alcuni temi li affronta un po' di più , altri li accenna e poi li fa cadere nel dimenticatoio. Vuole trasmettere grandi messaggi evidenziando alcune frasi ma...non ci riesce. Peccato, il potenziale c'era ma ho perso tutto l'interesse. Non credo che leggerò altro della Rattaro, ho chiuso con lei.

CASTAGNE
un libro che ti fa sentire a casa



Nel dare le risposte a questo tag, ho cercato d non inserire i soliti titoli triti e ritriti, e di variare con titoli che ho nominato poco in altri tag o questionari. Ma se  mi chiedono qual'è un libro che mi fa sentire a casa , ci sono pochi titoli, e per forza ti devi ripetere, Con Percy, con uno qualsiasi dei libri che ho letto fino adesso, mi sento sempre a casa. Per la storia, i personaggi , i bei messaggi che lancia...per tutto.

ZUCCHE
un libro che inizialmente sembrava non piacerti, ma che alla fine hai apprezzato



Quando all'alba saremo vicini, mi è arrivato grazie alla casa editrice a sorpresa, e devo ammettere che all'inizio dalla trama non è che mi entusiasmasse troppo. Intendiamoci, è il tipo di lettura che di solito affronto volentieri ma non mi aspettavo chissà cosa. E invece mi ha stupita, si ha suoi piccoli difetti, ma il messaggio di speranza che mi ha lasciato dentro  è davvero qualcosa di prezioso. Una piacevole e inaspettata sorpresa.

FUNGHI VELENOSI
un libro o un autore da cui tieni lontano anche se non lo hai letto

Non voglio mettere neanche la copertina di Nevernight, basta mi ha stufata, me lo ritrova in ogni dove. Tutto questo chiacchiericcio e tutta la pubblicità che gli è stata fatta, mi hanno fatto perdere ogni interesse. Addio. Passiamo oltre.


RAGNATELA
un libro che ti ha intrappolato nelle sue pagine e dal quale non riuscivi a staccarti.



Per Miracolo in una notte d'inverno , ho solo due cose da dire . 1) Splendido. 2) Leggetelo, non ve ne pentirete.  Tutto il resto sono parole superflue.

RICCI
un libro doloroso ( come gli aculei di un riccio)


Leggere 30 96 giorni non è stato affatto semplice. Come credo sappiate, con questo libro Natascha Kampuch ha voluto raccontare, con grande  coraggio, quello che ha vissuto in prima persona. A dieci anni infatti, mentre sta andando a scuola, viene rapita da un pedofilo. Passerà i restanti otto anni ( 3096 giorni, appunto) prigioniera  in una segreta scavata sotto l'abitazione del suo rapitore  dove sarà costretta a subire violenze sia fisiche che psicologiche. Leggere di quello che questa ragazza ha davuto patire in tutti quegli anni non è stato facile e arrivare alla fine è stato un calvario, ma tutto sommato sono contenta di aver letto questo libro. Un libro doloroso che insegna a capire quanto siamo fortunati a non aver vissuto niente del genere.


E anche per questa volta è tutto. Come sempre, se vi va, lasciatemi un commento. A presto.






2 commenti:

  1. Ciao Sonia! Per la Rattaro ti capisco, ho letto tre dei suoi libri e onestamente non riesco proprio ad apprezzarli, trovo abbia uno stile piatto e distaccato. Ho in casa un altro suo titolo che mi era stato regalato, dato che è molto breve - dovrebbe avere sulle 200 pagine se ricordo bene - penso proverò comunque a leggerlo prima di darlo via, ma è un'autrice a cui anche io non penso mi dedicherò più.
    Concordo anche su 3096 giorni, lettura davvero dolorosa :( ♥

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  2. Che bello! Se avrò tempo lo farò anch'io :)

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