Autore: Danielle Steel
Titolo: Il momento giusto
Casa Editrice: Spearling & Kapfer
Collana: Pickwick
Pagine:356
Genere: Romanzo rosa
Formato: e-book
Trama:
Abbandonata dalla madre quando aveva appena sette anni, Alexandre Winslow cresce con l'adorato padre Eric, che infonde in lei un grandissimo amore per la lettura. Le sere passate a leggere insieme libri gialli portano Alex a cimentarsi nella scrittura, e già dai primi racconti che la ragazza dimostra di avere un talento innato. Eric, il suo primo sostenitore, la incoraggia a seguire la sua dote, mettendola per in guardia: pochi crederebbero che una giovane donna possa essere l'autrice di storie tanto terrificanti, e molti uomini ne sarebbero invidiosi. Per questo, se in futuro vorrà continuare a scrivere, le suggerisce di usare uno pseudonimo maschile. Nel tempo, Alex non abbandona mai la sua passione, e anche il dolore per la morte del padre trova sfogo sul foglio di carta. La ragazza scrive in ogni momento libero, dando vita a trame, temi e personaggi che popolano la sua mente. Così, a metà college finisce il suo primo romanzo, che incontra subito l'interesse di un editore. Ricordando il monito del padre, la ragazza sceglie di pubblicare sotto lo pseudonimo di Alexander Green, e il suo libro diventa subito un bestseller. Ma la fama attira anche le invidie di molti, e ogni uomo che Alex prova a fare entrare nella sua vita si rivela essere geloso del successo di Alexander. Troverà mai qualcuno a cui poter confidare la sua vera identità? La persona giusta arriverà al momento giusto, e sarà nel più inaspettato dei modi.
Recensione:
''Amici, ecco cos'erano i libri per lei''
Se mi seguite da un po', credo che ormai lo sappiate che fra le mie autrici preferite c'è senza dubbio Danielle Steel. Quando ho poca voglia o sono in crisi con cosa leggere , punto sempre su uno dei suoi romanzi che, come la coperta per Linus, sono sempre delle certezze. So che non sono grandi romanzi, anzi le storie sono piuttosto prevedibili e semplici, ma sempre scritte in modo davvero elegante e con dei validi messaggi di fondo. Il che non guasta mai.
Questa volta l'autrice ci racconta la storia di Alex, che da ragazzina viene abbandonata dalla madre e si ritrova a crescere con il padre.Un padre che la bambina adora e con cui condivide l'amore per i libri, soprattutto per i thriller. Piano piano, da lettrice Alex sperimenta l'essere scrittrice. All'inizio sono solo storielle, ma poi il padre muore, e il suo dolore viene sfogato attraverso la scrittura rivelando un talento straordinario. Certo, scrivere non è sempre facile, e questo mondo non vede di buon occhio le scrittrici, soprattutto se scrivono di delitti. Ma Alex non molla mai, e cela la sua vera identità dietro uno pseudonimo, sperando, che come dice il suo mentore, prima o poi arrivi la persona giusta con cui essere se stessa al 100%.
Con questa trama, apparentemente davvero molto semplice, ma scritta in modo splendido ( come sempre), Danielle Steel affronta due temi davvero molto importanti. Il primo è legato all'essere scrittore, a ciò che fa parte di lui, al suo mondo. Cosa passa, come pensa uno scrittore...a cosa deve rinunciare per ottenere un successo. Giuro che le parti in cui viene spiegato l'amore della ragazza per la scrittura, di come veramente tutto possa influenzare nel bene e nel male, uno scrittore , mi hanno toccata particolarmente, in quanto so cosa vuol dire avere a che fare con il foglio e le parole. Un rapporto non fra i più facili,, credetemi. A volte sei in paradiso, altre volte precipiti nell'inferno.
Il secondo tema toccato, accennato durante la trama, è la discriminazione. In questo caso verso le scrittrici donne, ma davvero gli spunti riflessione sono ampi e applicabili a più fronti. E questo che amo profondamente di questa autrice: tramite le sue semplici, e in certi casi, toccanti storie, riesce ad affrontare temi importanti con molta eleganza, e disinvoltura dando molteplici spunti di riflessioni, per il lettore, senza usare paroloni, ma cercando di no essere troppo superficiale, ecco. Penso che questo sia uno fra i suoi romanzi migliori. Se devo proprio trovargli un difetto, forse solo il finale.Mi è sembrato un po' frettoloso. No è male, intendiamoci, però poteva prendersela con più calma, tutto qua.
'' Le bastava mettersi alla macchina da scrivere per divertirsi. Non aveva bisogno d'altro.''
'' Io so cosa ci vuole. Bisogna rinunciare a moltissime cose per scrivere un libro, ma alla fine, quello che ricevi, è infinitamente superiore''
Consigliato:
Solo se siete amanti di questa scrittrice, o se cercate qualcosa di leggero, ma non insignificante, da leggere.
Voto: 7 e mezzo.
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